Il mese di maggio si caratterizza per una serie di festività primaverili, come la cosiddetta Pagliara, che fa riferimento ad una veste, a forma di cono, realizzata con rami e fiori, che viene indossata da un uomo che sfila per il paese annunciando l’arrivo del mese di maggio. Tra queste ricordiamo ‘U Maje, che si svolge il primo del mese ad Acquaviva Collecroce. Qui la struttura di rami e paglia lascia in vista le braccia e la testa, quest’ultima è sormontata da una corona, che assieme alla lunga capigliatura e alla parte sottostante a forma di gonna rimandano ad una figura femminile. Anche a Fossalto, il primo del mese, si festeggia la Maje Maje. Anche in questo caso un uomo indossa una veste di rami e fiori, che in questo caso lascia intravedere la testa ed è sormontata da una croce di fiori. L’abito viene realizzato con fiori raccolti il giorno prima. Il primo maggio avviene dunque la benedizione della Pagliara, a cui segue la sfilata, in cui si annuncia l’arrivo di maggio. Durante il percorso, la Pagliara è accolta da getti d’acqua versati dalla gente del paese, in segno di augurio. Anche a Lucito si svolge il primo maggio una festa simile, detto Rito della Defensa. I giovani del paese si ritrovano la mattina stessa della festa nell’agro della Difensa, per dare inizio alla raccolta di fiori, piante e di tutto il materiale arboreo per la composizione della Pagliara. Il rito consiste nel rivestire un pagliaio di giunchi adornato con erbe fresche, fiori, mandorle, ciliegie con in cima un ciuffo di ginestre. Un uomo all'interno dei pagliaio si dondola a mo' di ballo e altre tre o quattro persone gli fanno corona cantando e suonando nacchere, tamburelli e zampogne. A Castel del Giudice, il primo maggio si tiene la Maggiolata, durante la quale ragazzi in costume, con rami di faggio in mano, girano per le strade e bussano alle porte cantando, augurando un buon raccolto e chiedendo in cambio offerte, come uova e cibi vari. Il cibo riunito viene utilizzato per il pranzo, consumato su grandi tavolate.

Il 2 e 3 maggio si svolge ad Ururi la Carrese, in occasione della festa patronale, dedicata al Legno della Croce. Risale probabilmente alla fine del XIX secolo e consiste nella corsa di carri trainati dai buoi, che si contendono l’onore di portare in processione, il giorno successivo, la sacra reliquia del Legno della Croce. Attualmente competono 3 carri: i Giovanotti (bianco-giallo-rossi), Fedayn (giallo-verdi) e i Giovani (bianco-celesti).

L’8 e 9 maggio, San Giuliano del Sannio ospita La parata dei fucilieri in onore di San Nicola, promossa dall’Associazione dei Fucilieri di San Nicola. Si tratta della secolare tradizione dello sparo dei fucili ad avancarica in occasione delle celebrazioni in onore del santo patrono. La tradizione risale probabilmente al 1724, quando venne commissionata la statua lignea di San Nicola, accolta dalla popolazione con degli spari di fucile in segno di gioia. Durante la festa in onore di San Nicola, i fucilieri sfilano in due file alla testa della processione sparando con i tradizionali archibugi ad avancarica lungo il tragitto.

La seconda domenica di maggio si tiene a Bojano il Ver Sacrum, termine che significa “primavera sacra” e fa riferimento ad un rituale religioso praticato dai popoli in lingua osca. La rievocazione in costume consiste in quattro scene: la prima è il Ver Sacrum, la consacrazione dei giovani inviati a fondare nuove civiltà, che guidati da Comio Castronio raggiungono le falde del Tifernus mons e danno origine alla città di Bovianum; la seconda rappresenta l’istituzione del matrimonio, inteso come rito comunitario; la terza si focalizza su un vecchio saggio, che ha perso il figlio in battaglia e che incita i giovani guerrieri a perseverare nella virtù; la quarta mostra il giuramento dei giovani dell’esercito sannita.

Il lunedì successivo alla Pentecoste si svolge la Carrese a Portocannone. Secondo la leggenda, la corsa ricorda la scelta di un nuovo territorio da abitare da parte degli Albanesi, fatta da buoi guidati dall’immagine della Madonna di Costantinopoli. Le fazioni che si contendono la vittoria sono quella dei Giovani e dei Giovanotti. A vincere è il carro che raggiunge per primo il traguardo, sito presso il portale di Borgo Costantinopoli. Il giorno seguente, il carro vincitore porta in processione la statua della Madonna di Costantinopoli.

Dal 25 al 27 maggio si festeggia a Larino il santo patrono, San Pardo. La celebrazione è un omaggio alla traslazione del corpo del santo dalla Daunia, su un carro agricolo di legno decorato con fiori e trainato da una coppia di mucche o buoi. I festeggiamenti comprendono la sfilata dei carri, riccamente decorati con fiori di carta realizzati a mano.

 Per la festa di maggio ad Acquaviva Collecroce:

http://www.idea.mat.beniculturali.it/attivita/eventi/item/337-documentazione-festa-del-maja-ad-acquaviva-collecroce

Per la festa di maggio a Fossalto:

http://www.idea.mat.beniculturali.it/feste-e-tradizioni/molise/item/266-maggio-a-fossalto

Per la Maggiolata di Castel del Giudice:

http://www.altosannio.it/la-maggiolata-di-castel-del-giudice-di-maria-antonietta-gentile/

Per la Parata dei fucilieri:

http://www.comune.sangiulianodelsannio.cb.it/sgiulianods/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/15

Ernesto Di Renzo, Spari per un Santo, Palladino Editore, Campobasso 2013.