Gennaio
print this pageIl mese di gennaio è scandito da una serie di tradizioni, come quella relativa al canto della Pasquetta e alle celebrazioni di Sant’Antonio Abate. Il 5 del mese, in alcuni comuni come Bonefro, Santa Croce di Magliano, Campolieto e Toro, si intona il canto della Pasquetta. Si tratta di un canto di questua e di auguri, che gruppi di cantori improvvisati eseguono di casa in casa nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Il testo varia tra i vari paesi e rievoca la visita dei Magi a Gesù Bambino, concludendosi con gli auguri ai padroni di casa. Serracapriola (FG) è uno dei primi comuni in cui tale usanza è attestata, da qui sarebbe stata poi portata da un suo abitante a Santa Croce di Magliano, intorno agli anni venti del Novecento. Tale tradizione sarebbe stata poi introdotta a Bonefro nel 1936, ad opera di Daniele Tartaglia, originario proprio di Santa Croce di Magliano. Il canto è accompagnato da strumenti tradizionali come la fisarmonica, la chitarra, l’acciarino e il bufù. Il 6 gennaio si svolge a Ferrazzano la Rassegna delle Maitunate molisane. Le Maitunate, note anche come Maitinate o Maitenate, sono canti intonati il 31 dicembre di casa in casa in vari comuni molisani, come Gambatesa, Campolieto, Riccia, Tufara, Casalciprano, Pietracatella. Generalmente fino al 6 gennaio è possibile visitare in alcuni paesini i Presepi viventi, allestiti nei centri storici di alcuni borghi. Anche se si tratta di una consuetudine relativamente recente, risultano delle rievocazioni suggestive per la presentazione di cibi e mestieri tradizionali, nonché la ricostruzione dei costumi del tempo di Gesù, che seppur non sempre filologicamente corrette non mancano di restituire il calore di un evento concepito a livello comunitario, in cui gli abitanti del paese sono coinvolti in prima persona. I Presepi viventi più noti sono quello di Guardialfiera, di Montenero di Bisaccia, di San Polo Matese, di recente viene organizzato anche a Riccia e Larino. Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio, il cui culto è ampiamente attestato in Molise. La devozione al santo protettore degli animali si esprime attraverso l’accensione di fuochi, oppure in alcuni paesi cantando dei canti di questua in suo onore di casa in casa. I fuochi di Sant’Antonio sono attestati in varie località, come Bonefro, Campobasso, Colletorto, Frosolone, Montorio nei Frentani, Santa Croce di Magliano, Vastogirardi. In altri paesi, come Petacciato, Portocannone e Termoli, gruppi di cantori improvvisati intonano canti di questua di casa in casa. Il 19 gennaio a Termoli cantori e musici improvvisati intonano il canto dedicato a San Sebastiano, il giorno prima della sua festa, bussando alle porte delle abitazioni. L’accompagnamento musicale viene realizzato mediante strumenti quali la fisarmonica, la chitarra, il "Pata pum", il bufù, l’"Acciarino", “Streculatorie”o “Strucuratoria”. Come ricompensa, al gruppo itinerante viene offerto da bere e da mangiare, oppure vengono donati alimenti e denaro utilizzati il giorno dopo per organizzare un ricco pranzo. La notte del 21 gennaio ad Acquaviva d'Isernia si festeggia Sant’Anastasio, il santo patrono, con un grande falò, che rimane acceso tutta la notte. Questa usanza è nota come Focata d’Inverno e rimanda ai riti pagani per il solstizio invernale. Il giorno dopo continuano i festeggiamenti con la processione dedicata al santo. La gastronomia di gennaio è ricca di piatti a base di maiale, insaccati e latticini. Per la Pasquetta di Santa Croce di Magliano si rimanda al sito: http://www.santacroceonline.com/InfoPaes/FestePop/pasquetta/Pasquetta.htm Per il testo di Toro si rimanda al sito: http://www.toro.molise.it/avvenimenti/pasquetta.html Per la Pasquetta di Bonefro: Michele Colabella, Vita tradizionale di Bonefro, Gorlini, Milano 1979, p. 73. Per le Maitunate di Gambatesa: http://www.gambatesa.com/audio_m.htm Per la Focata d'Inverno: |