Fotografie

Fontana di Trevi, fotografia di Stefano Lecchi, [1851], (J. Paul Getty Museum, Los Angeles, USA)Ad oggi sessanta sono le immagini realizzate da Lecchi relative a Roma che sono possedute da Istituzioni pubbliche e private. Di esse undici rappresentano vedute della città, le altre sono collegate agli eventi della difesa della Repubblica.

Il numero di soggetti ripresi non coincide però con il numero di carte salate esistenti in quanto, proprio per la tipologia del metodo adottato dal fotografo da un unico negativo, egli poteva ricavare più copie.

Alle carte salate possedute dalla Biblioteca di Storia moderna e contemporanea e dal Getty Research Institute vanno infatti aggiunte quella della Civica Raccolta A. Bertarelli di Milano e del J. Paul Getty Museum di Los Angeles.

Inoltre un numero difficilmente quantificabile di immagini di Lecchi appartiene a istituzioni pubbliche e a collezionisti privati.

Nel 2011 una campagna fotografica ha ripercorso le orme di Lecchi, ricostruendo, per quanto possibile, le condizioni in cui egli aveva operato nel 1849. La campagna fotografica è stata effettuata da Marcello Benassai, Andrea Sabbadini e Lorenzo Scaramella.

 

Approfondimento

Il biennio 1997-1998 può considerarsi certamente un momento estremamente importante nell’approfondimento dell’opera fotografica di Lecchi, anzi una sua vera e propria riscoperta che si inserisce a pieno titolo come un evento importante per la storia della fotografia.

Come sottolineava Marina Miraglia, fino al 1997 infatti delle fotografie di Lecchi relative alla difesa di Roma del 1849 erano conosciuti solo pochi originali di cui cinque appartenevano alla Collezione Siegert (Miraglia 2001), oggi al Münchener Stadtmuseum di Monaco e alla Neue Pinakothek di Monaco.

Un sesto, raffigurante il Vascello, faceva parte della Collezione Becchetti di Roma. Alla medesima collezione appartengono anche due originali acquerellati rappresentanti le mura leonine che risultano incollati a formare un panorama e che ho potuto studiare grazie alla cortesia del proprietario.

Per il resto la conoscenza del reportage si basava su riproduzioni fotografiche come quelle conservate presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma.

Si può quindi facilmente comprendere l’emozione di Marina Miraglia quando nel 1997 ritrovò presso Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di Roma, quarantuno carte salate originali di Stefano Lecchi a coronamento di una lunga attività di ricerca. Questo ritrovamento non soltanto ampliava il numero degli originali noti ma lo arricchiva con altri ventuno soggetti fino ad allora sconosciuti. Delle quarantuno fotografie della Biblioteca di Storia moderna e contemporanea, trentanove sono relative a luoghi, edifici o monumenti con i segni delle battaglie; le due relative al Casale Cenci e al Casino di Raffaello di Villa Borghese hanno invece la tipologia delle vedute.

Ma la fortuna postuma di Lecchi reporter e vedutista non si concludeva con questo importantissimo ritrovamento.

Fontana dei cavalli marini a Villa Borghese, fotografia di Stefano Lecchi, [1849], (J. Paul Getty Museum, Los Angeles, USA)Nel 1998 Silvia Paoli ritrovava presso la «Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli» di Milano venti carte salate del fotografo. Otto di esse rappresentano vedute di Roma, le altre dodici, incollate su cartoni, sono relative ai fatti del Gianicolo. Una di esse, rappresentante il Casino del Vascello, non è presente nella serie posseduta dalla Biblioteca (Paoli 2001).

Queste dodici fotografie hanno una particolare rilevanza storica in quanto appartenevano ad Agostino Bertani. E fu nella casa di questo esimio medico e fervente patriota che le vide Jessie White Mario. Fu lei stessa a cederle successivamente, come esecutrice testamentaria dell’amico, alla Bertarelli.

Al Getty Research Institute di Los Angeles è conservato un album che contiene quarantuno carte salate di Lecchi. Esso proviene dalla collezione dell’inglese Edward Cheney che ne venne in possesso nel settembre del 1849, mentre risiedeva nel palazzo del suo amico Michelangelo Caetani duca di Sermoneta. Una di esse è relativa a Pompei, le altre a Roma. Sette di queste ultime non sono presenti in nessuna delle altre collezioni citate. Quattro rappresentano vedute, le altre tre appartengono sicuramente al reportage di guerra.

Sempre a Los Angeles il J. Paul Getty Museum conserva altre due fotografie di Lecchi, una di Fontana di Trevi, datata 1851, mentre l’altra che raffigura uno scorcio di Villa Borghese è databile al 1849 come testimonia la presenza in essa di un personaggio presente anche in analoghe fotografie della Biblioteca di Storia moderna e contemporanea e dell’album di Cheney.

Nella collezione Alinari è presente una fotografia relativa ai luoghi del Gianicolo. Inoltre una veduta del chiostro di San Giovanni in Laterano, proveniente dalla collezione de Berry è stata messa all’asta nel 2007.

Inoltre due fotografie di Lecchi sono state recentemente ritrovate a Parigi nel Musée de Plans Reliefs.

Altri originali di Lecchi appartengono a collezioni pubbliche e private.

Ad oggi si conoscono pertanto sessanta fotografie di Lecchi relative alla Roma del ’49; di esse quattordici rappresentano vedute, le altre si riferiscono agli eventi della difesa della Repubblica.

Dalla testimonianza di un altro collezionista di Lecchi, Ruggero Pini, si ha notizia della vendita all’asta, avvenuta nel 1995, di quaranta stampe da calotipo attribuite a Lecchi raffiguranti, oltre a Roma, altre città italiane e Marsiglia (Paoli 2001).

(Maria Pia Critelli)

 

 

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