Mostre realizzate

..Si Fa Swing! Vita, parole e musica di Lelio Luttazzi

La mostra, curata dalla Bibloteca statale Stelio Crise di Trieste ripercorre le tappe più significative della vita dell’artista triestino, mettendo in risalto il poliedrico talento che lo ha reso celebre a livello nazionale e internazionale. Le sezioni VITA, PAROLE E MUSICA forniscono una visione d’insieme sui diversi ambiti in cui Lelio Luttazzi si è espresso nel corso della sua vita artistica.

Donum scientie. L'evoluzione della medicina nelle raccolte librarie dell'Università degli Studi di Perugia

Concluse nel 2022 le celebrazioni per il VII centenario della scuola medica perugina, a decorrere dalla littera solemnis data il 18 febbraio 1321 ad Avignone, con la quale il papa Giovanni XXII concedeva allo Studium di Perugia la facoltà di addottorare i meritevoli in medicina e arti liberali, un'esibizione virtuale propone un percorso tra esemplari di opere che hanno segnato la storia della Medicina, dall'antica Grecia alle moderne Neuroscienze e alla Psichiatria, un contributo bibliotecario alle celebrazioni dell’Ateneo valorizzandone il patrimonio librario.

Saul Steinberg Up Close

La mostra realizzata con MOVIO  “Saul Steinberg Up Close”, è un omaggio agli otto anni milanesi di Saul Steinberg. Una rassegna che celebra la collezione, recente dono della Fondazione Saul Steinberg alla Biblioteca Nazionale Braidense. Una mostra che ha aperto nuove prospettive su un artista, attivo su molteplici fronti (dalle riviste ai murales, passando per le scenografie) e per questo difficilmente classificabile. La donazione è costituita soprattutto da disegni. Ad arricchirla ci sono opere realizzate con timbri, oggetti di legno, lastre di metallo, maschere di carta e piccole pitture ad olio. Tutte  documentano l’instancabile abilità di uno dei più grandi disegnatori americani del XX secolo. A caratterizzarlo è la capacità di utilizzare le tecniche e gli stili più differenti, in un continuo processo di invenzione. I disegni di Steinberg passeggiano, volano, volteggiano, si accartocciano, fuggono. Le sue linee sono profondamente comunicative, sia che catturino l’imperscrutabile sguardo di Van Gogh o il sorriso languido di una giovane donna sdraiata su un divano. La produzione di Steinberg, notevole per la sua varietà, trasmette una visione artistica coerente e coinvolgente. Le sue opere entrano con forza nel contesto del vitale e dinamico mondo letterario milanese dell’anteguerra, in cui la Biblioteca Braidense svolse un ruolo rilevante, una storia che collega artisti a libri, passioni a luoghi, persone a idee. 

Novecento di contrabbando: storie di confine durante la Seconda guerra mondiale

Questa Mostra p​ropone una selezione di documenti volti a gettare luce sulla situazione economica, politica e militare in provincia di Sondrio durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, oltre all’esportazione abusiva di me​rci, si segnala anche l’espatrio clandestino di persone in cerca di salvezza da un destino incerto, come ad esempio i disertori alla leva e gli ebrei colpiti dalle leggi razziali. I documenti selezionati offrono uno spaccato della s​ocietà tra il 1943 e il 1945, disorientata dopo l’8 settembre 1943 e stremata per i disagi derivanti dal secondo conflitto mondiale.

L'antico Palazzo Martinengo: storia e vicissitudini di un palazzo nobiliare

La mostra, curata dalla direttrice Tiziana Marino e dalle archiviste Gloria Camesasca e Mariagrazia Carlone, include una selezione di testimonianze volte ad illustrare alcuni episodi significativi della storia del palazzo oggi sede, al terzo piano, della Sala Studio e degli uffici dell’Archivio di Stato di Sondrio. Sono esposti pergamene, atti notarili, opere letterarie, cartoline d’epoca, mappe catastali e planimetrie risalenti al periodo compreso tra la fine del XVI secolo e il XX secolo. Le prime testimonianze scritte, databili alla fine del Cinquecento, riferiscono di alcune proprietà riconducibili ai nobili Martinengo a Sondrio, nella località detta “in contrada dei Ferrari” o “alle case dei Ferrari” (corrispondente alla zona dove sorge attualmente lo stabile). Nel Seicento il Palazzo fu teatro degli eventi luttuosi del Sacro Macello, residenza temporanea per le monache del monastero di San Lorenzo di Sondrio durante la peste, e poi dimora del Vicario di Valle. Dall’Ottocento fu sede della Delegazione provinciale, ora denominata Prefettura e successivamente, nel XX secolo, alcuni locali furono occupati dal Provveditorato agli Studi per la Provincia di Sondrio. Le mappe esposte consentono di osservare le evoluzioni architettoniche dell’edificio e quelle urbanistiche dell’area limitrofa (con l’attuale Piazza Garibaldi e il ponte sul Mallero) anche a seguito degli eventi alluvionali del 1827 e del 1834.

Agli albori della stampa: le edizioni più antiche della Biblioteca Universitaria di Cagliari

La mostra presenta una selezione degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari e digitalizzati grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. Tra di essi esemplari di assoluta rarità come le Favole di Esopo tradotte in latino da Lorenzo Valla ed edite a Valenza da Lope de La Roca nel 1495, o l’editio princeps della Carta de Logu.

L’IDEA DELLA BIBLIOTECA: La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense

La mostra L’IDEA DELLA BIBLIOTECA. La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense, realizzata con MOVIO, racconta la prima esposizione al pubblico di una selezione dei volumi antichi, acquisiti dal Ministero della Cultura dalla famiglia Eco nel 2018. Si tratta di 1300 titoli rari, tra cui 36 incunaboli, libri stampati prima del 1500, provenienti dalla Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica come la chiamava il grande intellettuale. La mostra intende celebrare l’importantissima acquisizione dei volumi antichi di Umberto Eco da parte della Braidense, che si concretizza oggi integrando le collezioni già esistenti in biblioteca, a partire da quelle riguardanti le opere del XV e XVI secolo.

