Il campione documentario esaminato per la città di Corneto (oggi Tarquinia) riporta informazioni lungo un arco temporale che va dal 1795 al 1870: si evidenziano in questa sede quelle relative alle strutture teatrali, alla gestione amministrativa della macchina artistica e alla consistenza, produzione e vita delle compagini artistiche operanti.
Corneto nel Catasto Gregoriano
i luoghi dello spettacolo e del teatro a Corneto - Tarquinia
Nella descrizione delle parti più notevoli del Palazzo Municipale, Luigi Dasti dice che al centro di esso “è situato il Teatro Comunale”.
"Il teatro a Corneto vanta un'antica tradizione: funzionante sin dal Cinquecento era arricchito dalle spendide scenografie realizzate da Galli da Bibbiena, esponente della famosa famiglia di artisti toscani attiva presso le corti di mezza Europa, dalla prima metà del XVII alla fine del XVIII sec.
Nel '700 il teatro fu interessato da numerosi ed importanti interventi di ristrutturazione, vennero ampliati i locali, costruti i palchi a spese delle famiglie più facoltose e nel 1795 si restaurarono anche le "scene del Bibbiena". I lavori furono affidati perlopiù a maestranze locali come il falegname Andrea Pasquini ed il pittore Lazzara Nardeschi che dipinse la volta ed i parapetti dei palchetti." Tratto da Il Procaccia. Giornale dell'Archivio Storico Comunale. N° 28 - Marzo 2015
Da un editto del 1811, in pieno periodo napoleonico, si evince che in quell'anno il teatro fu riaperto: inoltre, il Maire Boccanera, elenca 7 disposizioni per il "buon regolamento del Teatro".
L'Archivio Storico Comunale di Tarquinia è ricchissimo di informazioni sull'attività teatrale nell'Ottocento. A partire dal 1819 si susseguono richieste per permessi, nomine di deputati teatrali e istanze di restauro.
Anche la sala Sacchetti ha rappresentato senza dubbio un luogo di spettacolo essendo anche sede dell'Accademia Filarmonica di Corneto.
"… l'Accademia non si tira indietro quando il neonato Circolo Popolare le chiede ospitalità per le proprie riunioni. La sala Sacchetti vieni concessa gratuitiamente, a patto però «che i soci del circolo nelle loro adunanze si astenghino dal fumare».
Il presidente di questa associazione di repubblicani è nientemeno che il medico e clarinettista Luigi Lattanzi, l'ex direttore della Filarmonica … " p. 30, La Banda Setaccioli, Luca Purchiaroni.
Le produzioni teatrali a Corneto - Tarquinia
Tra i documenti schedati non si trovano indicazioni riguardo alle produzione teatrali tra la fine del Settecento e il 1819.
In quell'anno risultano particolarmente graditi gli spettacoli di marionette di Maria Todini, presente anche nell'anno successivo. Risulta certamente attiva, almeno dal 1819, una compagnie di dilettanti cittadini che fa richiesta di agire nel Teatro. Venti anni dopo la "Compagnia Filodrammatica dei Dilettanti diretta dal sig. Luca Toscani" fa la medesima richiesta.
Nel 1829, è in programma la compagnia di Francesco Taddei che giunge direttamente da Civitavecchia.
Il 3 novembre 1839, si mette in scena "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini. L'evento è segnalato da ampio carteggio.
Nel 1846 si torna a parlare dei "dilettanti del paese", quando Giovanni Mascagni intende aggregarli alla sua compagnia per mettere in scena le seguenti opere: La Sonnambula e Il Marin Faliero.
Di grande rilevanza risulta anche l'apporto della Banda cittadina alle opere teatrali in musica: dati gli elevati costi per produrre tali opere, si tendeva ad utilizzare i musicisti locali che avevano un repertorio di tutto rispetto. "Ecco un esempio di cosa si poteva ascoltare durante le esecuzioni della Filarmonica di Corneto. …
"Parte prima
1° Una Sinfonia di F. Capocci
2° Un'aria di Bellini ("Qui m'accolse", dalla "Beatrice di Tenda") ridotta per trombone, eseguita da Luigi Gonfaloni
3° Il coro del Nabucco "Va pensiero" di Verdi
4° Cavatina "Casta diva" di Bellini ridotta per violino e pianoforte, eseguita da Ferrari e Vincenzo De Dominicis
5° Rondò di Rossini ("Siedi al soglio irata stella" dalla "Zelmira") ridotta per Quartino, eseguita da S. Benigni.
…
Seconda parte
…
2° Aria del "Nabucco" ridotta per flauto da Capocci eseg. da Francesco Simini
3° Coro "O Signore del tetto natìo" da "I Lombardi" di Verdi.
4° Aria "Tu vedrai la sventura" da "Il Pirata" di Bellini ridotta per clarinetto eseguita da Luigi Lattanzi
…
6° Cavatina "Sperate, o figli! Iddio" dal "Nabucco" ridotta per trombone ed eseguite da Nicola Maneschi".