Andrea Fulvio
print this pagendrea Fulvio (1470-1527), originario di Palestrina, fu discepolo di Pomponio Leto a Roma, dove esercitò l’attività di maestro di grammatica e lettere latine. Da Leto derivò l’interesse per l’archeologia, collezionando come lui, epigrafi e altri materiali antichi. Nel 1513 compose l'Antiquaria Urbis, dedicata a papa Leone X, descrizione in versi dell’antica Roma e nel 1517 pubblicò Illustrium imagines, trattato sull’iconografia imperiale ricostruita con l’ausilio di medaglie e monete. Intanto fin dal 1515 Raffaello aveva iniziato su incarico papale la rilevazione della Roma antica, avvalendosi nel 1519-20 anche della consulenza archeologica di Fulvio, il quale tuttavia alla morte del pittore (1520), si vide sopravanzato da Marco Fabio Calvo nel proseguimento dell’impresa. Nei primi mesi del 1527 Fulvio pubblicava la sua opera più importante le Antiquitates Urbis ma si tratta delle ultime notizie su di lui: è probabile infatti che morisse nel "sacco" della città ad opera dei Lanzichenecchi di Carlo V. Nella Cronologia illustra il suo nome l'immagine della "Iconografia" tratta dall'Iconologia del Ripa. Leggi la voce di Massimo Ceresa nel Dizionario Biografico degli Italiani Vai all'opera in mostra |