Introduzione
print this pageLa mostra virtuale dal titolo “La cartografia dei secc. XVIII e XIX dell’Archivio di Stato di Catanzaro” nasce nell’ambito del programma straordinario “500 giovani per la cultura”, con il progetto “I territori: le eccellenze”, previsto dall’art. 2 del Decreto “Valore cultura” (DL. N. 91/2013, convertito in L. n. 112/2013), la cui finalità è quella di creare percorsi culturali - avvicinando i giovani ai beni culturali - e di trasformare i percorsi culturali virtuali in percorsi turistico culturali.
L’Istituto ha ospitato sei giovani professioniste, che, coordinate dalla funzionaria Archivista di Stato Nicolina Reale, si sono occupate della ricerca delle fonti cartografiche conservate nei fondi Cassa sacra (1784-1796), Intendenza di Calabria Ulteriore e di Calabria Ulteriore seconda (1806-1860), Consiglio Generale degli Ospizi (1806-1864), Prefettura di Catanzaro (1861-1959), relativamente alla serie I, categorie XVII e XXII.
Il reperimento delle specifiche fonti è stato seguito dalla loro analitica schedatura e dalla riproduzione digitale, con la realizzazione di un’articolata banca dati in grado di gestire e correlare informazioni descrittive, schede, immagini, offrendo un alto livello d’interattività per la fruizione pubblica; infatti, il primo prodotto conseguito è stato un database Access, contenente 996 schede di disegni, realizzate nel rispetto delle regole archivistiche ed arricchite dall’immagine digitale degli stessi disegni.
Chi si occupa di storia in aree periferiche e dipendenti è, certamente, ben consapevole di quanto sia difficile trovare immagini di avvenimenti e situazioni del passato attraverso supporti documentari monografici o cartografici.
Rarissima si rivela la tipologia delle fonti in merito.
Pertanto, acquista una particolare valenza la realizzazione di un lavoro di individuazione delle fonti conservate nell’Istituto, sia dal punto di vista architettonico che dal punto di vista dello sviluppo del territorio.
Il progetto consiste nella presente esposizione virtuale, realizzata grazie alla piattaforma MOVIO, che consente di offrire all’utenza una selezione della cartografia precedentemente schedata, tendente ad illustrare, in modo non esaustivo, diversi percorsi, legati tra di loro in un viaggio logico. Come suole dirsi “i contenuti da soli non bastano, sono necessari i contenuti calati in un contesto”.
Nella mostra sono esposti 131 documenti, con relativa didascalia e breve commento, di cui:
- 28 affrontano il percorso “Carceri”, curato dalla dott.ssa Angela Spanti;
- 21 affrontano i percorsi “Cattedrali e Chiese” e “Fontane”, curati dalla dott.ssa Tania Maria Chiara Pansera;
- 17 affrontano il percorso “Cimiteri”, curato dalla dott.ssa Anna Caiazza;
- 16 affrontano il percorso “Fari”, curato dalla dott.ssa Valeria Cassano;
- 20 affrontano il percorso “Fiumi”, curato dalla dott.ssa Saveria Sabrina Anania;
- 29 affrontano il percorso “Paesaggio agrario”, curato dalla dott.ssa Francesca Bellantoni.
Ogni percorso è preceduto da un' introduzione realizzata dalle dottoresse interessate.
Si racconta il passato per far meglio conoscere il presente, si dà voce a quella documentazione prettamente collegata al territorio calabrese, che viene coinvolto per sviluppare nelle persone il senso di appartenenza.
La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale sono i principali obiettivi perseguiti dall’Archivio di Stato. In modo particolare, questa mostra on line mette in evidenza, a partire dal catastrofico terremoto del 1783, che sconquassò l’assetto territoriale della Calabria, lo sviluppo del territorio attraverso le opere di ricostruzione.