S. Maria Maddalena
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Stato attuale | Scomparsa. L’area è occupata dal Liceo “Colombini”. |
Qualificazione | Conventuale. |
Notizie storiche | 1337. Costruzione. 1496. Ricostruzione del convento su progetto di mastro Antonio Montanari, mastro Antonio Molla e Nicolò Ugoni. 1810. Soppressione. 1821. Il convento viene destinato ad orto botanico. 1847-1848. Demolizione del convento e realizzazione nell’area del foro Boario. 1861-1865. Trasformazione in caserma. 1969. Ciò che rimaneva del complesso fu completamente demolito per edificare l’Istituto Magistrale “Colombini” su progetto dell’ing. Emilio Ballerini. |
Impianto strutturale e caratteri stilistici | Chiesa a pianta quadrangolare. Due cappelle. Sacrestia. Volta a vela con costoloni di gusto gotico. |
Principali elementi decorativi ed opere d’arte | Apparizione del Salvatore alla Maddalena di Bartolomeo Baderna. Gruppo di angeli di Gio. Francesco Ferrante. |
Progettisti | Mastro Antonio Montanari, mastro Antonio Molla e Nicolò Ugoni. |
Approfondimenti e | La costruzione del convento non avvenne in modo pacifico, ma tra scomuniche e precetti penali che si trascinarono per anni. I frati di S. Giovanni, infatti, che arrivavano con il loro convento fino all'angolo delle vie Nova e Beverora, si opposero, forti del privilegio concessogli da Papa Alessandro VI che vietava di fabbricare chiese o case religiose nei pressi del loro convento. Ad essi si unirono i Consorziali dello Spirito Santo che nei paraggi avevano un Ospizio. Tali limitazioni fondate sulla distanza fra le costruzioni si erano rese necessarie visto il proliferare di chiese e conventi, che aveva già superato il limite di saturazione rispetto alla dimensione delle città e al numero di abitanti, allo scopo di non ulteriormente impoverire e degradare le istituzioni esistenti. Esisteva in Piacenza un altro complesso conventuale dedicato a S. Maria Maddalena, noto anche come "Le Convertite" che si proponeva di "ridurre all'ovile di Christo quelle smarrite pecorelle, che, prostituita la propria honestà, esposte alle disoneste voglie de' più sfacciati, e impudici, servono di rete al Demonio, per far preda di tante anime". Il convento, costruito nel 1573 e soppresso nel 1810, sorgeva sullo Stradone Farnese, tra i conventi di S. Agostino e S. Bartolomeo vecchio. L'edificio, ancora esistente, fu venduto a privati nel 1982. I diegni relativi sono conservati presso l'Archivio di Stato di Parma. (Cfr. A. Siboni, Op. cit., p. 27 e V. Poli, Op. cit., p. 58). Nel 1140 fu fondata nei dintorni di S. Donnino e quasi subito sottoposta al vicino monastero di S. Siro la chiesa ospedaliera di S. Maria Maddalena. L'edificio di culto distrutto nel 1400 e l'ospedale, scomparso alcuni anni dopo, risultano oggi di difficile ubicazione. (Cfr. A. Siboni, Op. cit., p. 52). |
Bibliografia | Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della citta di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 69. Valeria Poli, La città di Piacenza e l’architettura religiosa scomparsa, Piacenza, Edizioni L.I.R., 2015, pp. 130-133. |