Margherita. La biblioteca della Regina Margherita di Savoia

Esposizione permanente della biblioteca della Regina Margherita di Savoia (1851-1926).
Nell’immaginario collettivo Margherita di Savoia ha incarnato, più di ogni altra, un modello esemplare di sovranità, in cui la consapevolezza e l’orgoglio di appartenenza a una delle casate reali più antiche d’Europa si sono coniugati con la vicinanza al popolo, l’interesse verso le istanze dei più bisognosi e una viva passione per la cultura. A tale proposito, la cospicua raccolta libraria collezionata dalla sovrana nell’arco di un’intera vita testimonia il fascino che il mondo intellettuale esercitò su di lei, nonché il gusto eclettico di una donna curiosa, amante della letteratura italiana ed europea, delle arti figurative, della poesia, della musica e degli aspetti più innovativi della società della sua epoca.
Nel corso del 2022, l’intero fondo librario – composto da 13.560 volumi – è stato oggetto di un nuovo ambizioso progetto, promosso dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con Culturalpe s.c., volto alla conservazione, valorizzazione e libera fruizione della raccolta tramite la revisione inventariale e la catalogazione informatica di tutte le opere in essa comprese, in funzione del loro trasferimento dai depositi alla Sala mostre della Biblioteca, secondo un allestimento permanente atto a favorirne una conoscenza quanto più ampia e trasversale possibile. Attraverso inedite linee narrative e l’ausilio di apparati multimediali, i visitatori sono invitati a camminare tra le belle scaffalature del fondo, in cui i libri rispettano l’ordine catalografico voluto dalla sovrana e, grazie alla realizzazione di speciali librerie espositive, possono vedere esposte alcune decine di volumi, scoprendo così i gusti letterari e le relazioni culturali che la Regina Margherita seppe coltivare durante tutta la sua vita.

"A decoro di Schio intellettuale e studiosa". Le collezioni archeologiche nel Museo Civico di Schio

A 110 anni dalla breve parabola del primo Museo Civico scledense, le collezioni archeologiche del Comune di Schio tornano oggi ad essere visitabili grazie a questa mostra virtuale. In occasione della rinascita del Museo Civico, nella sede di Palazzo Fogazzaro, si possono nuovamente apprezzare i reperti archeologici della collezione Cibin, ma anche le monete e le medaglie della collezione Strolin e le imitazioni di vasi greci della collezione Mazzon.

Riscoprendo i parchi della Rimembranza in territorio bresciano: memorie dimenticate dei Parchi della Rimembranza

Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digital

Riflessi danteschi dal Fondo Antico dell'Università degli Studi di Perugia

Una selezione di volumi antichi e rari, opere di Dante e su Dante, presenti nei fondi storici dell'Ateneo perugino. La mostra consente di accennare i riflessi del pensiero dantesco sulla cultura, dall'esordio della stampa al primo Novecento.

Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine

La mostra si inserisce nelle iniziative “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, un percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana. L'iniziativa si snoda lungo le città dell’Emilia-Romagna, in un filo rosso che accomuna tutti gli eventi: lo studio della tradizione e la conservazione delle testimonianze e dei contesti danteschi dal Trecento fino all’Umanesimo. Un viaggio ideale che prosegue oltre, tra testi ed immagini, e che ci porta a condividere lo straordinario patrimonio storico-culturale italiano legato al sommo Poeta. Nella mostra dantesca piacentina, allestita negli spazi della Cittadella viscontea attualmente inclusa nella mole di Palazzo Farnese, il visitatore attraversa le Sezioni in cui sono stati organizzati i documenti originali esposti, introdotto al significato che rivestono le edizioni e gli esemplari quattro e cinquecenteschi della Commedia e di altre opere dantesche o su Dante, del singolare significato dei frammenti manoscritti, e della storia del Codice Landiano. Il percorso è stato arricchito da richiami all'iconografia dantesca, all'illustrazione della Commedia, e da zone ad impatto sensoriale, come l'iniziale 'galleria infernale', centrata sulle incisioni di Gustave Doré della selva e dei mostri, o la 'stanza del cielo,' dedicata a magistrali interventi di miniatori italiani tre e quattrocenteschi. Ciò è tuttora percepibile nel video di Gianluigi Ruzzenenti e di Silvano Tinelli inserito nel sito. L'obiettivo della macchina da presa indugia anche su materiali esposti collegati alle celebrazioni dantesche piacentine del 1921, su rari esempi di grafica pubblicitaria ove viene utilizzata l'immagine del 'divin poeta', e su cartoline da collezione a soggetto dantesco proposte lungo il percorso..

Le gemme di Pavia: Un percorso virtuale tra i codici miniati della Biblioteca Universitaria
La mostra, curata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia e dall'Associazione Italiana Manoscritti Datati e realizzata con MoVio, offre immagini di alcuni codici miniati conservati nel fondo Aldini, corredate da schede descrittive con dettagli sulle miniature, storia del manoscritto e relativa bibliografia.

Memorie al femminile: storie di donne nelle carte d'archivio
Questa mostra virtuale riprende ed amplia la mostra documentaria realizzata dall'Archivio di Stato di Sondrio in occasione della giornata “Domenica di carta” del 10 ottobre 2021, iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato, sul tema comune "Le storie delle donne nelle carte d'archivio"

I modelli storici del Dipartimento di Matematica: Dalla didattica di fine '800 all'arte moderna
Questa mostra presenta la collezione di Modelli matematici dell'Università di Padova, contestualizzandone la nascita nel mondo accademico dell'Europa di fine ‘800 e motivandone l’utilizzo nell'insegnamento della geometria superiore attraverso le parole e le lettere del Prof. Giuseppe Veronese. Dopo aver ammirato alcuni modelli in gesso e in ferro e filo, riportati all'aspetto originale da due recenti restauri, il visitatore potrà scoprire come questi hanno influito sull'arte europea contemporanea e seguire il processo che ha portato a creare da un semplice modello matematico un comodo oggetto di design ancora oggi in produzione.

Le celebrazioni per i centenari di Dante e i tesori danteschi della Biblioteca Universitaria di Napoli
Nell'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Biblioteca Universitaria di Napoli ha organizzato una mostra sui centenari celebrativi danteschi a partire dal 1821, che conteneva in forma embrionale l’intento celebrativo. Accanto a testi e documenti che testimoniano le celebrazioni del sommo poeta durante i secoli, si possono ammirare alcune tra le edizioni a stampa più antiche e di pregio delle opere di Dante Alighieri possedute dalla Biblioteca. Un percorso filologico e artistico che conduce il visitatore nella storia delle varie edizioni della Commedia, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di letterati, artisti e mecenati della cultura.

Nelle sommosse e nelle guerre: gli archivi milanesi durante l'età napoleonica
A 200 anni dalla morte di Napoleone, l’Archivio di Stato di Milano propone una mostra dedicata alle ricadute archivistiche di quel «turbine memorando piombato dalle Alpi», come lo avrebbe definito molti anni dopo il direttore degli archivi governativi lombardi Giuseppe Viglezzi. La mostra segue quattro filoni narrativi intrecciati tra loro: il contesto storico che fa da sfondo alle vicende archivistiche; le vicende interne dell’Archivio, con tutte le contraddizioni di un periodo nel quale l’istituto, non ancora affrancato dalla sua antica veste di Archivio segreto, tentò di aprirsi a un nuovo pubblico di eruditi e studiosi; le peripezie subite dalla documentazione tra Venezia, Parigi, Vienna e molte altre città italiane ed europee; e termina con l’esilio di Napoleone sulla sperduta isola di Sant’Elena. 

