Canto per Sant'Antonio di Padova - " La Carregna" - Bonefro
print this pageLa “carregna” è il canto che si intona durante la questua organizzata in onore di Sant’Antonio, dal primo al 12 giugno. La tradizione risale al 1947, quando venne preparato a Bonefro ‘u carre Sande ‘Ndon’je, influenzato dalle sfilate in onore del santo organizzate a Santa Croce di Magliano. In quell’occasione, don Nicola Agostinelli, un proprietario del luogo, offrì i buoi e il carro. Quest’ultimo fu ricoperto con un telone e fu addobbato con le coperte acquistate a spese del comitato dei festeggiamenti. Il carro venne portato in giro per il paese e fu caricato della “roba di casa”, offerta in abbondanza dai bonefrani: conigli, oche, galline,agnelli, formaggi, passata di pomodoro. Il carro è stato poi addobbato con nastri colorati, fazzoletti, fiori di carta e gigli freschi, utensili da cucina, oggetti di vestiario, merce varia. Il 13 di giugno tutta la roba raccolta viene venduta all’asta e il ricavato concorre a sostenere le spese sostenute per i festeggiamenti. Attualmente al posto del tradizionale carro si usa un camioncino. Durante il giro di questua viene cantata e suonata ‘a cherregne, che celebra la storia del Miracolo di Sant’Antonio di Padova e comprende le strofette improvvisate in onore delle persone visitate. La musica dell’organetto consiste nella ripetizione ossessiva di un breve motivo fortemente ritmato, mentre la storia e le strofette vengono cantate a squarciagola da un solista e dai cantanti di appoggio. Per sostenere la grande fatica vocale per un’intera giornata, i cantanti bevono del vino. La storia narra del padre di Sant’Antonio che era stato condannato a morte, perché ingiustamente accusato di omicidio. Il santo, miracolosamente, fece risuscitare il morto, il quale prima scagionò da ogni accusa il condannato e poi espresse il desiderio di confessarsi, per avere salva l’anima.
Michele Colabella, Vita tradizionale di Bonefro, Arti Grafiche Gorlini, Milano 1980, pp. 102-106. |