Piccolo lessico del libro antico
print this pageANTIPORTA: Pagina figurata che precede il frontespizio e in genere contiene un'illustrazione e/o un altro titolo. ARMA: vd. Stemma CALCOGRAFIA: tecnica di realizzazione delle immagini attraverso matrici incise su lastra metallica (vd. xilografia). CAPOLETTERA: Lettera iniziale di un capitolo e di un paragrafo particolarmente decorata con elementi floreali, vegetali, animali o scenette e paesaggi, Xilografata prima e poi incisa e derivata dalla pratica in uso nei codici manoscritti, dove l'"iniziale" era di solito più grande e miniata. CARTA: uno degli elementi che costituisce un fascicolo in un codice o libro a stampa, ricavato soprattutto in quest'ultimo, dalla piegatura di un foglio più grande. E' costituito da un recto -il lato superiore- e un verso, quello inferiore (vd. anche Cartulazione/Paginazione). Vi si possono distinguere, compatibilmente al numero di piegature filoni e vergelle e la filigrana. CARTE DI GUARDIA: uno o più fogli solidali alle controguardie e posti fra le coperte della legatura e il libro stampato, per proteggerlo e garantirne una migliore conservazione. Talora decorati e colorati. CARTULAZIONE: l'operazione di numerare progressivamente (con una cifra romana, araba etc. posta nell'angolo superiore o inferiore o nel margine superiore o inferiore) del solo recto, tutte le carte di un libro a stampa o un manoscritto (vd. anche Paginazione). Il numero delle carte è la metà del numero delle pagine. CINQUECENTINE: i testi stampati nel periodo compreso fra il 1501 e il 1600. COLOPHON: o sottoscrizione; ossia la pagina o parte di pagina posta alla fine della pubblicazione che fornisce informazioni sulla pubblicazione e la stampa, oltre più raramente ad altre informazioni bibliografiche. COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: l'insieme delle operazioni che portano alla realizzazione della forma tipografica. CONTROGUARDIA: detta anche sguardia, risguardia, risguardo; quella pagina, solidale alla carta di guardia, ma incollata all’interno del piatto (anteriore e posteriore) della legatura del libro. Spesso reca note ti possesso manoscritte, prove di penna, appunti, antiche collocazioni. CORNICE: fregio decorativo, aperto o intero che inquadra del testo, spesso presente nei frontespizi e variamente decorato con immagini simboliche, stemmi, personaggi del mito. DEDICATORIA: dedica di un libro ad una persona, generalmente di alto rango sia laica che religiosa, con l'intento di porre l'opera sotto la sua protezione e soprattutto sotto la sua tutela economica. Si trova di solito, all'inizio di un'opera. EDIZIONE: pubblicazione a stampa di un'opera nuova, che riproduce il manoscritto o un testo comunque approvato dall'autore (editio princeps). Tutte le copie, gli esemplari, che derivano dalla stessa composizione tipografica (vd. anche impressione) appartengono alla stessa edizione (vd. anche variante). Si possono poi distinguere un'edizione
EMISSIONE: l'insieme degli esemplari di una edizione (o impressione) messi in vendita in una sola volta. Se restavano per lungo tempo invenduti, potevano anche ricevere un nuovo frontespizio con nuove note tipografiche ed essere rimessi in circolo come "nuova" edizione (emissioni successive; edizioni rinfrescate). Sono considerate emissioni diverse anche le emissioni simultanee, cioè che escono nello stesso anno con frontespizi differenziati, spesso perchè condivise per la vendita fra due o più editori o librai che partecipano alle spese e sottoscrivono ciascuno una parte delle copie, apponendo il proprio nome accompagnato o no dalla marca che li distingue. ESEMPLARE: il testo di un autore, stampato su carta e rilegato. Può essere:
