Il Messale appartenne alla Scuola dei Battuti di Santa Maria di Ceneda (oggi Vittorio Veneto, in provincia di Treviso), una confraternita laica dedita a pratiche assistenziali, e potrebbe esser stato destinato all’oratorio dei Santi Lorenzo e Marco, eretto prima del 1434.
L’unica miniatura figurata del codice è la Crocifissione a piena pagina del f. 108v: come di consueto, l’immagine precede il Canon Missae, sezione invariabile della liturgia eucaristica, che inizia al foglio seguente con le parole Te igitur introdotte da un’iniziale ornata. Le miniature sono riconducibili a scuola veneta del secondo quarto del XV secolo.
Aldini 327, Missale secundum consuetudinem Romane curie, sec. XV secondo quarto, membranaceo, ff. II, 238, I’; 352 × 254 mm.
Il teschio
Ai piedi della croce è raffigurato un teschio: nella simbologia cristiana, la croce sorge sul Golgota, luogo di sepoltura di Adamo, il cui peccato è redento dal sacrificio di Cristo.
Storia del codice
Al f. IIv è presente un’annotazione, relativa a un lascito testamentario, copiata in scrittura cancelleresca e datata 8 agosto 1429.
Il testo, trascritto su poco più di 20 righe, riporta all’inizio i dati significativi del documento: MCCCCXXVIIII indictione VIIa a dì VIII de auosto in Ceneda. Roberto condam de […] condam de frater Simeon de Robartella de Ceneda lasa per la so anema et de lo dicto frater Simeon so avo ala Scuola de Sancta Maria de Ceneda la diesema de la metade de una peza de terra de Calonega […].
Sul f. I’rB si legge: Istud missale est Scole Batutorum Sancte Marie de Misco de Ceneda. Si tratta, come è stato già detto, della Scuola dei Battuti di Santa Maria Annunziata di Meschio di Ceneda.
LEGATURA: originale del sec. XV in cuoio su assi.
Bibliografia
Giacomo Baroffio, Iter liturgicum Italicum. Editio maior: Nomina codicum. Nome, origine, committenza, destinazione dei codici liturgici italiani, Stroncone, Associazione San Michele Arcangelo, 2011
Maria Grazia Albertini Ottolenghi, La scrittura dipinta. I corali di San Michele Maggiore e la miniatura tra sacro e profano nei manoscritti della Biblioteca Universitaria, Pavia, Tipografia PI-ME, 2017, nr. 14, pp. 92-93