Tra verosimiglianza e verità

34 - “LA GERMANIA È VERAMENTE NOSTRA AMICA”, Paj. I/71, s.d. Manifesto a colori, 140x100cm. Un soldato tedesco dal volto sorridente tende simbolicamente la mano. È senz’altro uno dei manifesti propagantistici più famosi e diffusi tra quelli prodotti nel periodo bellico. A.S.C.R., manifesti periodo bellico, n° 45

35 - “FRATRICIDIO!”, Paj I/47, (fine 1944). Manifesto a colori, 140x100 cm. Militari angloamericani incitano l’alleato italiano al fratricidio. A.S.C.R., manifesti periodo bellico, n° 7

36 - “Non tradite mio figlio”, Boccasile, (giugno 1944). Manifesto a colori, 100x70 cm. Su uno sfondo rosso fuoco si staglia eretta, in un dignitoso ed eroico dolore, una vecchia madre vestita a lutto e con sul petto la medaglia d’oro al valore concessa al figlio caduto in combattimento. E' sicuramente una delle immagini più conosciute della propaganda di guerra e fa leva ancora una volta sull'emotività e sulla figura femminile, oggetto di tanta parte della propaganda di regime, in questo caso affidata a una "griffe" di grande richiamo, quel Boccasile che, già famoso illustratore di copertine d'anteguerra dedicate alle "signorine grandi firme", aderì con entusiasmo alla proposta di collaborazione con il Nucleo di Propaganda della R.S.I. firmando manifesti e cartoline illustrate di rara suggestione. A.S.C.R., manifesti periodo bellico, n° 9

37  -“VOSTRO AMICO?”, Paj I/72, (1944?). Manifesto a colori, 140x100 cm. Un ghignante cranio con elmetto britannico si affaccia a dei ruderi prodotti da bombardamenti alleati. A.S.C.R., manifesti periodo bellico, n° 10

38 - Bombardamento di una scuola, Paj I/56, (1944?). Manifesto a colori, 140x100 cm. Su uno sfondo arrossato dal fuoco l'allucinante quadro di bambini mutilati e uccisi tra i ruderi di una scuola mentre in alto si allontanano i bombardieri americani. Probabilmente si richiama al bombardamento della scuola elementare di Gorla Milanese avvenuto il 20 ottobre del ’44. A.S.C.R., manifesti periodo bellico, n° 6