Adolfo Rossi, giornalista del Mondo
La mostra ripercorre la vita e l'opera di Adolfo Rossi (1857-1921), personaggio di primissimo piano nell'Italia di fine Ottocento-inizio Novecento. Emigrato poco più che ventenne negli Stati Uniti per sfuggire ad un noioso lavoro d'ufficio, nel 1884 tornò in Patria e si affermò ben presto come giornalista di classe, sempre pronto ad accorrere sui luoghi dei fatti, per osservarli senza pregiudizi e senza censure, e portarli nel più breve tempo possibile a conoscenza del pubblico. Per le sue qualità il Ministero degli Affari Esteri lo arruolò prima tra le file del neo-istituito Commissariato Generale dell'Emigrazione, e quindi come console e ministro plenipotenziario in varie sedi dell'America del Nord e del Sud. La sua straordinaria vicenda, inscindibilmente legata al fenomeno dell'emigrazione italiana, viene raccontata attraverso vignette, ritagli di giornale, fotografie e lettere che permettono di dare uno spaccato unico sulla società italiana e straniera dell'epoca.

La Valtellina ai tempi della pestilenza e del colera
Il percorso espositivo, curato dall'Archivio di Stato di Sondrio, racconta la diffusione delle epidemie che afflissero il territorio della Valtellina tra il XVII e il XIX secolo: la peste e il colera. I documenti esposti includono provvedimenti adottati dalle autorità per evitare il diffondersi dei contagi, salvacondotti, memorie scritte di medici impegnati nella cura dei malati, norme per identificare il colera e preservarsi dal contagio, rimedi e cure per contrastare i sintomi del male.

Donne tra le carte. Le donne nei documenti dell'Archivio di Stato di Milano
Se fino ai tempi più recenti la storia ufficiale è stata scritta per lo più dagli uomini, nei documenti le donne sono comunque molto presenti, o perché è di loro che parlano le carte, o perché ne sono le autrici in prima persona. Non fanno eccezione le fonti dell’Archivio di Stato di Milano: dalle più antiche pergamene agli atti quasi contemporanei, emergono moltissime figure femminili – dai nomi noti o più spesso del tutto sconosciuti – diverse tra loro per ceto, provenienza, attività: dalle monache alle levatrici, dalle artiste alle scienziate, dalle vittime alle autrici di delitti… 

Memoria è futuro Patrimonio in cammino. Generare valore pubblico: percorsi di tutela
La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, con il supporto della Direzione Generale Archivi e in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano, organizza la prima mostra nazionale dei beni archivistici e librari acquistati negli Uffici Esportazione Italiani. La mostra disvela al grande pubblico autentiche meraviglie (documenti, disegni, volumi), scovate negli Uffici Esportazione italiani e, soprattutto, nell’Ufficio Esportazione di Milano (MIBAC – SABAP Milano e SAB Lombardia), nel corso del 2018. 

NERO su BIANCO. Carte d'archivio raccontano Leonardo
La mostra, realizzata presso l’Archivio di Stato di Milano nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, esplora le tracce lasciate dall’artista durante i suoi soggiorni milanesi, e le testimonianze relative alle opere da lui realizzate nella città per un arco temporale di quasi 6 secoli: una documentazione ricchissima, unica e preziosissima, in parte ancora inedita. Punto centrale è il solo documento ad oggi conosciuto dove è presente la firma autografa di Leonardo, da sinistra verso destra: il contratto per la realizzazione della Vergine delle Rocce.

Bari tra Otto e Novecento nelle tavole di Frate Menotti
Il disegnatore satirico Menotti Bianchi (1863-1924), meglio conosciuto come Frate Menotti, per oltre trentacinque anni illustrò gli avvenimenti politici, culturali e mondani del capoluogo pugliese tra Otto e Novecento, mettendone in risalto con ironia e divertimento vizi e ipocrisie e facendo della sua penna uno strumento di critica e denuncia. La raccolta più cospicua della sua produzione è quella posseduta dalla Biblioteca Nazionale di Bari «Sagarriga Visconti Volpi», un corpus di circa 830 tavole tra acquerelli, disegni a inchiostro e litografie.

Animali quadrupedi dal naturale dissegnati, incisi,e miniati con i loro ver colori da Innocente Alessandri, e Pietro Scattaglia: un capolavoro di arte libraria veneziana del Settecento
La mostra virtuale proposta dalla Biblioteca Statale di Macerata, intitolata espone le incisioni degli animali realizzate nel terzo quarto del Settecento da Innocente Alessandri e Pietro Scattaglia; le tavole colorate a mano raffigurano animali noti e meno noti, come il Mapscà, oppure noti sotto altro nome, come il cammello pardo (giraffa) o il tarando (cervo). Poggiati su una nuvola di terreno con notazioni particolareggiate di flora e fauna, elementi scenografici ed architetture di sfondo, gli animali sono spesso raffigurati in pose dinamiche e movimentate. La successiva coloritura all’acquerello ne evidenzia il plasticismo delle forme e i valori di chiaro-scuro della vegetazione. Accompagnano le tavole le descrizioni degli animali basate sulla Histoire Naturelle del Buffon. La Biblioteca espone in quattro bacheche virtuali i quattro volumi che compongono l’opera, con approfondimenti sull’editoria veneziana del Settecento, sulla tecnica dell’incisione e sugli autori.

La biblioteca nella biblioteca: la cultura del dono
Nel pieno della pandemia la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino decide di valorizzare i libri custoditi nei suoi magazzini in 1046 scatole forate.  Si riscoprono così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli di cui la maggior parte antichi e di sicuro interesse culturale: 556 metri lineari di libri provenienti da tutto il mondo. La vena principale di questo giacimento è costituita dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904, nasce così il progetto La cultura del dono. La mostra virtuale  è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero (Trasferimenti a istituzioni culturali per l'allestimento di mostre bibliografiche virtuali finalizzate alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero - cap. 3620) 

Il testo decorato: manoscritti miniati nella Biblioteca Statale di Cremona
La mostra virtuale propone alcuni tra i più preziosi e interessanti manoscritti miniati (16 codici dei 39 posseduti e un rotulo) della Biblioteca, alcuni dei quali mai esposti o presentati in tempi ormai lontani; realizzata con il contributo della Direzione generale biblioteche nell’ambito di un progetto finalizzato alla promozione della lingua e cultura italiana all’estero, con il supporto tecnico dell’ICCU, la mostra permette di vedere riuniti per la prima volta i testi decorati del fondo antico Governativo e di quello Civico, che convivono da sempre nella Biblioteca: anche se focalizzata solo su alcuni degli esemplari censiti nella Biblioteca Digitale Italiana, la mostra restituisce appieno la storia del ‘bel libro figurato’ che in Cremona ha origini lontane, nei patrimoni (e nella produzione) di antichi monasteri e di biblioteche nobiliari.

