Cattedrale di Mileto
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Il disegno per la nuova chiesa era stato redatto quasi immediatamente dopo il verificarsi del sisma che aveva distrutto l’intero abitato e l’antica chiesa normanna, quando dal sovrano era stato deciso che la popolazione di Mileto si dovesse trasferire in altro sito denominato Villa non molto lontano dall’insediamento originario. La nuova chiesa doveva avere un impianto centrale a croce allungata, con bracci trasversali sporgenti e cupola sulla crociera. Quattro cappelle angolari coperte da cupole minori colmavano i quattro angoli della croce, aprendosi con ampi vani, lungo le due direzioni principali in corrispondenza dei bracci della croce. Seguiva un profondo coro con abside piana, affiancato dalle due sagrestie gemelle, mentre in facciata era l’atrio d’ingresso stretto dai due campanili. Lo spazio doveva apparire unitario, grazie all’ariosa disposizione delle strutture, alle ampie aperture dei vani delle cappelle, al rimando delle finte volte a botte della croce, al ritmo scandito dai sostegni binati alternati alle ampie aperture delle cappelle laterali e alle rifiniture di stucco: sul tutto infine, dominava la grande cupola centrale. All’esterno doveva contribuire a sottolineare la direzione longitudinale la sequenza del portale centrale, più ampio e incorniciato dalle due nicchie laterali, cui doveva seguire la cupola tra i campanili. Il progetto non fu immediatamente realizzato, la posa della prima pietra avvenne nel 1791, la costruzione si protrasse per circa trent’anni giungendo al termine solo nel 1823, quando ormai richiedeva lavori di ammodernamento e finì per essere consacrata nel 1859. Nonostante gli sforzi profusi, i sismi del 1905 e del 1908 causarono ulteriori danni, tanto da richiedere una nuova costruzione che terminò con la consacrazione avvenuta nel 1930.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 85, fasc. 1553
Oggetto: atti relativi alla riedificazione della Cattedrale, Seminario ed Episcopio di Mileto. Inoltre secondo un ordine alfabetico sono successivamente identificati: A. Portico con sopra orchestra, B. Vestiboli con campanili sopra, C. Scale per ascendere de vestiboli al seminari e al palazzo vescovile, D. Cortili scoerti E. Sagrestie.
Progettista: Ludovico de Sauget
Anno:1788
Tecnica: penna inchiostro grigio , acquerello in grigio su carta avorio leggera
Scala: 60 palmi napoletani
Misure: mm 475x355