S. Maria di Campagna

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Ubicazione

Via Campagna.

Stato attuale

Aperta al culto.

Qualificazione

Conventuale.

Preesistenze

Nel luogo dipendente dalla vicina parrocchiale di S. Vittoria, esisteva, già prima dell'anno mille, una cappella dedicata alla Madonna.

Notizie storiche

1522-28. Costruzione.

13 aprile 1522. Posa della prima pietra da parte del cardinale Scaramuzza Triulzio, vescovo di Piacenza.

1547. La chiesa fu destinata ai Minori Osservanti che vi eressero il loro convento con i materiali di recupero proveniente dalla demolizione della chiesa di S. Vittoria.

27 settembre 1625. Il complesso venne affidato ai Riformati.

1791. La chiesa fu allungata dalla parte presbiteriale con conseguente demolizione della cappella della Madonna affrescata dai Campi, pittori cremonesi.

Impianto strutturale e caratteri stilistici

Impianto planimetrico originario a croce greca successivamente allungato con l’aggiunta del coro. Cupola centrale (esternamente con tiburio ottagono sormontato da lanterna), volte a botte nei quattro bracci. Cupolette poligonali nelle quattro cappelle.
Ispirazione a motivi lombardi tardo bramanteschi.

Principali elementi decorativi ed opere d’arte

Affreschi della cupola e delle cappelle di S. Caterina e della Natività di Giovanni Antonio De Sacchis detto il Pordenone (1528-1539).

Storie della Vergine ed Evangelisti nel tamburo e nei pennacchi della cupola di Bernardino Gatti detto il Sojaro (1543).

Tele seicentesche con soggetti biblici collocate nel fregio che corre tutt’attorno alla chiesa.

Ranuccio I, statua in scagliola di Francesco Mochi (1616).

Progettisti

Alessio Tramello (impianto originario).

Lotario Tomba (intervento settecentesco).

Approfondimenti e
curiosità

La cappella preesistente alla chiesa attuale era meta di pellegrinaggi in quanto, secondo la tradizione, nel luogo sarebbero stati sepolti molti cristiani morti durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano.

In questa zona nel 1095 papa Urbano II convocò il concilio nel corso del quale venne decisa la prima crociata per la liberazione del S. Sepolcro.

Bibliografia

Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, Piacenza, 1976, pp. 134-139.

Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 118.

Emilia Romagna, Milano, Touring club italiano, 1991, pp. 601-602.

Risorse esterne

Pagina con virtual tour dell'interno e delle pitture della cupola.