Cimiteri
print this pageCom’è noto, la tradizione individua nel “Décret impérial sur les sépultures” - meglio conosciuto come “Editto di Saint Cloud” - del 1804 il primo provvedimento atto a regolamentare la pratica delle sepolture, sancendo la nascita dei moderni cimiteri. Nel Regno d’Italia entra in vigore sotto il nome di “Editto della Polizia Medica”, promulgato sempre a Saint Cloud, il 5 settembre 1806.
Un approccio attento all’argomento, però, evidenzia subito che nel Regno di Napoli il decreto napoleonico non apporta una novità legislativa, ma interviene a normare una situazione estremamente eterogenea, alla quale nessuno, prima di Napoleone, aveva applicato un’unica e risolutiva regolamentazione.
La sistemazione dei cadaveri diventa un vero e proprio problema da risolvere già nella prima metà del Settecento, arrivando ad animare un dibattito di tipo sanitario che dalla Francia arriverà in Italia; dibattito che troverà attuazione nella promulgazione di leggi che spesso verranno disattese. Tuttavia è da evidenziare nel 1762 l’incarico che Ferdinando IV di Borbone attribuisce all’architetto Ferdinando Fuga per la costruzione del Cimitero di Santa Maria del Popolo a Napoli, meglio conosciuto come Cimitero delle 366 fosse.
La Cassa Sacra, magistratura istituita dai Borboni in seguito al devastante terremoto del 1783 ebbe tanta parte nello sviluppo - quantomeno progettuale - dei cimiteri in Calabria, molto prima dell’editto napoleonico. La ricostruzione post-terremoto venne affidata a ingegneri-ufficiali e fondata su regole e piani urbanistici completamente nuovi, tanto da poter non a torto affermare che ci troviamo di fronte a uno dei primi tentativi europei tesi a introdurre una vera e propria normativa antisismica.
A fare da guida ai tecnici nello sviluppo dei piani di ricostruzione, è un trattato del 1786, le “Istruzioni per gli ingegneri commissionati nella Calabria Ulteriore”, che fissava le linee alle quali attenersi per la costruzione dei cimiteri nei capitoli V e VI. Di questi capitoli appare necessario proporre alcuni stralci, col mero scopo di lasciar intuire la dovizia di particolari posta in essere dagli Autori delle Istruzioni stesse:
Capitolo V
“Istruzioni per la costruzione de’ campi Santi”
In tre maniere si costruiscono in Europa i cimiteri, di cui si parla. La prima consiste nell’ordinare sepolture pratticate nelle chiese; la seconda è quella de’ campi Santi fuori della città, [...]; la terza maniera comprende quelli nei quali i morti si sepelliscono qualche piede sotto terra all’aria aperta costudendosi l’intero terreno addetto a questo uso, con un muro sottilissimo che lo circonda. Esaminando la prima maniera ritrovo, che non s’abbia in alcun modo ad ammettere, giacché si rendono le chiese non proprie di quel che si convenga, e si produce infezione nell’aere delle città, e de’ Paesi. La seconda maniera non deve neppur praticarsi nelle presenti circostanze della Calabria Ulteriore. [...] La terza maniera è costantemente la più semplice e la meno dispendiosa, la più atta ad infugire le cagioni, onde può nascere l’infezione dell’aere, e la più decente e consentanea alla religione cattolica. [...] Per mettersi tal maniera di cimiteri in opera, si danno all’ingegneri, nommeno che ai vescovi, ed ai parochi le seguenti istruzioni, i quali dovranno dai pulpiti predicarli e farli presenti a quel publico, affinché si tolga il populare pregiudizio di aver la sepoltura nelle chiese.
Seguono a questa introduzione dieci articoli che normano il lavoro che i tecnici borbonici avrebbero dovuto realizzare. Altre informazioni molto interessanti sono desumibili di seguito:
Capitolo VI
“Istruzioni per cautelare i sepolcri della peste”
[...] 7° - Si deve costruire prontamente un campo Santo fuori dell’abitato, con proibirsi espressamente il seppellire i cadaveri nelle chiese dentro la città, e ciò non solo per il fine di abolire le sepolture nei luoghi abitati per i danni che queste apportano, ma anche per impedire, che si apra qualche sepoltura, in cui possa esservi il cadavere del tempo della peste. Non tralasciando di inculcare ai deputati della salute, ed all’ingegneri di osservare le più scrupolose, ed esatte diligenze, e cautele nell’esecuzione delle suddette operazioni.
