La vergogna delle leggi razziali

 

 

56 - 20 febbraio 1939. “La difesa della razza”. In copertina il disegno di una stella di Davide formata dalle code di quattro vipere fra loro intrecciate e stritolate da un possente pugno, a simboleggiare la razza ariana che disintegra l’abominio semitico. Siamo nell’anno della grave svolta in Italia verso le leggi razziali che danno l'avvio alle persecuzioni e la rivista, fondata l'anno precedente e che ha per segretario di redazione un giovane Giorgio Almirante, diviene l'organo di propaganda di tale nuova politica governativa. Collezione Claudio Scaranari

57 - 11 aprile 1944. Venezia. Il Comandante della Polizia di Sicurezza e del S.D. in Italia, distaccamento di Venezia, scrive al Questore di Rovigo per conoscere i dettagli dell’operazione di rastrellamento degli ebrei nella provincia polesana e ragguagli sulle loro identità. Prefettura I, b.930

58a - s.d. Padova. Il Comandante della Polizia di Sicurezza e del S.D. in Italia, Distaccamento di Padova, relaziona al Questore di Rovigo sull’arresto della negoziante Luigia Gina Colorni nata Modena, rea di essere “di pura razza ebraica”, e la confisca di tutti i suoi averi.

58b - 3 agosto 1944. Rovigo. Il Capo della Provincia di Rovigo replica al Comando di Polizia di Sicurezza di Padova, notificando l’avvenuta ratifica dell'arresto e del sequestro, ma invitando fermamente il Comando a rivedere il caso in quanto “in base alla legge italiana la Modena Luigia Gina non è da considerarsi ebrea bensì mista essendo figlia di padre ebreo e di madre ariana, battezzata prima del I ottobre 1938 e per conseguenza i beni appartenenti alla medesima… non possono essere sottoposti a confisca…”. E' evidente dalle parole del Prefetto un certo attrito con l’autorità padovana che ha eseguito, senza consultarsi prima con lui, un arresto arbitrario nel territorio di sua competenza. Prefettura I, b. 930