FASCICOLO: il prodotto della piegatura del foglio già stampato su entrambi i lati, che unito agli altri in base alle segnature andrà a formare il libro. FILIGRANA: disegno ottenuto grazie alla presenza di un filo metallico inserito nel telaio usato per la realizzazione dei fogli di carta, su cui la pasta si deposita in uno strato più sottile: a foglio asciutto è possibile vederne così in controluce la trama che può essere utile per identificare produttori e tipologie di carta prodotte. FILONI: l'insieme dei fili metallici paralleli al lato corto del telaio su cui si stende la pasta che andrà a costituire il foglio di carta (vd. anche vergelle, con cui si incrociano) FINALINO: il fregio o la figura (talvolta una vera e propria illustrazione) che orna la fine di un capitolo o dell'opera (vd. anche testatina). FOGLIO: pezzo di carta di formato, spessore, dimensioni, materia e colore variabili per usi diversi. FORMATO: Per i libri antichi il formato è basato sul numero di volte in cui il foglio stampato veniva piegato per ottenere i fascicoli che compongono il libro:
FORMA TIPOGRAFICA: la matrice che inchiostrata e pressata sul foglio grazie ad un torchio, darà vita al foglio stampato. Le forme venivano disfatte una volta tirato il numero di copie ritenuto utile, per la limitata disponibilità di caratteri tipografici; quindi terminata un'impressione, se c'era bisogno di altre copie bisognava rifare le forme e procedere a una seconda impressione che dava vita a emissioni successive considerate come nuove edizioni, che necessitano di descrizioni diverse. Convenzionalmente si considera nuova emissione quella prodotta dalla ricomposizione di più della metà delle forme. FREGIO: ornamento, sia riferito alla legatura, sia riferito all'apparato illustrativo del testo (xilografico o inciso). FRONTESPIZIO: Pagina normalmente posta all'inizio del testo, che presenta le informazioni più complete sulla pubblicazione e sulle opere in essa contenute e che di solito reca il titolo più completo, una indicazione diresponsabilità (Autore), nonché per intero o in parte l'indicazione di pubblicazione (note tipografiche).
IMPAGINAZIONE: l'attività di ordinare i vari elementi di uno stampato formando le pagine, svolta dal tipografo. Il testo può essere disposto a pagina intera, in colonne oppure come nelle opere giuridiche (Glossa) in combinazioni diverse per formato e posizione. IMPRESSIONE: l'insieme delle copie di una edizione stampate in una sola volta (nell'epoca della stampa manuale spesso edizione e impressione coincidono). IMPRIMATUR: dal latino, col significato italiano "Si Stampi". Formula della licenza di stampare un libro sottoposto all'autorita del censore religioso. IMPRONTA: sistema di identificazione nato a livello internazionale che onsiste in una stringa alfanumerica formata da 16 caratteri (4 gruppi di 4 caratteri) formata dal prelievo di lettere e segni grafici da alcuni punti codificati del libro. INCISIONE: tecniche di realizzazione delle illustrazioni destinate anche ai libri a stampa, realizzate su lastra metalica; si distinguono in base alle metodologie e materiali usati
INCUNABOLO: i testi stampati fra il 1475 e il 1500, quando l'arte tipografica era ai suoi primi passi, nella culla (dal lat. in cuna) LABBRO: la sottile superficie dello spessore dei piatti; può essere ripiegata, dipinta, dorata, goffrata come la legatura. LEGATURA: l'arte e la tecnica di riunire insieme i diversi fascicoli di un'opera per costituire il volume e dargli una veste più elegante e duratura. Questo viene realizzato grazie a due piatti e a un dorso, rivestiti con delle coperte, tenuti insieme da delle cerniere, e collegati ai fascicoli, dai fogli di guardia e dalle controguardie, chiusi talora con delle bindelle e protetti da borchie. I fascicoli vengono a loro volta uniti e rinforzati con nervature attorno a cui passano i fili della cucitura e vengono protetti alla testa e alla base da un capitello rivestito di una cuffia. I materiali possono essere diversi e storicamente si passa dalle assi di legno alla pergamena al cartone. I rivestimenti possono essere in pelle, carta decorata, stoffa. Sul dorso un tassello impresso in oro reca in genere il nome dell'Autore dell'opera e/o il titolo. MANICULA: dal latino: piccola mano con le dita chiuse a pugno e l'indice levato a indicare un passo particolarmente importante, sia stampate che manoscritte. MARCA: Segno commerciale dell'editore