Nella chiesa di San Francesco della Vigna aveva sede l’arciconfraternita di San Giovanni decollato detta comunemente della Buona Morte, una delle poche Compagnie di giustizia operanti in Friuli. I suoi componenti, chiamati confortatori, si occupavano di assistere i condannati a morte sostenendoli spiritualmente, persuadendoli della giustezza della sentenza emessa dai giudici, inducendoli a dimenticare i rancori, i desideri di vendetta, i sentimenti terreni e soprattutto, quando continuavano a proclamarsi innocenti, sollecitandoli ad affrontare serenamente la morte.
Il supplizio si svolgeva secondo riti precisi. La cerimonia, i preparativi e le fasi finali venivano registrati nei minimi particolari dai governatori della confraternita. La giornata si concludeva con la sepoltura del condannato nel cimitero ai piedi del campanile della Vigna, il cui accesso si trovava nel vicolo denominato Calle degli impiccati, tra via Cussignacco e via della Vigna.