Jacopo Barozzi da Vignola
print this pageJacopo Barozzi (1507-1573), detto appunto il Vignola dal nome della cittadina natale presso Modena, in gioventù aveva studiato a Bologna pittura e architettura in un momento in cui si andava affermando il nuovo gusto per il quadraturismo, cioè per una pittura decorativa caratterizzata da finte architetture viste in prospettiva: è probabile quindi che il suo interesse per quest’ultima risalga all’epoca della formazione giovanile quale pittore prospettico. Affermatosi poi come uno dei più grandi architetti italiani del Cinquecento, Vignola proseguì comunque gli studi sulla prospettiva per tutta la vita e li condensò in un testo più volte perfezionato, ma ancora inedito al momento della morte. In questa antiporta incisa da A. Zaballi, che apre l'edizione napoletana delle Regole in mostra, Minerva, il Tempo (dietro) la Fama e l'Architettura, circondano il busto dell'artista su di un basamento che reca la seguente epigrafe: VIRTUTEM FOVET CORONA IPSA MINERVA (Con il serto, Minerva stessa ne conserva il valore) Leggi la voce che lo riguarda nell'Enciclopedia Treccani Vai aĺle opere in mostra: Le due regole della prospettiva (1682); Le regole de'cinque ordini (1795) |