Costruito presumibilmente intorno al terzo decennio del XV secolo, Il Battistero di Antrodoco è collocato sulla destra della chiesa di Santa Maria extra moenia ed è dedicato a San Giovanni Battista. La collocazione e la forma di un edificio di culto sono determinate dal rito che vi viene celebrato ed è l'azione rituale che dà forma al luogo. Due sono quindi gli aspetti simbolici da considerare: la prima è la separazione del battistero dalla chiesa, che ha origine nei primi secoli dell'era cristiana, quando i non ancora battezzati non erano ammessi alle celebrazioni eucaristiche che si svolgevano all'interno dei luoghi di culto consacrati. La seconda è la forma del battistero. Generalmente la base dei battisteri è sempre a forma ottagonale, poiché l'ottagono evoca la vita eterna, che si raggiunge immergendo il neofita nelle fonti battesimali. Dunque il numero otto è simbolo della resurrezione. La singolarità del Battistero di Antrodoco è proprio nella sua la sua forma esagonale, che rimanda al simbolismo biblico contenuto nel Libro della Genesi, in cui Dio in sei giorni ha compiuto la sua opera di creazione e nel sesto giorno fu fatto l'uomo ad immagine di Dio. Inoltre, nella sesta età del genere umano il Figlio di Dio venne nel mondo e si fece Figlio dell'uomo per restaurarci ad immagine di Dio.
Il Battistero, una volta dismessa la sua funzione principale, divenne un oratorio frequentato dalla Confraternita di S. Giovanni Battista, che vi costruì un altare dedicato al santo titolare. L'utilizzo e la continua frequentazione dell'edificio dal Trecento fino almeno al Cinquecento, motivano anche la ricca ed interessante decorazione pittorica che arricchisce le pareti interne.
