Il manoscritto contiene il commento al De Anima di Aristotele, composto tra secondo e terzo decennio del Quattrocento da Paolo Veneto, docente nelle principali sedi universitarie italiane dell’epoca.
La sua personale lettura del testo aristotelico mette in luce il forte contrasto tra il pensiero del filosofo greco e il nuovo portato ideologico della religione cristiana.
Il codice, precisamente datato al 1451, contiene tre iniziali miniate da un artista bolognese anonimo, battezzato Maestro del 1446 a partire dalla prima miniatura attribuitagli.
Lo caratterizzano il segno marcato, i pesanti contorni scuri e l’espressività rude delle figure.
Al f. 1r, l'iniziale che apre il manoscritto ritrae l'autore allettato, mentre condivide coi confratelli il commento al De Anima.
Scene di insegnamento sono frequenti nei commenti filosofici e nei codici miniati a Bologna, sede della più antica università italiana.
In questo caso, però, eccezionalmente, il maestro non è in cattedra, ma a letto: del tutto anomala, l’iconografia potrebbe riflettere le vicende personali di Paolo Veneto, morto a Padova nel 1429 proprio mentre era impegnato nella redazione del commento ad Aristotele.
Aldini 333, Paolo Veneto, Lectura super librum De anima Aristotelis, 1451, Membranaceo, ff. II, 200, II’; 369 × 254 mm.
Il libro
Sul libro tenuto aperto dall’autore si legge il tiolo dell’opera: F(ratris) Pauli Veneti Lib(er) De Anima.
Storia del codice
Al f. 200vA: Explicit liber De anima expositus per famosum arcium ac sacre theologie doctorem magistrum Paulum de Veneciis ordinis fratrum Heremitarum sancti Augustini. Scriptus ac completus per me fratrem Gregorium de provincia Saxonie eiusdem ordinis antedicti, sub anno Domini millesimo quadringentesimo quinquagesimo primo. Laus sit Deo amen.
LEGATURA: moderna.
Bibliografia
Pietro Vittorio Aldini, Manuscriptorum codicum series apud Petrum Victorium Aldinum In I. R. Ticinensis Universitate archeologiae numismaticae diplomaticae atque heraldicae professorem adnotationibus illustrata, Pavia, Fusi, 1840, nr. 11
Luigi De Marchi – Giovanni Bertolani, Inventario dei manoscritti della Regia Biblioteca Universitaria di Pavia, Milano, Hoepli, 1894, pp. 181-182
Adolar Zumkeller, Manuskripte von Werken der Autoren des Augustiner-Eremitenordens in mitteleuropäischen Bibliotheken, Würzburg, Augustinus-Verlag, 1966 («Cassiciacum», 20), p. 123 nr. 279
Bénédictins du Bouveret, Colophons de manuscrits occidentaux des origines au XVIe siècle. II. Colophons signés E-H (3562-7391), 1967, nr. 5586
Charles H. Lohr, Medieval Latin Aristotle Commentaries. V. Authors: Narcissus-Richardus, «Traditio», 28 (1972), p. 319 n. 9
Il Libro. Mille anni di storia documentati dalle testimonianze conservate a Pavia, Catalogo della mostra (Pavia, Archivio di Stato, 20 novembre - 29 gennaio 1983), Pavia, Tipolito Bizzoni, 1982, pp. 52-53 e tav. VII
Alan R. Perreiah, Paul of Venice: A Bibliographical Guide, Bowling Green (Ohio), Philosophy Documentation Center - Bowling Green State University, 1986, p. 61
Franca Buselli, I manoscritti datati della Biblioteca Universitaria di Pavia. Fondo Aldini (sec. XV), Tesi di laurea, Università degli studi di Pavia, A. A. 1989-90, pp. 170-171
Carla Casagrande - Maria Antonietta Casagrande Mazzoli - Silvana Vecchio, Pavia, Biblioteca Universitaria: Fondo Aldini, in Catalogo dei manoscritti filosofici nelle biblioteche italiane, VII. Novara, Palermo, Pavia, Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo, 1993 (Corpus philosophorum Medii Aevi, Subsidia, 8), pp. 205-206
Maria Grazia Albertini Ottolenghi, La scrittura dipinta. I corali di San Michele Maggiore e la miniatura tra sacro e profano nei manoscritti della Biblioteca Universitaria, Pavia, Tipografia PI-ME, 2017, pp. 93-94
I manoscritti datati della provincia di Pavia, a cura di Marco D’Agostino e Martina Pantarotto, Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo, 2020 (Manoscritti datati d’Italia, 33), nr. 54.