Il Cristianesimo - San Vittorino

E' nella Piana di San Vittorino il luogo che vide il martirio del Vescovo di Amiternum che, agli albori del cristianesimo, nella fase di evangelizzazione del pagus reatino-sabino, operò in questi luoghi. A partire dal I secolo Amiternum faceva parte non solo della tradizione sabina, ma anche della diocesi di Rieti.  Al tramonto del I secolo San Vittorino viene martirizzato proprio in questo luogo, crocifisso ed appeso a testa in giù, come San Pietro. Muore dopo tre giorni di sofferenza, probabilmente avvelenato dalle esalazioni delle acque sulfuree. Il sito diventa subito luogo di culto. Pare ci fosse un sacello sulla sepoltura di San Vittorino che solo successivamente, intorno all'anno Mille, fu traslato con le sue spoglie mortali ad Amiternum. La popolazione del luogo resta fedele alla memoria di San Vittorino e la tradizione vuole che questa chiesa sia stata fondata sulle macerie di un precedente tempio che aveva sostituito e ingrandito il sacello. La costruzione è degli inizi del 1600, affidata ad un maestro lombardo, Antonio Trionfo da Domodossola, il quale realizzò il tempio nelle forme armoniose ed eleganti che sono tipiche del Barocco.