o del tipografo; si trova generalmente sul frontespizio e/o alla fine del libro. MEZZAPELLE/MEZZAPERGAMENA: una legatura che ha solo il dorso ricoperto in pelle (o pergamena, tela, ecc.). NOTE TIPOGRAFICHE: l'insieme di quegli elementi che forniscono informazioni sul luogo e la data di stampa di un testo e sul suo editore e/o stampatore; talora anche su chi ne ha sostenuto le spese oltre ad altre informazioni accessorie. In origine, su esempio dei codici, si trovano al termine del libro, nel colophon, ma successivamente con lo svilupparsi del frontespizio, ne diventano una parte essenziale, posti in genere sul margine inferiore della pagina, mentre in bella mostra compare il "logo" del tipografo, la marca tipografica. OCCHIETTO: Recto della carta che precede generalmente il frontespizio o può sostituirlo, contenente il titolo, anche abbreviato, della pubblicazione. PAGINAZIONE: l'operazione di numerare progressivamente (con una cifra romana, araba etc. posto nell'angolo superiore o inferiore o nel margine superiore o inferiore) de recto e del verso, tutte le carte di un libro a stampa o un manoscritto (vd. anche Cartulazione). Il numero delle pagine è il doppio del numero delle carte. RECTO: la parte superiore di una carta; corrisponde in genere alle pagine dispari (vd. paginazione, verso). RICHIAMO: le prime lettere iniziali della riga alla pagina seguente, riportate sotto l'ultima riga finale di ogni pagina. SEGNATURA: Lettere e/o numerali o segni stampati a piè di pagina sulla prima e di solito su alcune carte successive di ciascun fascicolo della pubblicazione per consentire di stampare, piegare il foglio e riunire i fascicoli correttamente. L'insieme di tutte le segnature puntualmente indicato nella descrizione bibliografica, prende il nome di formula collazionale che permette di capire come il libro fu prodotto e assemblato. In altra accezione, equivalente di Collocazione, cioè l'indirizzo che il libro ha in biblioteca. SOTTOSCRIZIONE: vd. colophon STATO: variazione casuale all’interno di una pubblicazione che la distingue da altre copie nell'ambito della stessa impressione o emissione ma che non ha, nell’intenzione dell’editore, lo scopo di identificare le copie come un’unità discreta ed è causato dall'aggiunta di una dedica, di un fascicolo, di un colophon, da una variazione di data senza ricomposizione del frontespizio, da correzioni di errori rimasti dopo la correzione delle bozze, da errori di imposizione (edizione, impressione, emissione, variante). STEMMA: o arma; insegne riportate sulla legatura e/o sui frontespizi dei volumi, e stanno a significare l'appartenza dei volumi a casati nobiliari o ordini ecclesiastici o la dedica e il patronato attribuito a personaggi potenti e di spicco (vd. dedicatoria). TAVOLA: pagine semplici interamente illustrate, nel testo quando la loro numerazione segue quella del testo e fuori testo quando hanno una numerazione autonoma rispetto al testo, oppure non ce l'hanno del tutto. TESTATINA: fregio decorativo che si trova all'inizio di un testo o di una parte di questo (ad esempio all'inizio dei vari capitoli, o anche dei paragarafi ecc..). Spesso è lo stesso fregio usato per i finalini. TITOLO CORRENTE: titolo, spesso abbreviato, della pubblicazione o di una sua parte, stampato in testa alle pagine. VARIANTE: una o più copie che presentano variazioni bibliograficamente rilevanti rispetto ad altre copie della stessa edizione sia volute che involontarie. Il termine può riferirsi a impressione, emissione o stato. VERGELLE: l'insieme dei fili metallici paralleli al lato lungo del telaio su cui si stende la pasta che andrà a costituire il foglio di carta (vd. anche filoni, con cui si incrociano). VERSO: la parte inferiore di una carta, corrisponde in genere alle pagine pari (vd. paginazione, recto). VIGNETTA: fregio con elementi floreali, inciso, utilizzato al principio od al fine dei libri, dei capitoli o delle pagine come elemento decorativo. XILOGRAFIA: tecnica di realizzazione delle immagini attraverso matrici realizzate su legno (vd. calcografia). |