Per osservare i diversi modi di narrare e raffigurare gli eventi e i luoghi del ’49 va analizzato il racconto fotografico di Lecchi con la contemporanea produzione iconografica.
Disegni, acquerelli, incisioni, quadri, schizzi vengono realizzati da chi ha partecipato o assistito ad episodi o vuole ricordare, fissandola, l’immagine di alcuni protagonisti. A ciò vanno aggiunti i resoconti visivi inviati ai giornali esteri e spesso pubblicati per accompagnare la cronaca degli avvenimenti.
La somiglianza è solo parzialmente legata all’oggetto rappresentato. Diversa però è l’attenzione che distingue il modo di lavorare dei fotografi da quello degli altri artisti, che avevano a disposizione una maggiore quantità di tempo per organizzare ed elaborare l’immagine anche a distanza di tempo magari servendosi di schizzi fissati sui luoghi o rifacendosi ad opere di altri artisti.