Il commercio rappresentava un capitolo importante dell'economia piacentina. Già agli inizi del Novecento fu grazie al movimento commerciale di alcuni prodotti agrari, in particolare uva da tavola, che le chiuse maglie dell’universo rurale iniziarono ad essere dischiuse ed orientate al profitto. L’ampia geografia delle fiere e dei mercati del Piacentino ci apre un paesaggio sociale ed economico davvero rilevante. Un paesaggio segnato sì dalla ferrovia e della via Emilia, ma anche dalle strade e dalla mulattiere che, ancora nei primi decenni del Novecento, collegavano le vallate, strade percorse ogni settimana da uomini, buoi, carretti con le merci più varie. In questi mercati c'erano le derrate prodotte dagli agricoltori piacentini che nei primi decenni del Novecento riuscirono a collocare i loro prodotti fuori e dentro i mercati locali. Questi luoghi e questi momenti costituivano un terreno multiforme di scambi di prodotti, ma anche di conoscenza. Il mercato era uno dei maggiori momenti di aggregazione e di comunicazione, non solo di merci, ma anche di informazioni e di cultura, costituendo un momento importante della sociabilità rurale, motore della mobilità umana, intelaiatura delle relazioni sociali, veicolo di conoscenza e di cultura.
Agli inizi degli anni Venti, i prodotti legati alla lavorazione del pomodoro e l'uva da tavola avevano già conquistato parecchi mercati stranieri. Più recente, ma egualmente importante, risultava essere il commercio dei salumi (in particolare salame secco, cacciatorini, copie e bondiole molto richieste a Parigi e Londra). La Svizzera e la Francia richiedevano l'aglio, prodotto in particolare nella area di Monticelli. I mercati di Milano e Cremona richiedevano i "funghi bolè". Una curiosità: nel 1921, la provincia di Piacenza era tra le prime in Italia per produzione di uova, molto richieste sulle piazze di Milano. Genova, Roma e Trieste. A livello industriale, il movimento commerciale riguardava in particolare la fabbricazione dei bottoni di corozo, dei laterizi, i prodotti usciti dalle Officine Meccaniche, dall'Industria Italiana Cementi e quelli dei laterizi. In America, Egitto e Grecia andavano andavano i prodotti di cartonaggio.