S. Pietro

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Ubicazione

Via Carducci.

Stato attuale

Aperta al culto.

Qualificazione

Conventuale - Parrocchiale.

Notizie storiche

820. Costruzione per volere del vescovo Podone.

XII sec. Gravi danneggiamenti causati da un incendio e da un fulmine alla torre campanaria.

1584. Cessione ai Gesuiti che la ricostruiscono completamente.

9 dicembre 1587. Celebrazione della prima messa nella chiesa ricostruita.

1769-1836. Espulsione dei Gesuiti.

1848. Allontanamento dei Gesuiti e chiusura della chiesa.

1893. Riapertura della chiesa.

1935. Realizzazione della facciata.

Impianto strutturale e caratteri stilistici

Impianto strutturale a navata unica.

Principali elementi decorativi ed opere d’arte

Martirio di S. Pietro e Martirio di S. Paolo di Jan Soens (1608).

Gesù crocifisso, Apparizione della Vergine a S. Bernardo e La Vergine con S. Franca di Robert De Longe.

L'estremo saluto di S. Pietro a S. Paolo di Ercole Graziani (1730 c.).

S. Michele, copia di Guido Reni attribuita a Bartolomeo Baderna.

Progettisti

Giovanni Gazzola (facciata).

Approfondimenti
e Curiosità

La chiesa originaria prospettava su via Roma, verso l'antico foro romano, da cui la denominazione "S. Pietro in Foro".

Dieci anni dopo l'inaugurazione della chiesa i Gesuiti iniziarono la costruzione degli edifici che ospitarono il collegio e le scuole. Dal 1778, a seguito dell'espulsione dei Gesuiti, parte dell'ex collegio è occupato dalla Biblioteca civica "Passerini-Landi" che conserva, tra tante preziose opere, il più antico codice datato della Divina Commedia (1336).

Esiste in Piacenza, al Montale, un'altra chiesa intitolata a S. Pietro, ospedaliera - parrocchiale.

Bibliografia

Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, Piacenza, 1976, pp. 65-68.

Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 48.

Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, p. 599.