Fontana di Re Carlo

La Fontana di Re Carlo si trova, proseguendo lungo il tracciato della via Veientana, nella pianura alle pendici meridionali di Piazza d’Armi e a circa 200 metri dalla confluenza del fosso del Crémera con il Fosso dei due fossi. Essa è visibile tra la vegetazione, addossata alla parete di roccia sul lato sinistro della via, come una struttura in laterizio (m 3,20 x 3,20). Si tratta di una fontana romana, costituita da un piccolo ambiente coperto con una volta a botte, che ospitava un bacino pavimentato in mattoncini disposti a spina di pesce (opus spicatum), chiuso da un parapetto. L’acqua entrava nella vasca del muro di fondo attraverso un condotto coperto da tegole ma era alimentato anche da un secondo condotto più interno. L’edificio esterno in analogia con altri simili edifici poteva avere sulla fronte un piccolo timpano a coronare la copertura. La fontana è databile alla seconda metà del II o agli inizi del III sec. d.C. Non si hanno notizie certe sull'origine del nome, che alcuni fanno risalire al passaggio nel 1494 di Carlo VIII, che diretto alla conquista del regno di Napoli sarebbe transitato sulla Cassia e si sarebbe poi accampato nei pressi dell’Acqua Traversa.

Proseguendo all’interno della tenuta del Pino si ha un esempio dell’utilizzazione di una formazione tufacea naturale, il c.d. Arco del Pino, per creare il passaggio di un percorso alternativo alla via Veientana dal Passo della Sibilla verso la Valle del Crèmera.


Tratto da: Susanna Le Pera, Guida Archeologica del Parco di Veio, 2010