Albergo dei poveri Palermo
Sono trascorsi quasi trenta anni da quando, nel 1988, l’Albergo dei Poveri di Palermo ha aperto per la prima volta i suoi spazi per ospitare la grande mostra di Fernando Botero sul tema de “La Corrida”, organizzata dal Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna. Da quella data l’imponente complesso monumentale, ubicato poco lontano dalla cinta muraria, è divenuto spazio espositivo che ha accolto grandi mostre. Negli anni ’90 la metà orientale dell’edificio è stata acquisita dalla Regione siciliana e affidata alla gestione dell’allora Assessorato dei Beni Culturali ed Educazione Permanente, che ha affiancato l’organizzazione di importanti convegni (Prima Conferenza Regionale sui Beni Culturali “Opportunità Sicilia – Memoria & Sviluppo”) all’allestimento di grandi esposizioni a partire dal 1988 fino ai nostri giorni. Si è invece del tutto interrotta l’originaria funzione del grandioso complesso settecentesco di accoglienza degli strati sociali più poveri ed emarginati dell’area del palermitano. Le vicende gestionali passate del Reale Albergo sono legate al Servizio Museografico del Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana e, nel 2016 al Polo regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici - Museo Archeologico regionale Antonino Salinas. Recentemente ne ha assunto la gestione il Servizio 35 - Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.

SIBI ET SUIS_ Ascanio Varese e le raccolte di S. Giovanni di Verdara
La nuova mostra virtuale realizzata da Biblioteca Universitaria di Padova, con l'obiettivo di valorizzare i volumi e le altre collezioni un tempo appartenuti al Monastero dei Canonici Lateranensi di S. Giovanni di Verdara (PD), e la figura dell'Abate Ascanio Varese che nel Settecento custodì e promosse con attenzione particolare la Biblioteca e il "Museo"Alla mostra hanno collaborato anche diverse istituzioni che conservano il patrimonio di dipinti, sculture, gemme, strumenti scientifici e altro ancora, dispersi dopo la soppressione avvenuta per decisione del Senato Veneto nel 1784.

Il Fondo Vittorio Imbriani della Biblioteca Universitaria di Napoli; I libretti popolari e il carteggio di un “misantropo napolitano”
La mostra virtuale conduce i visitatori alla scoperta di un fondo prezioso, composto da una singolare collezione di “Stampe popolari ottocentesche” - libretti, stampe e fogli volanti raccolti e conservati nel tempo da Imbriani e cospicua documentazione etno-antropologica della letteratura popolare – e dal “Carteggio” – corrispondenza che esprime il fitto ed eterogeneo tessuto di relazioni e rapporti che il patriota e letterato costruì ed intrecciò con personalità della società civile, politica e culturale dell'Italia pre e post unitaria. Il Fondo Imbriani è stato donato alla Biblioteca Universitaria di Napoli dalla vedova Gigia Rosnati, il 20 novembre 1861.

Cesare De Lollis: Un maestro in viaggio nell’universo della lingua
Cesare De Lollis, nato a Casalincontrada in provincia di Chieti nel 1863, figlio di Alceste, uomo di cultura legato alle personalità più rappresentative del liberalismo meridionale, incarna perfettamente la figura dello scrittore-viaggiatore cosmopolita, occupando un posto di primo piano nella vita culturale italiana per l’originalità e la profondità del suo pensiero, l’ampiezza degli orizzonti e la varietà degli interessi. La mostra bibliografica virtuale è dedicata alla presentazione della cospicua biblioteca personale delollisiana, entrata nel patrimonio bibliografico della Biblioteca Universitaria Alessandrina nel 1936, dapprima a titolo di deposito ed in seguito come donazione della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma. Essa, oltre a documentare l’attività intellettuale e accademica e i rapporti socio-culturali del possessore, riveste una ragguardevole importanza storica, in quanto testimonianza di aspetti significativi dell’evoluzione della cultura e della civiltà italiana e straniera nel corso dei secoli.

Alexandre Marc: una vita per l'Europa
Il Fondo Marc della Biblioteca “Enrico Barone” - CDE “Altiero Spinelli”
Mostra virtuale che presenta documenti e libri appartenenti al Fondo bibliografico Alexandre Marc custodito e catalogato presso la Biblioteca "Enrico Barone" della Facoltà di Economia dell'Università Sapienza di Roma. Alexandre Marc è stato un maestro del Federalismo europeo, fin dal periodo tra le due Guerre mondiali si è mosso nel pensiero del Federalismo integrale; ha poi collaborato con i diversi padri dell'Unione europea - Altiero Spinelli, Jean Monnet, ecc. - e ha quindi fondato il CIFE (Centre International de Formation Europèenne) per avvicinare le nuove generazioni all'idea di un'Europa unita nella politica, mantenendo le singole peculiarità culturali. La Mostra vuole documentare la vita e il pensiero di Marc attraverso le sue letture e le sue umane collaborazioni con altri politici e pensatori del Federalismo europeo.

Giuseppe De Notaris: Il Fondo librario nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Roma
ll Fondo De Notaris comprende 359 libri e 503 opuscoli. Tutto il materiale bibliografico è stato catalogato nell'OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e scansionato. Il Fondo De Notaris si compone di opere che il botanico raccolse per tutta la vita, anche quando fu costretto a far fronte a ristrettezze economiche.

I restauri musivi ravennati
La mostra virtuale è stata realizzata grazie al progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. Attraverso la collaborazione tra la Biblioteca di Filosofia e il Sistema Bibliotecario Sapienza è stata selezionata e digitalizzata integralmente l’opera “Monumenti – Tavole storiche dei mosaici di Ravenna” inserita all’interno del Fondo Giovanni Gentile.

Luigi Concetti: Nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma
La mostra virtuale è stata realizzata tramite il progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. La Biblioteca del Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche, sede Pediatria, ha deciso di realizzare la mostra denominata "Luigi Concetti: nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma". L’obiettivo ha come scopo quello di presentare e di mettere in risalto la storia della fondazione del polo ospedaliero-universitario Policlinico Umberto I. In particolare, ripercorre la costruzione della Clinica Pediatrica all’interno del polo, una delle prime in Italia, raccontando la storia della creazione attraverso il lavoro svolto dai suoi fondatori, da un piano progettuale ad uno scientifico, con l’analisi delle loro produzioni personali. Questo è stato possibile grazie al vario materiale rinvenuto, che spazia dalle illustrazioni sul Policlinico Umberto I, eseguite dall'architetto Giulio Podesti, progettatore della stessa struttura, fino ai resoconti medici del Concetti, in cui descrive  tutta la sua attività medica e di studio svolta sui suoi pazienti.

