In volo da Asuncion a Buenos Aires

Si deve alla rapidità di pensiero e alla determinatezza nell’azione di Adolfo Rossi l’idea e la realizzazione del primo volo in assoluto fra la capitale argentina Buenos Aires e quella paraguaiana Asuncion, realizzato il 15 agosto del 1919 dal pilota italiano della R. Marina STV Luigi de Riseis. Venuto a conoscenza dell’imminente arrivo di una Missione d’aviazione militare italiana in Sudamerica con l’intento di promuovere la cultura aeronautica e l’industria italiana, il Ministro Rossi propose al Ministero degli Esteri a Roma e al governo del Paraguay che un velivolo della Missione raggiungesse Asuncion, ottenendo appoggio incondizionato. Così A. Rossi pose le basi per una lunga e proficua collaborazione fra Italia e Paraguay; velivoli della migliore produzione aeronautica italiana contribuirono in gran numero a costituire la flotta aerea civile e militare paraguaiana per i successivi vent’anni. L’importanza dell’iniziativa assunta allora da Rossi è comprovata dal francobollo celebrativo emesso dalle Poste paraguaiane nel 2019 in occasione del centenario dell’epica impresa.

122 Francobollo celebrativo del raid aereo fra Asuncion e Buenos Aires, 2019. L’importanza dell’iniziativa assunta allora da Rossi è comprovata dal francobollo celebrativo emesso dalle Poste paraguaiane nel 2019 in occasione del centenario dell’epica impresa.

123 Percorso del volo del pilota Luigi De Riseis, 1919. La cartina geografica rappresenta la rotta aerea fra Buenos Aires e Asuncion che, partendo dal Rio de la Plata, si sviluppava lungo tracciato dei fiumi Paranà e Paraguay. Sulle sponde delle due vie d’acqua si affacciavano le città, luoghi di scambi commerciali; la stessa capitale Asuncion era un importante porto sul Paraguay. Il percorso fluviale offriva molteplicità di approdi sicuri al volo con idrovolante in un’epoca ancora pionieristica, in cui l’aviazione terrestre e l’idroaviazione avevano eguale potenzialità di evoluzione futura. Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 6, quaderno 4.

124 L’ambasciatore Rossi fra la folla mostra con l’indice puntato verso l’alto la comparsa nel cielo di Asuncion dell’aereo italiano: un idrovolante biposto Lonner 3 della ditta Macchi ai comandi del STV Luigi de Riseis. (Archivio privato de Riseis, su concessione della famiglia)

125 Il velivolo è già ammarato nel porto fluviale di Asuncion e il pilota si sporge per afferrare la cima lanciatagli da una imbarcazione che lo trainerà a riva. Il STV Luigi de Riseis era aviatore della R. Marina, che negli anni della Prima Guerra mondiale aveva acquisito numerosi brevetti di volo e che si era distinto valorosamente sui teatri di combattimento nell’Alto Adriatico. (Archivio privato de Riseis, su concessione della famiglia)

126 Dopo l’ammaraggio l’idrovolante venne subito circondato dalle imbarcazioni con a bordo le più alte cariche dello Stato componenti il comitato dell’accoglienza. I festeggiamenti che seguirono furono imponenti; quel giorno era infatti il 15 agosto festa religiosa cattolica dell’Assunzione e festa nazionale per l’anniversario della fondazione della città di Asuncion de Paraguay avvenuta il 15 agosto del 1537. (Archivio privato de Riseis, su concessione della famiglia)

127 Adolfo Rossi non si lasciò sfuggire l’occasione per provare in prima persona l’ebbrezza del volo e, dopo aver indossato l’abbigliamento consono e essersi concesso agli scatti dei fotografi, intraprese insieme al giovane aviatore il viaggio di ritorno da Asuncion a Buenos Aires in qualità di passeggero. Sono numerosi gli articoli dei giornali paraguaiani e argentini che batterono la notizia raccolti nel Fondo Rossi. Di questa avventura aerea A. Rossi ne fece un racconto pubblicato in lingua castigliana e in lingua italiana. (Archivio privato de Riseis, su concessione della famiglia)

128 Fotografia con dedica autografa dell’aviatore argentino Marcos Zar ad A. Rossi, 1920. L’incarico di Ministro Plenipotenziario di A. Rossi ad Asuncion si protrasse per tutto il 1920; questo gli consentì di raccogliere numerosi articoli di stampa sugli sviluppi della nuova rotta aerea. Al primo volo del Tenente Luigi de Riseis, ne seguirono altri, realizzati da piloti italiani, paraguaiani ed argentini. Talvolta con esito infausto, come quello dell’aviatore paraguaiano Artuto Escario che perì subito dopo il decollo; altri di grande successo come accadde al pilota argentino Marcos Zar. Su questi viaggi, l’Archivio di Stato di Rovigo, con il Fondo Rossi, conserva la più ampia documentazione in Italia. Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 8, quaderno 3.