Progettisti
print this pageLe scosse telluriche che, dal 5 febbraio al 28 marzo 1783, si verificarono in Calabria, provocarono danni incalcolabili nella provincia di Calabria Ulteriore: l'intero paesaggio fu sconvolto e furono completamente rasi al suolo circa 180 centri abitati. Per affrontare l’emergenza, il governo borbonico istituì una magistratura, la Cassa Sacra, ed affidò la ricostruzione a ingegneri-ufficiali, basandola su regole completamente nuove, comprese nelle “Istruzioni per gli ingegneri commissionati nella Calabria Ulteriore” (1786).
Al principe Francesco Pignatelli fu subito attribuita l'autorità e facoltà dell'alter ego su tutti i poteri locali, oltre al compito di fornire la prima assistenza. Egli stabilì il proprio quartier generale a Monteleone e furono al suo seguito due dei più noti ingegneri napoletani del tempo, Francesco Winspeare e Antonio La Vega, che ebbero l’incarico di pianificare la ricostruzione. Alle loro dipendenze vi furono numerosi architetti ed ingegneri, ripartiti nei cinque distretti della Provincia disastrata, preposti alla progettazione dei nuovi centri e alla loro edificazione. Essi furono: Claudio Rocchi, Giovan Battista Mori, Paolo Scandurra, Bernardo Morena, Pietro Galdo, direttori rispettivamente, dei distretti di Catanzaro, Gerace, Reggio, Monteleone e Palmi. La storia della moderna urbanistica calabrese parte da questi nomi.
Bibliografia
- Boschi et al., Catalogue of strong italian earthquakes from 461 B.C. to 1980. Annali di geofisica, 2000
- Atlante del Barocco in Italia. Calabria, a cura di Rosa Maria Cagliostro, Roma, Edizioni De Luca, 2002
- 1734-1861 I Borbone e la Calabria. Temi d’arte, architettura e urbanistica, a cura di Rosa Maria Cagliostro, Roma, Edizioni De Luca, 2000
- Augusto Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1985
- Michele Sarconi, Istoria de’ Fenomeni del Tremoto avvenuto nelle Calabrie, e nel Valdemone nell’anno 1783 posta in luce dalla Reale Accademia delle Scienze, e delle Belle Lettere di Napoli, Atlante Iconografico, in Napoli 1784, presso Giuseppe Campo Impressore, ristampa in fac-simile, Roma-Catanzaro, Mario Giuditta Editore, 1987
- https://ingvterremoti.wordpress.com/2014/02/19/speciale-i-terremoti-nella-storia-i-borboni-di-napoli-e-il-grande-terremoto-delle-calabrie-del-1783/
Le biografie che seguono sono in parte tratte da: 1734-1861 I Borbone e la Calabria. Temi d’arte, architettura e urbanistica, a cura di Rosa Maria Cagliostro, Roma, Edizioni De Luca, 2000, pp. 704-721.
Vito De Luca. Ingegnere, agrimensore
È noto in Calabria per aver operato negli anni della Cassa Sacra (1784-1796) come ingegnere nel ripartimento di Catanzaro. Fra i progetti redatti ricordiamo la Chiesa Madre di Soverato, di cui rimangono i disegni, e quella della SS. Annunziata di Isca. Nell’Archivio di Stato di Napoli si conserva una serie di piante di fondi agricoli disegnate dal De Luca: fra questi la pianta dimostrativa del fondo nominato San Nicola del sospeso Convento di San Domenico di Catanzaro (1791).
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 64, fasc. 1131
Oggetto: pianta della Chiesa Parrocchiale della SS. Annunciata della Terra d'Isca
Progettista: Vito De Luca
Anno: 1795
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 8 palmi napoletani
Misure: mm 270x395
Diego Afan De Rivera. Ingegnere
Inviato dopo il sisma del 1783 nelle Calabrie, risulta ingegnere cadetto nel ripartimento di Reggio Calabria guidato da Giovan Battista Mori.
Diverse le perizie conservate presso l’Archivio di Stato di Catanzaro per la riedificazione di chiese parrocchiali e ispezioni delle carceri della provincia.
Da segnalare la pianta della Chiesa Parrocchiale di Bovalino (1788) e quella di S. Giovanni a Terestì di Stilo (1790).
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 73, fasc. 1307
Oggetto: spaccato del cupolone di Fabbrica reale e della nuova cupola a scudella della Chiesa di S. Giovanni a Terestì
Progettista: Diego Afan de Rivera
Anno: 1790
Tecnica: china e acquerello colorato su carta
Scala: 20 palmi
Misure: mm 280x190
Pietro Frangipane. Ingegnere
Figlio di Fabrizio e Rosa Tavella, eredita il mestiere paterno dedicandosi all’architettura. Di lui si conoscono poche ma significative realizzazioni. Intorno al 1792 disegna la scala di accesso al giardino di Palazzo di Francia a Monteleone. Nel 1800 lavora a Vibo Valentia ai restauri della Chiesa di Sant’Omobono.
Nel 1824 disegna la fontana di commercio di Pizzo, poi non realizzata, secondo il progetto oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Catanzaro.
