Chiesa di S. Foca Martire in Francavilla
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Il disegno nel quale riecheggiano contemporanee sperimentazioni vanvitelliane, propone uno sviluppo a croce greca, e qui, il tema architettonico principale è quello delle colonne libere che, nei quattro corti bracci, delimitano spazi più stretti rispetto al vano parietale, che risulta perciò fortemente movimentato. Il progetto del Sintes prevedeva una pianta a croce greca ad unica navata con corti bracci ed una grande calotta centrale; quattro stanzette, due accessibili dal braccio di ingresso e due dal presbiterio, racchiudevano esternamente la forma cruciforme in un perimetro quadrangolare, mentre quattro colonne, in prossimità dell’altare maggiore, si alveolano in un gioco di altrettanti pilastri compenetranti. Questo ritmo si riduce ad una coppia di colonne negli altari laterali. La chiesa era destinata a sorgere in un luogo diverso e più agevole di quello dove attualmente è ubicata, ma, per problemi sorti con i cittadini, si scelse il castello del duca dell’Infantado. Il progetto di fatto non venne realizzato secondo il disegno riportato nella perizia del 1794, bensì si preferì una pianta ad impianto longitudinale e non centrale.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 66, fasc. 1173.
Oggetto: chiesa arcipretale di S. Foca Martire di Francavilla
Progettista: Ermenegildo Sintes
Anno: 1794
Tecnica: penna a china nera e acquerello grigio su cartoncino
Scala: manca
Misure: mm 300x205