Purtroppo, sono stati reperiti gli elaborati di due soli progetti, quello del camposanto della nuova città di Borgia, a firma dell’ingegnere Claudio Rocchi (ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 58 fasc. 1007; cfr. scheda), che segue fedelmente le Istruzioni riportate e quello della chiesa, romitorio e del camposanto da costruire in contrada Modena nel villaggio di S. Spirito nella città di Reggio (ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 70, fasc. 1248).
Tuttavia, il fondo della Cassa Sacra dell’Archivio di Stato di Catanzaro, custodisce anche gli incartamenti relativi all’edificazione dei cimiteri di Laureana (ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 63, fascc. 1108-1109) e Bagnara (ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 70, fasc. 1244).
Con la legge dell’11 marzo 1817 il re Ferdinando I (nel frattempo divenuto sovrano del Regno delle Due Sicilie) impose ai comuni la costruzione di camposanti in campagna. A completamento delle Disposizioni Reali, un Regolamento di diciassette articoli le disciplinava (così come avevano fatto le Istruzioni della Cassa Sacra).
Si riportano di seguito stralci del testo da cui si evincono spunti molto interessanti.
Art. 2 della Legge
“Istruzioni per cautelare i sepolcri della peste”
La costruzione de’ camposanti sarà cominciata nel corrente anno, e dovrà trovarsi ultimata in tutto il regno per la fine del mille ottocentoventi. La spesa di quest’opera è a carico de’ comuni rispettivi. Gl’Intendenti potranno eccitare i ricchi proprietarj, i prelati, il clero e le congregazioni a concorrere con oblazioni volontarie ad accelerare il compimento di un’opera tanto interessante la salute pubblica.
Nelle intenzioni, quindi, la costruzione dei cimiteri in tutte le province del Regno avrebbe dovuto concludersi in appena tre anni e con l’intera spesa a carico dei comuni. Considerate ancora una volta le difficoltà economiche (e culturali) che affannavano i comuni, si rese necessario un nuovo impulso all’edificazione; venne quindi pubblicato un decreto «prescrivente l’ultimazione de’ camposanti», nel 1828, che all’art. 18 recitava: «Pel dì primo di gennajo dell’anno 1831 dovranno essere completati tutti i camposanti comunali, e nel tempo medesimo chiuse tutte le sepolture non autorizzate con presente decreto». Fu necessario legiferare una terza volta, nel 1836, vietando le proroghe ai comuni.
In questo quadro storico si inseriscono a pieno titolo gli altri quindici progetti (oltre ai due della Cassa Sacra succitati) riguardanti la costruzione dei cimiteri, tutti appartenenti al fondo Intendenza di Calabria Ultra, nella serie Esiti Comunali. Le loro datazioni, infatti, rispondono perfettamente al ritardo descritto prima e si risolvono in un arco temporale che va dal 1839 al 1860.
Come si può evincere dai disegni riportati nelle singole schede, i tecnici incaricati della stesura dei progetti, seguono fedelmente le indicazioni date dal Regolamento del 1817.
Artt. 1-2 del Regolamento
dato dal Ministro degli Affari Interni per la esecuzione della legge degli 11 Marzo 1817 intorno alla costruzione, ed alla polizia de’ Camposanti
1. Il seppellimento de’ cadaveri umani ne’ Camposanti [...] dovrà essere fatto per inumazione, ossia interrimento, non già per tumulazione, ossia dentro sepolture. [...] 2. La figura del Camposanto sarà un quadrato, o un parallelogrammo, o almeno la più approssimante a tali figure. Avrà una sola porta d’ingresso chiusa da un forte rastello di ferro, o di legno, così stretto, che gli animali non possano penetrare a traverso esso. [...] Vi sarà costruita una Cappella per esercitarvi gli uffizj religiosi. Accanto alla porta del Camposanto potrà costruirsi ancora una casetta pel sepellitore, qualora le circostanze locali ne facciano sentire la necessità. de’ camposanti sarà cominciata nel corrente anno, e dovrà trovarsi ultimata in tutto il regno per la fine del mille ottocentoventi. La spesa di quest’opera è a carico de’ comuni rispettivi. Gl’Intendenti potranno eccitare i ricchi proprietarj, i prelati, il clero e le congregazioni a concorrere con oblazioni volontarie ad accelerare il compimento di un’opera tanto interessante la salute pubblica.
