Albrecht Dürer
print this pageNato a Norimberga il 21 maggio del 1471, dimostrò precocemente un talento eccezionale che ne fece un maestro insuperabile nella pittura e nell'incisione e di cui diede prova anche come matematico e trattatista. Dopo aver appreso i rudimenti del mestiere presso la bottega di orefice del padre, svolse il suo tirocinio presso il pittore e xilografo Michael Wogelmut al termine del quale, fra il 1490 e il 1494 partì per un lungo viaggio attraverso la Germania in cui approfondi la pratica della xilografia, arte fiorente in quegli anni nella regione renana a causa del diffondersi dell'arte tipografica. Lo scoppio di una pestilenza a Norimberga lo spinse a ripartire, questa volta verso l'Italia e questo primo dei due viaggi che lo condussero oltre le Alpi, lo fece entrare in contatto con la cultura umanista e antiquaria che si stava affermando proprio in quegli anni a Padova e Venezia grazie a Mantegna e allo Squarcione attraverso la riscoperta del corpo umano e della statuaria antica, lo studio della prospettiva e del nudo, l'uso di temi mitologici e il recupero filologico degli autori greci e latini. Appresa l'arte della prospettiva forse anche grazie all'insegnamento di Luca Pacioli dopo un secondo viaggio in Italia da cui rientrò nel 1507, si dedicò agli studi sulle proporzioni perfette del corpo umano che approdarono ai Vier Bücher von menschlicher Porportion e negli ultimi anni di vita alla scrittura dei trattati di geometria e scienza delle fortificazioni. Morì il 6 aprile 1528 a Norimberga Dürer si ritrasse in più occasioni durante la sua lunga carriera artistica: qui all'età di 28 anni mentre nella Cronologia compare in una tavola di due anni prima. Leggi la voce nell'Enciclopedia Treccani Vai all'opera in mostra |