Proposte di itinerari: Il Molise in un anno

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In questa sezione si è pensato di offrire delle idee di percorsi da svolgere nel territorio molisano nei vari mesi dell’anno, considerando quattro aspetti in particolare:

  • Riti e feste religiose
  • Tradizioni orali
  • Artigianato
  • Cultura alimentare

L’intento è quello di guidare il visitatore ad addentrarsi nella ricchezza e complessità di una regione in cui, ancora oggi, il richiamo delle tradizioni è vivo e pulsante. Chiunque desideri visitare questi territori potrà farsi conquistare dalla varietà delle festività e delle tradizioni spesso tramandate di generazione in generazione, dalla persistenza di attività artigianali tradizionali e dall’abbondanza e prelibatezza dei prodotti enogastronomici.

Riti e festività religiose scandiscono il corso dell’anno con celebrazioni, cerimonie, costumi, tradizioni e canti caratteristici. Numerose sono le feste patronali, tuttora molto sentite dalla popolazione, alle quali si aggiungono processioni e festeggiamenti legati a specifiche ricorrenze dell’anno liturgico. Molto sentita è la devozione per alcuni santi come Sant’Antonio Abate e San Giuseppe, festeggiati nei vari paesi con modalità spesso simili, basti pensare all’allestimento delle Tavole di San Giuseppe in numerosi comuni della regione. Molto suggestive sono la processione del Venerdì santo di Campobasso e di Isernia, nonché quella dei Misteri sempre a Campobasso, solo per citarne alcune. Ampiamente radicata è la tradizione delle Carresi, che interessa vari paesi, come Larino, Ururi, Portocannone e San Martino in Pensilis. Di grande richiamo sono i vari riti legati al fuoco, dai falò per il già citato Sant’Antonio, a quelli accesi nel periodo natalizio, come l’ormai celebre ‘Ndocciata di Agnone,  la Faglia di Oratino e la Farchia di Montefalcone del Sannio.

Ampio è il repertorio di canti e leggende. Tra i primi la categoria più attestata è quella legata ai canti religiosi, ma non mancano altre tipologie come ninne nanne, lamenti funebri e canti dell’emigrazione. Di grande interesse è la tradizione delle Maitunate, canti improvvisati intonati il 31 dicembre, durante la notte di San Silvestro. Una categoria degna di nota è quella legata ai canti delle minoranze linguistiche, come quella arbërësch e quella croata: la cultura croata è attestata a Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise; quella arbërësch a Campomarino, Ururi, Portocannone e Monfelice.

Degna di nota è la produzione artigianale, attestata da botteghe che riescono a sopravvivere nonostante l’evoluzione dei tempi e la crisi degli ultimi anni. Conosciuta a livello mondiale è la Pontificia Fonderia di campane Marinelli di Agnone, azienda a conduzione familiare di antica tradizione. Oltre a questa eccellenza, la regione vanta la persistenza di artigiani abili nella lavorazione dell’argilla, del cuoio, della canapa e del legno. Caratteristica è la realizzazione di pizzi e merletti con il tombolo, soprattutto ad Isernia, e la produzione di strumenti musicali come le zampogne, in particolar modo a Scapoli.

Straordinaria è la cultura alimentare della regione, che si basa su prodotti di altissima qualità, come l’olio d’oliva, legumi vari come il farro, funghi porcini e tartufo, latte e carne, impiegati in numerose lavorazioni e preparazioni, tra i quali eccellono latticini e insaccati. A questi si aggiungono piatti tipici e dolci tradizionali, di cui la regione è ricca.

In questa sezione sono stati trattati solo gli aspetti relativi ai temi precedentemente indicati, tralasciandone altri di grande rilievo e interesse, come il patrimonio archeologico e storico-artistico, di cui la regione è ricca. Per tali beni si rimanda ai siti della Soprintendenza Archeologica del Molise e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, mostre interessanti sono organizzate inoltre anche dalla Soprintendenza Archivistica dell’Abruzzo e del Molise.

http://151.12.58.207/sbap-molise/

http://archeologicamolise.beniculturali.it/

http://www.sa-abruzzo.beniculturali.it/index.php?it/1/home