Bibliografia
- Philippe Ariès, L’uomo e la morte dal medioevo a oggi, Bari-Roma, Editori Laterza, 1985
- Clementina Barucci, Politiche e strutture assistenziali nella Calabria borbonica, Roma, Edizioni De Luca, 2000 («1734-1861 I Borbone e la Calabria. Temi d’arte, architettura e urbanistica»)
- Clementina Barucci, Sicurezza, istruzione e salute pubblica nelle province calabresi, Firenze, Leo Olschki, 2000 («L’edilizia pubblica nell’età dell’Illuminismo», tomo III)
- Laura Bertolaccini, Città e cimiteri, Roma, Edizioni Kappa, 2004
- Umberto Caldora, Calabria Napoleonica, Napoli, Fausto Fiorentino Editore, 1960
- Francesco Di Paola, Trasformazioni urbane. Città esistenti e città di nuova fondazione, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2002 («Atlante del Barocco in Italia - Calabria»)
- Richard Etlin, The architecture of death. The transformation of the Cemetery in Eighteen Century, Cambridge, University Press, 1984
- Ugo Foscolo, Dei Sepolcri, Milano, Il Muro di Tessa, 2010
- Paolo Giordano, Il disegno dell’architettura funebre: Napoli, Poggio Reale. Il Cimitero delle 366 fosse e il Sepolcreto dei Colerici, Firenze, Alinea, 2006
- Achille Grimaldi, La Cassa Sacra, ovvero la soppressione delle manimorte in Calabria nel secolo XVIII, Napoli, Stamperia dell’Iride, 1863
- Salvatore Guerrieri, Borgia. Storia di un paese di Calabria, Catanzaro, Carello Editore, 1992
- Luigi Latini, Cimiteri e giardini, Firenze, Alinea, 1994
- Dino Mengozzi, La morte e l’immortale. La morte laica da Garibaldi a Costa, Manduria, Pietro Lacaita, 2000
- Augusto Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1985
- Lionello Sozzi, I Sepolcri e le discussioni francesi sulle tombe negli anni del direttorio e del Consolato, «Giornale storico della letteratura italiana», LXXXIV, 1967
- Grazia Tomasi, Per salvare i viventi. Le origini settecentesche del cimitero extraurbano, Bologna, Il Mulino, 2001
- Angela Valente, Gioacchino Murat e l’Italia meridionale, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1965
- Giovanni Vivenzio, Istoria de’ tremuoti avvenuti nella provincia della Calabria Ulteriore e nella Città di Messina nell’anno 1783. E di quanto nella Calabria fu fatto per lo suo risorgimento fino al 1787, Napoli, Stamperia Reale, 1788
PROGETTO DEL CAMPOSANTO DELLA NUOVA BORGIA
Disegni di Giovanni Maria Singlitico del prospetto, dello spaccato e dell’alzato del camposanto di Borgia, allegati all’incartamento relativo alla costruzione dello stesso.
Legenda in riferimento alla figura: «1. Camerino per i sagri arredi; 2. Camerino per gli utensili atti allo scavo e per calce; 3. Entrata; 4. Chiesa diruta per uso di Cimitero; 5. Fosse esistenti; 6. Piccola Cappella; 7. Parter; 8. Strade; 9. Cipressi; 10. Nicchie».
