Fontane
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L’architettura barocca nel Regno delle due Sicilie affianca alle caratteristiche fondamentali di tale periodo - come le linee curve, gli andamenti sinuosi, il forte senso della teatralità e dell’esuberanza decorativa - la presenza di marmi policromi, e stucchi riccioluti. Si può parlare di una reinterpretazione del Rinascimento in chiave manierista.
Tra gli elementi architettonici civili che delineano i cambiamenti introdotti dal Barocco ci sono gli arredi urbani, piazze, guglie e fontane.
Le piazze non nascono tali, ma sono semplicemente spazi di risulta tra palazzi e chiese. Ebbero una limitata diffusione soprattutto a causa di continui litigi tra privati e in alcuni casi tra religiosi, dato che la regolamentazione urbana era affidata ai privati.
Le guglie sono uno dei temi più interessanti nella storia dell’architettura meridionale. La guglia napoletana si muove in parallelo con quella pratica, iniziata nel secolo precedente a Roma durante il papato di Sisto V, di assegnare alle chiese più importanti un elemento riconoscibile per i pellegrini, l’obelisco. A Napoli le guglie derivavano anche dagli allestimenti realizzati durante le feste pubbliche d’origine medioevale, quando si usava costruire torri lignee portate a spalla e fortemente decorate con cartapesta e, non secondario appare il legame con l’albero della cuccagna. La valenza simbolica della guglia era quella di esorcizzare i pericoli dei cataclismi che si abbattevano periodicamente sulla poopolazione, come terremoti e pestilenze.
Le fontane monumentali traevano ispirazione, analogamente a quanto avveniva con le guglie, dal tema dell’effimero ed, in particolare, il modello privilegiato fu quello dell’arco di trionfo, anche se non mancano composizioni a carattere piramidale. Le fontane erano servite dalla rete sotterranea degli acquedotti realizzati e ripristinati in più fasi storiche a causa dell’espansione della città.
Dalla cartografia, conservata presso l’Archivio di Stato di Catanzaro, sono stati selezionati dal fondo Intendenza di Calabria Ulteriore seconda, Esiti Comunali n. 4 disegni di fontane, situate rispettivamente a Catanzaro, Gerocarne (VV), Monteleone (attuale Vibo Valentia) e Pizzo (VV).
Bibliografia
- Giulio Carlo Argan, Storia dell’Arte Italiana, Firenze, Edizioni Sansoni, 1982
- Giulio Carlo Argan, La Retorica e l’Arte barocca, Roma, Edizioni Bocca, 1955, in «AA.VV., Retorica e Barocco, (Atti del III Convegno Internazionale di studi Umanistici)»
- Marco Dezzi Bardeschi, Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia. Restituito al futuro della città. Libro di storia e di cantiere, Firenze, Alinea Editrice, 2010
- Fausto Di Stefano, L'effimero e l'illusorio in età barocca, eBook per l'Arte, Prima Edizione 2011, Creative Commons 3.0.
- http://www.francescomorante.it/pag_2/211.htm
- http://www.treccani.it/enciclopedia/barocco
- http://www.baroque.it/