Il Direttissimo della Salute (70x50), realizzato da Filiberto Scarpelli nel 1922, in bianco e nero, raffigura un treno che percorre la campagna e alla cui testa sono riportate le parole: Igiene, Previdenza, Assistenza. Il treno nella sua corsa travolge algune figure, simboli delle malattie sociali dell'epoca, come: botti e fiasche che rappresentano l'alcoolismo, un mostro tricipite per le malattie veneree, un grosso anofele che simboleggia la malaria e infine una megera ossuta e scapigliata che rappresenta la tubercolosi. I vagoni ospitano bambini festanti che portano bandierine su cui è scritto: Salute, Allegria, Vigore, Benessere, vincitori del bene contro il male. Il sole è il simbolo della luce del nuovo mondo.