Sito nel Comune di Castelnuovo di Porto, oppidum etrusco, poi insediamento fino ad età medioevale (torre del XII secolo).
L’insediamento di Belmonte, ricordato per la prima volta in una bolla di Gregorio IX, è situato ad ovest della via Flaminia. I resti archeologici attualmente visibili sono riferibili ad un periodo compreso fra il IX e il XIV sec. Di una torre a tufelli restano due lati, mentre in alcuni punti sono visibili resti di una precedente struttura in opera c.d. saracena (in scaglie di selce e marmo, IX sec.). Due fossati artificiali separavano la torre dal resto dell’insediamento. Inoltre, restano parti del muro di cinta, tracce di un ponte levatoio, resti di cave e solchi lasciati da mezzi di trasporto. A sud si estendeva la parte abitativa, costituita di capanne di cui restano buchi di palo. Nel costone tufaceo vi sono inoltre numerose grotte utilizzate anch’esse come abitazioni o stalle e depositi, sempre in epoca medioevale. Il pianoro sembra essere stato frequentato già in epoca antica (frammenti di ceramica di età repubblicana; presenza di tombe etrusche poi riutilizzate).
Tratto da: Rita Turchetti, Guida Archeologica del Parco di Veio, 2010