Segnatura: ASCZ, Intendenza di Calabria Ultra, Esiti Comunali, b. 84, fasc. 4206
Oggetto: fontana da erigersi nella città di Pizzo
Progettista: Pietro Frangipane
Anno: 1824
Tecnica: china nera ed acquerello colorato su cartoncino
Scala: 30 palmi napoletani
Misure: mm 465x750
Bernardo Morena. Ingegnere
Giunge in Calabria a seguito del sisma del 1783, diventando direttore del ripartimento di Monteleone.
Redige numerose perizie di chiese parrocchiali distrutte e quella per la ricostruzione della Chiesa Conventuale di S. Domenico in Soriano. Fra i disegni conservati presso l’Archivio di Stato di Catanzaro annoveriamo quelli per la Parrocchiale di Monasterace, per la Chiesa Parrocchiale di Petrizzi (1790) e per il coro della stessa.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 75, fasc. 988
Oggetto: prospetto e sezione per lungo della Chiesa Arcipretale di Petrizzi
Progettista: Bernardo Morena
Anno: 1790
Tecnica: china e acquerello colorato su cartoncino
Scala: 70 palmi napoletani
Misure: mm 470x270
Giovan Battista Mori. Ingegnere
Capitano del reale corpo degli ingegneri inviati in Calabria a seguito del sisma del 1783, è destinato al ripartimento di Reggio Calabria, città per la quale elaborò il progetto del nuovo impianto urbano nel 1785. Per la provincia disastrata redige numerose perizie e progetti anche a livello urbanistico. Fra i tanti citiamo l’interessante progetto di ristrutturazione, in chiave neoclassica, della Cattedrale di Gerace (1787) assieme a Paolo Scandurra e la Chiesa del SS. Salvatore di Calanna (1789).
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Ispezione di Reggio, b. 18, fasc. 268
Oggetto: pianta della Chiesa del SS. Salvatore di Calanna
Progettista: Giovan Battista Mori
Anno: 1789
Tecnica: china su carta
Scala: 60 palmi
Misure: mm 310X210
Claudio Rocchi. Ingegnere
Direttore del ripartimento di Catanzaro negli anni di istituzione della Cassa Sacra (1783-1796), redige numerose perizie per la ricostruzione di molte chiese parrocchiali distrutte dal sisma del 1783. Diversi i progetti di opere pubbliche, fra cui quello redatto nel 1788 insieme a Giovanni Maria Singlitico per il nuovo Real Carcere di Catanzaro. Con il Singlitico rileva il Convento dei PP. Domenicani di Catanzaro (1788). Fra gli edifici di particolare rilievo, menzioniamo il progetto per la Cattedrale di Squillace.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Vendite e Censuazioni, b. 92, fasc. 3603
Oggetto: bozzo di pianta del sospeso Convento dei PP. Osservantini
Progettista: Giovanni Maria Singlitico
Anno: 1786
Tecnica: china nera su carta
Scala: 100 palmi napoletani
Misure: mm 270x400
Ermenegildo Sintes. Ingegnere, architetto
Nel 1764 diventò responsabile dello studio di Luigi Vanvitelli. Nel 1783 fu inviato a prestare la propria opera per la ricostruzione della Calabria. Gli venne affidata la ristrutturazione della città di Tropea. A Gerace restaurò la parte absidale della Cattedrale Normanna, Nel 1789, su ordine dell’ingegner De Sauget, si recò a Nicotera per soprintendere ai lavori della Cattedrale. Nel 1794 restaurò la Chiesa di S. Caterina in Davoli ed il suo campanile.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 67, fasc. 1182
Oggetto: pianta della Chiesa di Santa Caterina in Davoli
Progettista: Ermenegildo Sintes
Anno: 1794
Tecnica: china e acquerello nero su carta
Scala: 60 palmi napoletani
Misure: mm 300x200
Gaspare Sintes. Architetto
Figlio del più noto Ermenegildo, si trasferisce in Calabria assieme al padre con il quale lavora. Firma numerosi disegni poi vistati da Bernardo Morena.
Sono suoi i seguenti disegni: la Chiesa di Olivadi (1789) vistata da Claudio Rocchi, la Chiesa di S. Caterina a Tropea (1790) e la Chiesa Economale di S. Crispino a Monteleone (1791), della quale redige anche la perizia.
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 67, fasc. 1185
Oggetto: pianta della chiesa economale di S. Crispino in Monteleone
Progettista: Gaspare Sintes, Bernardo Morena
Anno: 1791
Tecnica: china su carta
Scala: 50 palmi napoletani
Misure: mm 55x152
Giuseppe Vinci. Architetto
È fra i pochi architetti calabresi posti in servizio dalla Cassa Sacra, accanto a regi ingegneri e architetti esterni. Si è occupato dei disegni allegati a perizie relative alla riedificazione di chiese nel ripartimento di Monteleone, fra cui: la Chiesa Parrocchiale di Comerconi (1788), assieme al De Sauget, la Chiesa di Daffinà in Soreto (1790), la Chiesa Parrocchiale di Candidoni (1791), vistato dal Morena ed il cui prospetto rispecchia un linguaggio vanvitelliano e la Chiesa di S. Nicola a Sorianello (1793).
Segnatura: ASCZ, Cassa Sacra, Segreteria Ecclesiastica, b. 65, fasc. 1152
Oggetto: pianta e sezione per lungo della Chiesa Parrocchiale di Candidone
Progettista: Giuseppe Vinci, Bernardo Morena
Anno: 1791
Tecnica: china e acquerello nero su cartoncino
Scala: palmi napoletani
Misure: mm 240x295