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 58, fasc. 1007
Oggetto: progetto del camposanto di Borgia, raffigurante pianta, spaccato e prospetto dell'ingresso
Progettista: Giovanni Maria Singlitico
Anno: 1787
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 75 palmi napoletani
Misure: mm 580x400
PROGETTO DELLA CHIESA, ROMITORIO E DEL CAMPOSANTO DEL VILLAGGIO DI S. SPIRITO NELLA CITTÀ DI REGGIO
Il disegno della chiesa, romitorio e camposanto da costruire in contrada Modena di Reggio, è allegato a copia dell'atto notarile del 1789 aprile 4, rogato dal notaio Bruno Marrara di Reggio.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 70, fasc. 1248
Oggetto: pianta della chiesa, romitorio e del camposanto da costruire in contrada Modena nel villaggio di S. Spirito nella città di Reggio
Progettista: manca
Anno: 1789
Tecnica: china su carta
Scala: manca
Misure: mm 300x400
ALZATO DEL CAMPOSANTO DI ZACCANOPOLI E FITILI, VILLAGGI DEL COMUNE DI PARGHELIA
Il disegno a firma dell’ingegnere Basilio Frangipane, è allegato al progetto addizionale per la costruzione del camposanto da servire alla inumazione dei cadaveri dei villaggi riuniti al Comune di Parghelia.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella e cimiterio sotto; B. Spazio per i tumuli; C. Casette pel seppellitore; D. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 10, fasc. 373
Oggetto: alzato del camposanto di Zaccanopoli e Fitili, villaggi del Comune di Parghelia
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1839
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 548x430
ALZATO DEL CAMPOSANTO DEL COMUNE DI TROPEA
Il disegno a firma dell’ingegnere Basilio Frangipane, è allegato al progetto dei lavori che occorrono per la costruzione del camposanto per inumazione del comune di Tropea.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella e cimiterio sotto; B. Casetta pel custode; C. Spazio per gli arcati gentilizi; D. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 83, fasc. 4196
Oggetto: alzato e pianta del camposanto di Tropea
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1839
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 200 palmi napoletani
Misure: mm 533x425
PIANTA E ALZATO DEL CAMPOSANTO DI JACURSO
Il disegno a firma dell’ingegnere Basilio Frangipane, è allegato al progetto del camposanto per inumazione.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Antica chiesa col cimiterio sotto; B. Spazio per le cappelle gentilizie; C. Stradone; D. Antico locale del romite».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 91, fasc. 4325
Oggetto: alzato del camposanto del Comune di Jacurso
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1839
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 515x393
ALZATO DEL CAMPOSANTO DEL COMUNE DI PARGHELIA
Il disegno a firma dell’ingegnere Basilio Frangipane, è allegato al progetto dei lavori occorrenti per la costruzione del camposanto per tumulazione.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella col Cimiterio sotto; B. Spazio per gli arcati gentilizi; C. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 10, fasc. 373
Oggetto: alzato e pianta del camposanto del Comune di Parghelia
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1840
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 160 palmi napoletani
Misure: mm 550x440
ALZATO E PIANTA DEL CAMPOSANTO DI MARTIRANO
Il disegno a firma dell’architetto Ciro Candela, è allegato al progetto per la costruzione del camposanto per inumazione.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella col Cimiterio sotto; B. Spazio per li tumoli; C. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 91, fasc. 4323
Oggetto: alzato del camposanto pel comune di Martirano
Progettista: Ciro Candela
Anno: 1840
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 545x325
ALZATO E PIANTA DEL CAMPOSANTO DI GAGLIATO
Il disegno dell'ingegnere Basilio Frangipane è allegato al progetto per la costruzione del camposanto per inumazione.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella e cimiterio sotto; B. Spazio per i tumoli gentilizi; C. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 94, fasc. 4361
Oggetto: alzato del camposanto pel comune di Gagliato
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1840
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 540x410
ALZATO E PIANTA DEL CAMPOSANTO DI CARLOPOLI
Il disegno dell’architetto Ciro Candela è allegato al progetto per la costruzione del camposanto per inumazione.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella e cimiterio sotto; B. Spazio per i tumuli; C. Stradone».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ultra, Esiti Comunali, b. 94, fasc. 4358
Oggetto: alzato del camposanto pel comune di Carlopoli
Progettista: Ciro Candela
Anno: 1840
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 200 palmi napoletani
Misure: mm 510x395
PIANTA E PROSPETTO INTERNO DELLA CHIESA DA COSTRUIRSI NEL CAMPOSANTO DI MONTELEONE
Il disegno, a firma dell’ingegnere Gaetano Strani, è allegato al progetto suppletorio di lavori per il perfezionamento del camposanto di Monteleone.
