S. Anna

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Ubicazione

Via Scalabrini.

Stato attuale

Chiesa. Aperta al culto.
Convento. Caserma dei carabinieri.

Qualificazione

Conventuale - Ospedaliera - Parrocchiale.

Preesistenze

Chiesa S. Maria di Betlemme degli Umiliati fondata nel 1180, sotto la giurisdizione di retta del vescovo di Gerusalemme, passata nel 1325 ai Serviti.

Notizie storiche

1334. Costruzione chiesa.

1350 ca. Costruzione convento.

1508. Concessione della chiesa ai Serviti che realizzarono anche il convento con annesso piccolo ospedale.

1769. Soppressione dei Serviti.

1788. Cessione al Vescovo Cerati che la diede ad officiare ai preti di S. Filippo Neri. Il convento fu destinato agli orfani.

1816. Assegnazione di chiesa e convento all’Amministrazione degli Ospizi che nel 1841 le scambiò con quelle di S. Maria della Pace per la sistemazione delle orfane.

1841. Cessione a privati che lo passano ai Carmelitani ai quali resta fino al 1866.

1866. Erezione a parrocchia con annessione della vicina S. Salvatore, demolita nel 1923.

Trasformazione del convento in caserma dei Carabinieri.

Impianto strutturale e caratteri stilistici

Impianto planimetrico a sala, tre navate a quattro campate con absidi a terminazione rettilinea scandite da pilastri a fascio. Volte a crociera costolonate.
Gli originari caratteri del gotico padano notevolmente alterati in epoca barocca, furono oggetto di un intervento di ripristino progettato, nel 1922, da Camillo Guidotti.
Convento a due chiostri appaiati.

Principali elementi decorativi ed opere d’arte

Statua lignea di S. Rocco (1524).

Affresco della cappella di S. Rocco (XV-XVII sec.).

Approfondimenti e
curiosità

Nel XIV sec., secondo la tradizione, il convento ospitò S. Rocco di Montpellier, apostolo degli appestati.

L'edificio doveva avere nel Medioevo un ruolo di una certa importanza in quanto la via lungo la quale sorgeva, l'attuale via Scalabrini già S. Salvatore, era percorsa dalla gran parte del traffico in entrata ed uscita della città. L'ospedale che vi sorgeva era infatti, come consueto per le istituzioni dell'epoca, più un ospizio e un ricovero che non casa di cura come lo intendiamo oggi.

RESTAURO

Bibliografia

Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, Piacenza, 1976, pp. 18-21.

Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 23.