Luigi Pirandello
print this pageDrammaturgo, scrittore e poeta (Girgenti 1867 - Roma 1936)
Interprete di se stesso, Luigi Pirandello fornisce sulle scene e nella pagina scritta la chiave spettacolistica della sua opera drammaturgica. La prima fase del suo teatro, pur muovendosi all'interno del dramma borghese, mira a scardinarne gli ideali e gli schemi essenziali, proponendo un dramma, privo di fiducia nella rappresentazione oggettiva del reale e fondato sul tema della follia, fonte di conoscenza del vero. L’ampia presenza di didascalie nei sui testi tende a costituirsi in forma di scrittura scenica; evidente è il suo interesse per la regia così come è chiara la sua sensibilità di uomo di scena, resa attraverso attori impegnati da un lato a ricercare nella melodia del verso, nella cantilena estatica e nell’alternanza dei ritmi una chiave interpretativa originale, consona ai testi dannunziani, dall'altro a ricercare la psicologia dei personaggi, penetrando i segreti della coscienza. La grandezza di Pirandello viene a configurarsi anche attraverso il contributo che egli vuol dare in Italia all’affermazione di un teatro rinnovato rispetto alla tradizione, non solo per i suoi contenuti ma per la funzionale fusione tra la parola drammaturgica e il linguaggio scenico nelle sue diverse componenti: scenografiche, costumistiche, illuminotecniche, recitative, gestuali, mimiche. Opere significative sono Così è (se vi pare), Sei personaggi in cerca di autore, Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto: la poetica e la tecnica teatrale che ne derivano sono riassumibili nella formula del teatro nel teatro, espediente per cui all'interno di una rappresentazione si mette in scena un'ulteriore azione teatrale della quale viene dichiarata la natura fittizia. L'ultimo decennio della produzione teatrale pirandelliana coincide con la ricerca di nuove vie di analisi della realtà che porteranno all'analisi di temi che risultano essere metafora di valori universali dell'umanità. Si giunge, perciò, al teatro dei miti, reso con scene folkloristiche e corali. Si pensi a La sagra del signore della nave, La nuova colonia e Lazzaro. Rientra in questa fase anche La favola del figlio cambiato, opera rimasta incompiuta per la morte dell'autore.