Marco Fabio Calvo
print this pagearco Fabio Calvo (o Calvi) nacque a Ravenna verso il 1440 e morì a Roma nel 1527 durante il “sacco” della città ad opera dei Lanzichenecchi. Coltivò interessi archeologici e antiquari e tradusse dal greco in latino il Corpus Hippocraticum. Collaborò con Raffaello ad un grandioso progetto di ricostruzione della topografia dell’antica Roma, illustrato nella famosa lettera di quest’ultimo – probabilmente rielaborata dal Castiglione - a papa Leone X e ad uso dell’Urbinate volgarizzò il De architectura di Vitruvio: di essa ci restano due redazioni manoscritte conservate alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, una delle quali contiene annotazioni di mano di Raffaello e riporta la seguente intestazione: "...tradocto di latino in lingua e sermone proprio e volgare da Messere Fabio Calvo ravennate, in Roma in casa di Raphaello di Giovan de Sancte da Urbino e a sua instantia..." Nella Cronologia illustra il suo nome l'immagine della "Planemetria" tratta dall'Iconologia del Ripa Leggi la voce di Riccardo Gualdo nel Dizionario Biografico degli Italiani Vai all'opera in mostra |