Enrico Cavacchioli
print this pageCommediografo, poeta, librettista e critico (Pozzallo 1885 - Milano 1954)
La carriera artistica di Enrico Cavacchioli si contraddistingue per la sua profonda capacità di indagine e analisi attorno a tematiche della vita e della commedia borghese per far emergere l'elemento illusorio a scapito della banale quotidianità. Interessante è la sua raccolta di versi, L'incubo velato (1906) che gli vale il Premio nazionale della rivista «Poesia», diretta da Filippo Tommaso Marinetti. È critico del quotidiano «Il Secolo» nonché redattore capo de «La Stampa» e direttore de «L'illustrazione italiana». Nel teatro emerge con opere che lo avvicinano a grandi personalità quali Luigi Chierelli, Luigi Antonelli, Pier Maria Rosso di San Secondo e Luigi Pirandello. Le sue commedie sono incentrate sullo sdoppiamento della personalità dei protagonisti all'interno di un'atmosfera simbolista, seppure in una cornice sempre grottesca: La campana d'argento (1913), L'uccello del paradiso (1919), Allegoria della primavera (1923), Le stelle del pozzo (1943).