La Carrese di Larino
print this pagePer quanto riguarda Larino, la Carrese si svolge secondo un rituale ben preciso nell’arco di tre giorni, dal 25 al 27 Maggio. La festa è un omaggio alla traslazione del corpo del Santo Patrono San Pardo, trasportato dalla Daunia su un carro agricolo in legno decorato con fiori e trainato da una coppia di mucche o buoi. Larinum era un importante municipium romano che purtroppo fu distrutto dai Saraceni che uccisero i suoi abitanti. In seguito la città rimase disabitata e vennero gli abitanti di Lesina, i quali presero i corpi dei SS. Primiano e Firmiano e li portarono e Lesina. I Larinati decisero di cercarli e vennero a sapere che erano stati i lesinesi. Si avvicinarono alla città di Lucera e qui trovarono il corpo di San Pardo Vescovo e Confessore. La sua traslazione si festeggia 7 giorni prima delle calende di giugno (26 maggio) e il giorno della sua nascita al cielo (la morte) 16 giorni prima delle calende di novembre (17 ottobre). La festa patronale si svolge nei giorni 25, 26 e 27 Maggio. Il primo giorno, il 25, la coloratissima processione, composta di circa 120 carri, parte dal Centro Storico per raggiungere il Piano San Leonardo, dove giungerà presso il Cimitero comunale per prelevare la statua di San Primiano, in segno di invito alla festa. Nella notte ha luogo una suggestiva fiaccolata notturna che accompagna i carri nuovamente nel Centro Storico. Il 26 i carri sfilano tra i vicoli e le stradine del Centro Storico. Al termine della sfilata dei carri, si assiste alla processione dei 13 Santi portati a spalla dagli uomini del paese. L’ultimo giorno, il 27, i carri tornano sul Piano San Leonardo per riposizionare la statua di San Primiano al Cimitero. Prima di tornare nel Centro Storico, si svolge una divertente e colorita scampagnata, e quindi la processione riparte per concludersi con in Cattedrale. |
https://www.youtube.com/watch?v=vLgCgp-W5ls Il brano è stato eseguito dal giovane Sante Scardera di Larino. Il giovane studente è stato premiato al Campidoglio a Roma dopo aver vinto il Concorso "Salva la tua Lingua Locale" indeto dall'EIP "Scuola strumento di pace" in collaborazione con l'Unione Nazionale Pro Loco Italia, Legautonomie Lazio, il Centro di Documentazione della poesia dialettale "Vincenzo Scarpellino" e il Centro Internazionale "Eugenio Montale". |