L'ingegno va in scena: Il teatro nella Biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria
La mostra è realizzata dalla Biblioteca centrale “G. Boaga” della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale di Sapienza Università di Roma, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale e il Sistema bibliotecario Sapienza. "L’ingegno va in scena" presenta un percorso sull’architettura teatrale, mettendo in mostra libri antichi che riguardano la costruzione e l’architettura di edifici teatrali. Essi contengono trattati di illustri architetti, planimetrie e prospetti di teatri situati in diverse città italiane, come Roma, Imola, Genova e Palermo, ma anche straniere come Città del Messico e Parigi. L'arco temporale delle date di pubblicazione dei libri selezionati va dal 1739 al 1951.

REPERIO: Musaei Admiranda Contemplator
Questa piccola mostra digitale ha come scopo quello di presentare in breve il lavoro svolto dai volontari del Servizio Civile per il progetto "Digital Library" 2017/2018. La selezione delle immagini utilizzate per questa mostra digitale si è basata su un criterio puramente estetico ed artistico come anche i commenti relativi alle immagini. La finalità di questa mostra è infatti incuriosire un pubblico non predefinito bensì uno più vasto che compranda studenti di varie facoltà e futuri volontari del servizio civile.

Conoscenza e Misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza
Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. Le biblioteche dell’Università si propongono di presentare un percorso ed una riflessione sul tema della misericordia e della conoscenza mettendo in mostra alcuni libri antichi conservati nelle collezioni della Sapienza. I temi affrontati dalle biblioteche dei Dipartimenti di Biologia Ambientale, Scienze della Terra e Storia della Medicina riguardano lo sviluppo della scienze dell’universo, il rispetto della terra e della natura, poi il tema della carità, declinato attraverso i percorsi della scienza medica, volta a conoscere e curare il corpo e gli stati di emarginazione. La biblioteca del Istituto di Studi Orientali pone in evidenza lo studio delle culture extra-europee, affini con il valore spirituale cristiano della misericordia. Il progetto della mostra include una breve presentazione della Cappella Universitaria della Sapienza, attiva all’interno della Città Universitaria.

Tra le nascoste carte… arti e scienze nelle biblioteche dell’Università di Pisa
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Pisa ha realizzato una mostra virtuale comprendente una selezione di opere tratta dai 26.000 libri antichi, rari e di pregio appartenenti al suo grande patrimonio bibliografico, allo scopo di invitare alla visione la cittadinanza tutta.  Sono stati immaginati cinque percorsi tematici, trasversali rispetto alle discipline di studio, e rispondenti all’esigenza di creare suggestioni e curiosità: Acqua, Flora e Pomona, Animali, Arti e Mestieri Tesori di Pisa. Ogni libro è stato fotografato da professionisti, descritto dal punto di vista catalografico e contenutistico, corredando le schede di un collegamento alla digitalizzazione dell’intero volume (ove presente) e segnalando gli illustratori e incisori delle stampe, nonché la bibliografia sull’argomento. La mostra virtuale comprende anche una sezione dedicata alla storia e alle collezioni delle biblioteche di Ateneo, illustrate anche con immagini d’epoca e video.

Archeologia fuori luogo - Reperti da due continenti nei Musei dell'Università di Padova
Nati come piccole realtà connesse alla didattica universitaria, con i primi decenni del XX secolo, questi Musei videro incrementare le proprie collezioni non solo grazie a ricerche archeologiche condotte in Italia o all'estero, ma anche mediante l’acquisizione di collezioni private, composte da reperti di svariate cronologie e provenienze. Lo studio dei documenti d’archivio, dei reperti e delle loro modalità di conservazione è l'unica via per ricostruire ricerche, scavi, acquisti, scambi e donazioni, che altro non sono se non tessere del più ampio e complesso mosaico che costituisce la storia del Museo di Antropologia e del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte.

Con i libri al fronte:  La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra
Con i libri al fronte 1918-2018. La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra non è la semplice trasposizione in forma virtuale della mostra allestita presso Palazzo Murena, sede storica dell'Università di Perugia, dal 29 ottobre al 9 novembre 2018, in occasione delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale. Le digitalizzazioni dei libri e dei documenti selezionati tra il materiale conservato nelle biblioteche e nell’Archivio storico dell’Ateneo ed esposti per l’occasione sono state arricchite in questa versione da una contestualizzazione storica, da ulteriori notizie riguardanti gli studenti, i docenti e l’organizzazione della vita accademica nel periodo del conflitto, da una mappa con i luoghi delle battaglie e da una ricca galleria fotografica.

Natura Naturata. Capolavori librari dell’Università degli Studi di Ferrara
Dal comune intento di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale dell’Università di Ferrara nasce una virtuosa collaborazione tra docenti ed allievi del Corso di laurea in Design del Prodotto Industriale, attivo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, ed il Sistema Bibliotecario di Ateneo Le soluzioni espositive individuate si sono basate sullo studio di norme e linee guida per la corretta tutela e valorizzazione dei beni librari, così da consentire agli studenti di acquisire specifiche competenze come da preciso intendimento didattico. La mostra rappresenta la sintesi del percorso didattico e di ricerca condotto sui testi ed i luoghi da ottanta studenti insieme ai loro docenti ed in collaborazione con i bibliotecari e prende corpo nella Biblioteca chimico-biologica di Santa Maria delle Grazie, luogo di studio aperto anche ai lettori non accademici grazie alla collaborazione interistituzionale del Polo Bibliotecario Ferrarese, per sottolineare la centralità del patrimonio culturale tangibile e intangibile dell’ateneo ferrarese e con l’intendimento di veicolare agli studenti e a tutti i cittadini e agli studiosi interessati il “mondo” delle collezioni librarie e dei servizi delle biblioteche, insieme al patrimonio storico ed architettonico dell’Ateneo della città di Ferrara.

