Il miglioramento delle condizioni degli emigranti negli Stati Uniti fu lo scopo di due missioni tra il 1904 e il 1905. La scelta dell’ispettore viaggiante Adolfo Rossi per questo compito fu salutata con favore dall'opinione pubblica: i giornali sottolineavano che egli “conosce l'America; in questi paesi fu giornalista, operaio, gelatiere ed anche minatore", e che "è la persona che fa per il caso e per questo [...] dalla sua visita negli Stati Uniti è lecito attendersi grandi vantaggi". Dalla prima spedizione Rossi tornò convinto che fosse necessario assicurare l'assistenza legale ai migranti e agevolarne l'avviamento e collocamento al lavoro: proprio la pratica attuazione di questi suggerimenti costituì l'oggetto di studio della seconda missione. Le proposte che Rossi allora formulò - la destinazione di fondi appositi da cui i consoli potessero attingere per difendere i connazionali in sede giudiziaria, e l'istituzione di un ufficio di lavoro, con sede a New York e succursali nei principali centri d'emigrazione - furono di fatto accolte e realizzate, sia pure con alcune modifiche.
Didascalie
078 Lasciapassare per gli Stati Uniti intestato ad Adolfo Rossi, 3 febbraio 1904. In base al decreto di affidamento dell'incarico firmato dal Ministro degli Esteri l'11 gennaio 1904, lo scopo della prima missione era di "mettersi in rapporto con i gruppi più importanti della nostra emigrazione, studiarne le condizioni e i bisogni, e riferire con proposte concrete circa l'azione che lo Stato italiano potrebbe esercitare per la loro protezione locale". Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 14.
079 Italy wants her sons to stay at home, New York Times, 12 marzo 1904. Negli USA, il Governo italiano era spesso accusato di incoraggiare l'emigrazione negli States. Adolfo Rossi chiarì che in realtà in Italia erano stati presi importanti provvedimenti per sorvegliare meglio e ridurre i flussi migratori, comunque inevitabili: il Commissariato generale dell'emigrazioni anzi faceva "di tutto" per impedire l'emigrazione "quando essa andasse a danneggiare gli interessi dei lavoratori degli altri paesi, e combatte continuamente chi volesse aumentarla". Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 5, quaderno 3.
080 Adolfo Rossi a New Orleans, maggio 1904. In occasione della sua prima missione negli USA, Rossi viaggiò attraverso numerosi Stati americani, spingendosi dall'Atlantico al Pacifico: visitò città come New York e Boston, ma si recò anche nelle piantagioni del Mississippi e dell'Arkansas, nelle miniere del Texas, nei vigneti di Madera in California. A New Orleans elogiò particolarmente l'operato delle Missionarie Italiane del Sacro Cuore, che nei loro istituti accoglievano oltre settecento scolari italiani e cinquanta orfanelle. Non era l'unica attività delle religiose: "alla cura della gioventù [...] cerchiamo di aggiungere nel miglior modo possibile quella degli adulti nostri connazionali, visitandoli regolarmente negli spedali, nelle prigioni, nelle lor case e nei paesi circonvicini, specialmente se infermi o bisognosi di aiuto". Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 8, quaderno 3.
081 Raccolta delle fragole a Independence, in Louisiana, 1904. La coltivazione delle fragole era una delle occupazioni " più curiose" che Adolfo Rossi studiò nel corso della sua missione: "vi sono intieri villaggi che vivono di questa industria"; nella sola Independence tale attività dava lavoro a circa trecento famiglie siciliane, quasi tutte provenienti dal palermitano. Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 6, quaderno 1.
082 Amy Bernardy, Che cosa bisogna fare per i nostri emigranti, Giornale d'Italia, 24 maggio 1904. La giornalista italiana Amy Allemand Bernardy intervistò Adolfo Rossi a Northampton, dove si trovava come direttrice dello Smith College. In seguito si affermò come studiosa dell'emigrazione, e nel 1908 ricevette dal Commissariato generale dell'emigrazione l'incarico di condurre alcune inchieste sulla condizione delle donne e dei bambini italiani negli States. Anche se nel 1904 descrisse la visita dell'ispettore viaggiante come "geniale", sembra che in seguito i due maturassero opinioni differenti sull'emigrazione italiana. Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 5, quaderno 3.
083 Labor Information Office for Italians, maggio 1905. Durante la seconda missione negli USA Adolfo Rossi riuscì ad istituire un labor information office gratuito per assistere gli italiani appena sbarcati nel trovare una occupazione. Il compito di tale ufficio era di raccogliere le offerte di lavoro, selezionare quelle accettabili, e sottoporle agli immigranti, sorvegliando sul loro effettivo trattamento nel posto di lavoro. In questo modo si puntava a tutelare maggiormente i connazionali, ad assicurarne una migliore distribuzione negli Stati Uniti e a contrastare l'eccessiva concentrazione nelle città della costa atlantica. Nel contempo, tale istituzione appariva adatta a diminuire l'influenza dei boss, così com'era stata descritta a Rossi da alcuni italiani in America: "io non spicco l'inglese e non conosco il paese: è o bosso che ci procura il lavoro, che ci accompagna sui luoghi, che pensa a tutto: egli è la guida nostra ed è naturale che lo paghiamo". Segnatura: Archivio di Stato di Rovigo, Rossi Adolfo, b. 8, quaderno 3.