S. Sepolcro
print this pageUbicazione | |
Stato attuale | Chiesa. Aperta al culto (comunità Ortodossa Romena). |
Qualificazione | Conventuale - Ospedaliera - Parrocchiale. |
Preesistenze | Chiesa realizzata fra l'856 e il 938 ad opera di un pellegrino tornato dalla Terra Santa e ricostruita dai benedettini nel 1055 con annesso piccolo ospedale per i pellegrini che transitavano lungo la strada Romea. |
Notizie storiche | 1500-1534. Costruzione; si realizzò prima il monastero ed in seguito la chiesa. 1796. Chiusura e trasformazione in ospedale militare. 1810. Soppressione dell'ordine religiosoe chiusura della chiesa. 1903. Riapertura della chiesa. 2015. La chiesa, a seguito della riconsegna al Demanio da parte della Diocesi di Piacenza, è stata concessa in uso gratuito alla comunità Ortodossa Romena. |
Impianto strutturale e caratteri stilistici | Impianto strutturale a tre navate scandite da grandi pilastri quadrati, sei cappelle; copertura a volte a crociera e a botte. Facciata in laterizio, portale barocco. |
Principali elementi decorativi ed opere d’arte | Fregio chiaroscuro lungo tutto il perimetro interno. La Madonna appare ai SS. Bernardo e Benedetto in controfacciata, di Giambettino Cignaroli. S. Orsola e le compagne in sagrestia, di Marcantonio Franceschini. |
Progettisti | |
Approfondimenti | Nel 1811 nel chiostro furono ospitati i sacerdoti relegati a Piacenza in domicilio coatto per non aver approvato la condotta di Napoleone contro il papa Pio VIII. Nel 1938 vi si tennero solenni celebrazioni del millennio di fondazione. |
Bibliografia | Ersilio Fausto Fiorentini, Le Chiese di Piacenza, Editrice T.E.P. Gallarati, Piacenza, 1976, pp. 80-82. Armando Siboni, Domenico Ponzini, Le antiche chiese monasteri e ospedali della città di Piacenza (aperte, chiuse, scomparse), Piacenza, Banca di Piacenza, 1986, p. 118. Emilia Romagna, Milano, Touring Club, 1991, pp. 600 e 602. |