SPONSORIZZAZIONI DI BENI CULTURALI IN SICILIA

ROMA 1849: STEFANO LECCHI, IL PRIMO REPORTAGE DI GUERRA
La mostra vuole rendere possibile la consultazione delle fotografie (carte salate al bromuro di iodio) realizzate nel 1849 da Stefano Lecchi e oggi possedute dalla Biblioteca di Storia moderna contemporanea di Roma e dal Getty Research Institute di Los Angeles. Il pittore e fotografo realizzò a Roma immediatamente dopo la caduta della Repubblica romana quello che è considerato il primo reportage di guerra finora conosciuto. Nella mostra, alle immagini si aggiungono le schede catalografiche delle singole carte salate, le notizie biografiche sul loro autore e sui collezionisti delle fotografie, spesso testimoni o protagonisti degli avvenimenti del tempo, i testi di corredo e di approfondimento con le relative immagini. Spesso il commercio calcografico si servì delle fotografie di Lecchi come base per illustrazioni di ampia tiratura e diffusione già a partire dal 1849. Altre immagini furono realizzate da pittori soldato o da altri artisti contemporanei agli eventi. A tali opere (derivate e contemporanee) vengono dedicate specifiche sezioni. Il lavoro sulle immagini digitalizzate degli originali ha permesso una rilevazione più completa, e per quanto possibile esaustiva, del patrimonio informativo in esse contenute, dando vita, se vogliamo, a un’altra mostra all’interno della mostra stessa.

SCONTRI DI CARTA E DI SPADA: Il DUELLO NELL'ITALIA UNITA TRA STORIA E LETTERATURA
La mostra racconta il sorprendente successo che l'antica pratica del duello incontra in Italia nei decenni successivi all'Unità, a dispetto delle proibizioni legali, dagli ambienti militari alle vecchie e nuove élite politiche, e in ambito borghese, tra giornalisti, avvocati, professionisti. Attraverso i documenti d'epoca, si ricostruiscono il contesto sociale e culturale in cui il duello trova legittimazione e ampia eco mediatica, il dibattito in merito e l'immaginario ad esso legato, veicolato da letteratura, teatro e arti. La mostra virtuale, a cura di Irene Gambacorti e Gabriele Paolini, costituisce lo sviluppo e l'ampliamento della mostra documentaria allestita presso la sede di Lettere della Biblioteca Umanistica dell'Università di Firenze dal 26 settembre al 30 ottobre 2018, e si affianca alla monografia degli stessi autori Scontri di carta e di spada: il duello nell'Italia unita tra storia e letteratura (Pisa, Pacini, 2019), nell'ambito del progetto di ricerca omonimo finanziato dall'Ateneo fiorentino (Progetti competitivi RTD 2016).

PIETRA, CARTA, CARBONE. Frottages delle stele antropomorfe preistoriche dal Fondo Oeschger-Hugentobler a Saint-Martin-de-Corléans (Aosta)
La mostra virtuale, realizzata nell’ambito del progetto nazionale del Ministero per i beni e per le attività culturali e del turismo denominato “500 giovani per la cultura”, valorizza un materiale documentario particolarissimo, i frottages su carta, realizzati da Ernesto Oeschger e Elisabetta Hugentobler per la rilevazione delle incisioni rupestri preistoriche. Per importanza e pertinenza tematica e cronologica, questi frottages di stele antropomorfe presenti in diverse aree europee vengono messi in relazione con il sito megalitico di Saint Martin de Corléans in Aosta, di eccezionale importanza.

Architecture Toscane: Auguste Grandjean de Montigny e la riscoperta dell'architettura del Rinascimento"
Presentazione della digitalizzazione del volume "Architecture toscane, ou palais, maisons et autres édifices de la Toscane, mesurés et dessinés par A. Grandjean de Montigny et A. Famin, architectes, anciens pensionnaires de l'Académie de France, a Rome" posseduto dalla Biblioteca di Scienze Tecnologiche-Architettura dell'Università di Firenze. La mostra è parte di un progetto di ricerca coordinato da Mario Bevilacqua, i cui esiti sono pubblicati nel volume Tra Firenze e Rio/Entre Florença e Rio. Auguste Grandjean de Montigny (1776-1850) e la riscoperta dell’architettura del Rinascimento toscano, a cura di Mario Bevilacqua, Firenze, Didapress 2019, in occasione del XXXV Convegno Internazionale del  CIHA (Comité International d’Histoire de l’Art), Firenze 2019-São Paulo 2020.

Wendingen (1918-1931). Rivista olandese di arte e architettura
La mostra virtuale ripropone e integra, con altre immagini e documenti, la mostra «Wendingen» Storia di una rivista olandese 1918-1931 (Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura, 10 ottobre -15 dicembre 2017). Con l'esposione di copertine, articoli e progetti la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura ha voluto presentare la raccolta completa della rivista «Wendingen», ripercorrendone la storia artistica ed editoriale.

Piacenza negli anni 30. Sviluppo urbano e culturale di una città che cambia volto
Con la mostra virtuale l’Archivio di Stato di Piacenza ha voluto analizzare la situazione piacentina negli anni Trenta sotto l’aspetto urbanistico e architettonico per ricostruire, attorno alla figura dell'architetto Luigi Moretti e al suo lascito, il contesto piacentino in cui operò con la costruzione della "Casa della G.I.L." ora sede del Liceo Scientifico "Lorenzo Respighi".

Museo digitale delle scuole italiane: da un oggetto racconta la tua scuola
Piattaforma curata dall'ICCU nella quale vengono raccolte storie digitali che racconta un aspetto della scuola attraverso un oggetto simbolico che rappresenti una componente del patrimonio culturale della scuola stessa. Ogni storia associata a un oggetto presuppone un’attività di ricerca e di elaborazione creativa da parte degli studenti, con il coordinamento degli insegnanti.

Giovanni Battista Caffaratto. Un medico piemontese nella Grande Guerra
La mostra virtuale è il risultato del Progetto Grande Guerra, sviluppato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, nell’ambito del programma nazionale “500 giovani per la cultura”. Un piccolo archivio privato, attraverso la digitalizzazione del diario di guerra, del carteggio, delle fotografie e di altro interessante materiale documentario di corredo, delinea la figura di un ufficiale medico piemontese inviato sul fronte orientale in Cadore, nella zona del Col di Lana.

La Galleria di Gerhard Schwarz nel Parco di Veio
Mostra a cura di Iefke van Kampen ed Elettra Tecla realizzata dal Museo dell'Agro Veientano (2019). Gerhard Schwarz (Heidelberg, 1959) è autore contemporaneo di tradizione impressionista che spesso ritrae i luoghi dell'agro veientano, offrendo una "lettura" a più piani, un viaggio nel tempo e nello spazio. Ogni monumento o luogo raffigurato viene spiegato dal punto di vista storico e artistico. Ma l'artista "vede" anche altro: in qualche modo riesce a captare lo spirito del paesaggio, il genius loci.

Pier Antonio Micheli: dalle escursioni ai manoscritti
La mostra virtuale  nasce per dare visibilità alle opere di Micheli,  botanico alla corte medicea di Cosimo III, fondatore nel 1716 della Società botanica fiorentina, padre della moderna micologia, creatore di un imponente erbario conservato presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, e per mettere  in risalto i manoscritti,  già noti agli specialisti e consultati spesso come chiave di accesso all'Erbario stesso, conservati  insieme alle sue opere presso la Biblioteca di Scienze - Botanica  dell'Università di Firenze. La mostra affianca una esposizione realizzata in biblioteca che prende spunto dal resoconto della Riunione generale straordinaria della Società Botanica Italiana del 28 maggio 1938 per il 50° anniversario della Società, che ebbe luogo proprio nella sala storica della biblioteca e che commemorò anche il bicentenario della morte di Micheli.

