L'Albero della salute (70x100), realizzato da Virgilio Retrosi nel 1924, a colori, indica la collaborazione necessaria tra datore di lavoro e lavoratori. Gli uomini sono vicini ad un albero frondoso e ricco di frutti perché insieme devono curare e difendere la potenza economica di una Nazione. Significativa è la scelta dell'albero, un'immagine retorica, usata da Mussolini, per esprimere l'essenza del corporativismo fascista di laboriosità e impegno nazionale, che univa imprenditori e operai. La politica corporativista trovò espressione nella Carta del Lavoro del 1927, con essa il lavoro viene definito come dovere sociale e viene introdotto il contratto collettivo di lavoro quale espressione concreta della solidarietà tra i vari fattori della produzione, mediante la conciliazione degli opposti interessi dei datori di lavoro e dei lavoratori e la loro subordinazione agli interessi superiori della produzione. La Carta inoltre stabilisce indennità per gli infortuni, maternità, disoccupazione.