Stefano Lecchi, 1849, carta salata da calotipo, 164x224 mm.
Iscrizioni: (verso) a matita blu-violacea al centro “Calandrelli” e in alto a destra “19”, a inchiostro in basso “S. Lecchi”, al centro timbro tondo a inchiostro blu “B.V.E.”, di lato a destra timbro numerico a inchiostro blu “961400”.
Villa Valentini vista dal lato Est. A sinistra veduta parziale del giardino con le statue e sullo sfondo i Quattro Venti. Sotto il porticato, seduti, due militari francesi: il fatto che uno di essi ha dei fogli sulle gambe fa propendere all’ipotesi che si tratti di ufficiali del genio, forse cartografi. L’atteggiamento dell’altro militare è rilassato. A sinistra, davanti alla casa una sedia rovesciata. Dalla prima finestra a sinistra del primo piano si intravede la volta della stanza.
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea Ft.A.19
Citazione bibliografica
Il 3 giugno i Francesi «occupavan […] la villa Valentini, ed apparecchiavansi ad attaccare la villa Corsini ov’erano trincerati i Romani […] Dopo di ciò un attacco non già parziale ma generale ebbe luogo: e quantunque esso fosse formidabile per parte de’ Francesi, provocò una difesa onorevole e valorosa dal lato dei Romani. Questo più che scontro, vero combattimento, durò dall’alba alla sera: e dopo che le ville Corsini, Valentini e le case vicine furon prese, abbandonate, e riprese, or da’ Francesi, or da’ Romani, finalmente questi dovettero cedere e lasciare gli anzidetti locali nelle mani dei Francesi». Spada, Storia della rivoluzione di Roma..., p. 588-589.