Antonio De Toni (1889–1915): Geologo e soldato della Grande Guerra
In occasione dell’anniversario della Prima Guerra Mondiale, la Biblioteca di Geoscienze ricorda Antonio De Toni, prima studente e poi  docente di geologia all'Università di Padova, caduto a pochi giorni dall’inizio del conflitto. La biblioteca conserva le sue pubblicazioni, le carte geologiche, alcuni scritti di commemorazione e una scatola  d'archivio con i taccuini di campagna, foto, appunti e schizzi dei fossili. Il Museo di Geologia e Paleontologia conserva i campioni che  aveva raccolto e studiato.

La Cina degli anni Settanta nelle foto di Renzo Rastrelli
La mostra, curata dalla Biblioteca di Scienze sociali dell'Università degli Studi di Firenze, è dedicata alla Cina degli anni Settanta. Ripercorre il soggiorno a Pechino di Renzo Rastrelli - già docente dell'Ateneo fiorentino - tra settembre 1975 e agosto 1976 attraverso fotografie da lui scattate e lettere private sulla sua esperienza e le sue riflessioni. Testi e immagini offrono spunti inediti e interessanti per la conoscenza della Cina di quegli anni. Sono anche, e soprattutto, la testimonianza di un approccio allo studio e alla ricerca che sa coniugare approfondimento scientifico e acuta osservazione della realtà, curiosità intellettuale e sensibilità sociale e civile, e che mostra capacità di utilizzare fonti diverse e originali. Era il modo di lavorare di Renzo Rastrelli"

MondoMorelli: La Biblioteca di un intellettuale tra Ottocento e Novecento
MondoMorelli ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il fondo di libri appartenuti ad Alberto Morelli (1854-1914) professore di diritto costituzionale e amministrativo presso l'Ateneo Patavino, oggi conservato nella Biblioteca Universitaria di Padova, ma racconta anche il lavoro di ricerca e promozione svolto da quattro volontarie del Servizio Civile Nazionale che lo hanno catalogato fra il settembre 2017 e il settembre 2018. L’intento è stato quello di realizzare un percorso per stanze virtuali dove il visitatore attraverso una selezione fra i volumi scelti fra i più significativi, può compiere un viaggio attraverso gli studi giuridici universitari, le attività politiche e culturali, la vita privata e i rapporti con la società di un intellettuale vissuto a Padova a cavallo tra la fine dell'Ottocento e la Prima Guerra Mondiale.

Altercities. Roma. Cantiere della memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti. Scuole popolari ieri e oggi
Roma Cantiere della Memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti. Racconti di borgata negli anni ‘60 e ’70”, storie di città di oggi e di ieri, è un progetto di Fernanda Pessolano/Ti con Zero, Giulia Fiocca e Maria Morhart in collaborazione con Il Centro per il libro e la lettura e sarà programmato per il bienno 2016 - 2018 (settembre 2016 - dicembre 2018). Il progetto fa parte del progetto europeo Altercities, sul tema della memoria dei quartieri in quattro città: Parigi, Berlino, Roma e Istanbul.

Piero Camporesi (1926-1997)
Sito e mostra realizzati in occasione del Convegno ADI, Bologna 13-15 settembre 2018.

Pot Miru - Via di pace. Turismo, cultura e natura fra Italia e Slovenia
Progetto POT MIRU – Via di pace finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

I Borbone: mostra digitale
I Borbone raccontati attraverso documenti, immagini e filmati disponibili in rete. Nella Biblioteca digitale si possono consultare i documenti relativi a Carlo di Borbone presenti nei fondi della Biblioteca Nazionale di Napoli.

MUSEM PILOT
Museum Collections Pilot, developed within the AthenaPlus project, aims at show casing museum collections with a new presentation model. The enhanced and quality metadata produced by museum curators in respect to LIDO metadata model is generated by MINT and elaborated inside MOVIO. The resources are more than 1.000 content items from more than 20 museum institutions and organized in respect to a thesaurus navigation (similar to Getty’s AAT).

La memoria del ricordo: da Ferrara a Fossoli
In questa mostra, curata dall'Archivio di Stato di Ferrara in collaborazione con gli alunni del Liceo scientifico A. Roiti di Ferrara, è possibile trovare le storie personali di alcuni cittadini ferraresi di religione ebraica, che furono deportati da Ferrara a Fossoli; la maggior parte di essi fu poi assassinata nei campi di sterminio.

Interferențe: Expoziție de pictură Marius CRISTEA
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române in occasione della mostra di pittura di Marius Cristea.

Ferdinand I Întregitorul: Expoziţie virtuală
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române che documenta la storia di questo personaggio.

Biserica Mănăstirii Argeşului: O jumătate de mileniu (1517 - 2017)
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române in occasione del cinqucentenario del monumento.

Sfântul Antim Ivireanul: Episcop și Mitropolit, Tipograf și Gravor
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române sul tipografo e incisore Sfântul Antim Ivireanul.

Spre alte lumi: Expoziție de pictură Vasilica CHIFU
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române sull'eposizione di pittura di Vasilica Chifo

Greek Coins: Constantin Orghidan Collection of the Romanian Academy Library
Mostra in lingua inglese curata dalla Biblioteca Academiei Române sulla collezione di monete greche di Constantin Orghidan

Seals - the history treasure: Collection of the Romanian Academy Library
Mostra in lingua inglese curata dalla Biblioteca Academiei Române sulla collezione di sigilli posseduti dall'istituto.

Constantin Brancoveanu: prince of Wallachia (1688–1714)
Mostra in lingua inglese curata dalla Biblioteca Academiei Române sul politico rumeno Constantin Brancoveanu.

Ștefan Luchian - desenator: Expoziție de desene și scrisori din colecțiile Bibliotecii Academiei Române
Mostra in lingua rumena curata dalla Biblioteca Academiei Române sul disegnatore rumeno Stefan Luchian.

Il paesaggio lombardo nelle carte dell'Archivio di Stato di Milano
Nell’Archivio di Stato di Milano sono conservate diverse migliaia di documenti iconografici di varia fattura (carte, mappe, schizzi, incisioni), la cui scoperta e studio hanno contribuito ad approfondire, in particolare negli ultimi tre decenni, la conoscenza del territorio lombardo nei suoi differenti aspetti, e quindi in sostanza a mettere a fuoco la rappresentazione di alcuni interventi di varia natura compiuti dall’uomo, durante i secoli passati, in particolare dal XV al XIX, nello Stato di Milano.