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 83, fasc. 4195
Oggetto: pianta e prospetto della chiesa da costruirsi nel camposanto di Monteleone
Progettista: Gaetano Strani
Anno: 1841
Tecnica: china nera acquerellata su cartoncino
Scala: 40 palmi napoletani
Misure: mm 520x390
PROSPETTO DELLA CHIESETTA DA COSTRUIRSI NEL CAMPOSANTO DI MONTELEONE
Il disegno, a firma dell’ingegnere Gaetano Strani, riporta il prospetto della chiesetta da costruirsi nel camposanto di Monteleone (odierna Vibo Valentia), nella parte esterna, di fronte la nuova strada verso ponente. È allegato al progetto suppletorio di lavori per il perfezionamento del camposanto di Monteleone.
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 83, fasc. 4195
Oggetto: pianta e prospetto della chiesa da costruirsi nel camposanto di Monteleone
Progettista: Gaetano Strani
Anno: 1841
Tecnica: china nera acquerellata su cartoncino
Scala: 20 palmi napoletani
Misure: mm 440x270
PIANTA DEL SITO DEL CAMPOSANTO DI FABRIZIA
Il disegno a firma dell’ingegnere Fortunato Savino è allegato al fascicolo per la costruzione del camposanto per inumazione con le campagne adiacenti nonché del nuovo locale che si propone.
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 92, fasc. 4326
Oggetto: pianta del sito del camposanto di Fabrizia
Progettista: Fortunato Savino
Anno: 1841
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 600 palmi napoletani
Misure: mm 280x445
PIANTA DEL CAMPOSANTO DI MESORACA
Il disegno dell'ingegnere Basilio Frangipane è allegato al progetto per la costruzione del camposanto di Mesoraca e allo stato estimativo dei lavori.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Attualmente Chiesa dei PP. Cappuccini; B. Spazio per i tumoli gentilizi; C. Stradone; D. Spazio colle sepolture; E. Casetta pel custode».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 92, fasc. 4331
Oggetto: pianta del camposanto pel Comune di Mesoraca
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1841
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 80 palmi napoletani
Misure: mm 480x620
ALZATO DELLA CHIESA E CAPPELLE GENTILIZIE DEL CAMPOSANTO DI CATANZARO
Disegno allegato al progetto per la costruzione delle cappelle gentilizie da costruirsi nel camposanto di Catanzaro.
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 112, fasc. 4688
Oggetto: alzato della chiesa e cappelle gentilizie del camposanto di Catanzaro
Progettista: Basilio Frangipane
Anno: 1842
Tecnica: china nera, china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 60 palmi napoletani
Misure: mm 450x560
PIANTA DEL CAMPOSANTO DI GIMIGLIANO
Disegno allegato al progetto di Giorgio Crispini per la realizzazione del camposanto di Gimigliano.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Ingresso del Camposanto; B. Stanza pel custode; C. Stanza per gli utensili; D. Stradone nel giro interno del Camposanto; E. Porticato sui monumenti gentilizi; F. Chiesa sotto il pavimento della medesima sarà formato il cimiterio».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 94, fasc. 4351
Oggetto: pianta del nuovo locale per la costruzione del camposanto nel Comune di Gimigliano
Progettista: Giorgio Crispini
Anno: 1843
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 230 palmi napoletani
Misure: mm 505x350
ALZATO E PIANTA DEL CAMPOSANTO DI SOVERIA MANNELLI
Il disegno dell’architetto Ciro Candela è allegato al progetto per la costruzione del camposanto per inumazione del comune riunito di Soveria Mannelli.
Legenda in riferimento alla figura: «A. Cappella col Cimiterio sotto; B. Spazi per le Cappelle gentilizie; C. Stradoni; D. Casette pel custode».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 96, fasc. 4378
Oggetto: alzato e pianta
Progettista: Ciro Candela
Anno: 1844
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 590x460
PIANTA DEL CIMITERO DI ZAGARISE
Il disegno è allegato alla lettera del sindaco Pasquale Faragò all'Intendente sull'utilizzo dei fondi del camposanto per altri esiti.
Legenda in riferimento alla figura: «Terreno appartenente a Mantile Pancrazio; Chiesa diruta; Locali; Scoverti».
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali, b. 71, fasc. 3628
Oggetto: cimitero di Zagarise
Progettista: manca
Anno: 1860
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: manca
Misure: mm 400x287