Coppi il capitano

di Giuseppe Castelnovi

Capitano si nasce o si diventa? Non sempre chi nasce capitano per nepotismo o raccomandazioni riesce a sfruttarne i gradi e vincere. Chi invece capitano lo diventa attraverso fatiche e sacrifici, a volte riesce a farsi largo e vincere. Come Coppi.
Coppi non è nato capitano, ma garzone di macellaio. E non è diventato capitano vincendo le prime corse nelle strade di casa. Non è diventato capitano quando vinse il suo primo Giro d’Italia. Era partito come giovane promessa nella Legnano di Pavesi, dove il capitano era Bartali. Coppi, altro che capitano, era un semplice coscritto di un esercito che stava andando in guerra.
Soltanto a fine conflitto Coppi lasciò la Legnano per la Bianchi. E soltanto vittoria dopo vittoria si guadagnò i gradi di capitano.
Al Tour mal sopportava la coabitazione nel ruolo di capitano con Bartali: ma vinse. Idem ai Mondiali, tipo Valkenburg e Frascati: ma non vinse.
Nel ciclismo, il capitano ha al proprio servizio dei corridori ingiustamente chiamati gregari. I suoi erano gli “angeli di Fausto”, ragazzi che a furia di portare borracce si fecero la scorta per una serena vecchiaia. Lo testimoniarono i vari Milano, Carrea, e tanti altri. Per ogni borraccia portata al capitano ricordavano di aver sempre ricevuto un grazie. E non solo.
Quando Coppi imboccò il viale del tramonto, un amico che aveva fondato una squadra per reclamizzare i suoi saponi – l’Asborno – gli chiese di fare il capitano a distanza. Così, convalescente per una caduta, Coppi scrisse una specie di decalogo ai corridori prescelti in cui fra l’altro figuravano frasi come queste: l’educazione è il primo titolo cui deve aspirare un corridore e non è richiesta l’eleganza, ma è d’obbligo la pulizia. Non basta. Anche i rimproveri a chi stava sull’ammiraglia: Bisogna assolutamente dire ai corridori (come Pettinati) che se sono ammalati per il Giro della Campania, non sono guariti per il Giro della Sicilia, due giorni dopo. Insomma, bisogna che sentano il dovere, non dico verso di me, ma verso chi li paga.
Più capitano di così.