"Caro Bas." Scambi di lettere tra giorgio Bassani e gli amici
La mostra "Caro Bas." Scambi di lettere tra Giorgio Bassani e gli amici intende offrire un ritratto dei sodalizi e degli incontri più importanti dello scrittore Giorgio Bassani. A tal proposito si è scelto di approfondire il periodo del dopoguerra, ovvero gli anni in cui, appena giunto a Roma, lo scrittore ferrarese costruisce la sua esperienza professionale di giornalista, poeta, romanziere ed editore. Promossa dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Giorgio Bassani, dalla Fondazione Giorgio Bassani, dalla Biblioteca Ezio Raimondi dell’Università di Bologna, la mostra è stata costruita attraverso materiale prevalentemente epistolare, ma anche di natura manoscritta e bibliografica. Tutte le lettere qui presentate sono inedite. 

Il teatro nel Lazio 1798-1870
Attraverso questa mostra digitale 'Archivio di Stato di Roma e la Direzione Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio presentano i risultati del censimento condotto negli archivi, nelle biblioteche e nei musei di Frosinone, Gaeta, Genzano di Roma, Magliano Sabina, Rieti, Sezze, Sora, Tarquinia, Velletri e Viterbo. Il percorso tematico è articolato in tre sezioni: in viaggio con le Compagnie, la mostra per immagini, la mostra si racconta. Attraverso la mappa ottocentesca del territorio regionale, conservata dall'Archivio di Stato di Roma e resa interattiva, il visitatore è invitato a viaggiare insieme agli attori e alle compagnie nei paesi del Lazio tappe del Grand Tour, entrando così nei luoghi dello spettacolo dell'epoca e in quelli destinati oggi a custodirne la memoria.Recensione

Enrico Catellani: Dalla ricostruzione di una biblioteca privata riemerge la storia di un uomo
Nel gennaio del 1945 morì il giurista padovano Enrico Catellani, per tanti anni docente di Diritto internazionale, Diplomazia e Storia dei trattati presso l'Università di Padova. Quest'ultima acquistò immediatamente dagli eredi la sua ricca biblioteca privata. Per la ricostruzione del fondo librario sono stati esaminati molti documenti che non solo hanno permesso di capire le vicende legate alla collezione ma hanno anche fatto emergere la figura professionale e umana del suo proprietario alla quale si vuole dare risalto in questa mostra. Sono stati digitalizzati molti testi di cui lo stesso Enrico Catellani fu autore, esposti in una galleria digitale e offerti agli studiosi prevalentemente di Diritto internazionale, Diritto marittimo, Diritto aereo, Diritto bellico e Diritto coloniale, eredi del suo sapere.

La chiesa di S. Maria del Carmine a Brescia: un percorso per tutti
Questa esposizione virtuale dedicata alla scoperta della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Brescia è stata realizzata quale capitolo conclusivo del progetto di alternanza scuola-lavoro dal titolo "Percorsi museali per tutti", un laboratorio di ricerca e di sviluppo di percorsi di visita realizzati anche attraverso nuovi strumenti comunicativi. Il percorso didattico, ideato e coordinato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, è stato svolto con gli studenti del Liceo Classico Cesare Arici di Brescia, in collaborazione con la dott.ssa Valentina Bani, storica dell'arte e guida in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Scopo del progetto è la predisposizione di visite guidate che hanno per oggetto la chiesa di Santa Maria del Carmine a Brescia, uno dei più significativi monumenti cittadini, proprietà demaniale raramente aperta al pubblico.

"Giganti" in biblioteca: il percorso delle biblioteche a palazzo Liviano
Questa mostra nasce dall'idea di voler tracciare un percorso tra la prima biblioteca pubblica dell'Università e la nuova biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano. L'altra idea che sta alla sua base è di sottolineare come il passato costruisce il futuro sia nel riutilizzo di antichi spazi sia nell'equilibrio tra innovazione e tradizione. Negli spazi sottostanti la Sala dei Giganti comincia l'attività di una grande biblioteca che, basandosi su un consistente patrimonio bibliografico, frutto dell'unificazione delle biblioteche presenti a palazzo Liviano, si mette a disposizione delle nuove generazioni di studenti. Di fronte alle necessità di sicurezza imposte dall'imprevisto evento naturale del terremoto, non si è chiuso al pubblico palazzo Liviano, ma vi si è creato un nuovo spazio, la biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano, per iniziare un nuovo capitolo della centenaria storia dell'Università di Padova.

Galeries Dalmau
Mostra digitale a cura dell'Ajuntament de Girona sull'arte di avanguardia catalana. Le Gallerie Dalmau aprirono nel 1906 e chiusero nel 1930.

Vides Minuscules
Mostra digitale a cura dell'Ajuntament de Girona, focalizzata sui ritratti dell'inizio del XX secolo. Molto interessanti i brevi testi in catalano che compaiono sotto ogni immagine. 

Medicamenta: Storie di malattie e rimedi nei libri antichi della Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova
La Biblioteca di Scienze del Farmaco ha ricevuto dall'Orto Botanico negli anni '20 del secolo scorso una pregevole collezione di libri antichi, di argomento medico e farmacologico. La mostra virtuale presenta alcuni filoni e li correda di oltre 350 immagini. Alcune di queste sono state selezionate per un album da colorare, anche online. Nella prima parte, dedicata alla medicina, una linea del tempo permette di seguirne le tappe principali. Si può percorrere anche l'evoluzione della medicina non ufficiale, espressa dai libri dei "segreti". Un capitolo approfondisce atteggiamenti e rimedi storici contro le grandi epidemie. Sono esposti alcuni scritti antichi sul termalismo. Infine, si assiste allo spettacolo del corpo nelle illustrazioni anatomiche. La farmacia prepara i rimedi per le malattie, e la seconda sezione della mostra ne indaga storia, ingredienti, tecniche, ricette e la professione. Tra i preparati, non poteva mancare la teriaca, per secoli la regina dei rimedi, la cui preparazione era così complessa da diventare uno spettacolo pubblico.

La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016
Realizzata dal Sistema Bibliotecario dell'Università di Firenze, la mostra virtuale ripropone l'omonima esposizione dedicata al 50. anniversario dell'alluvione "La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016" allestita dal 30 novembre 2016 al 3 marzo 2017 (prorogata poi al 2 luglio 2017) a Palazzo Medici Riccardi, al tempo sede del Museo Mediceo, invaso e devastato dalle acque del 1966. La mostra reale è stata promossa dal Comitato Firenze 2016.

Camminappia: a piedi lungo la Regina Viarum da Roma al Garigliano
Un sito web, curato dall'Associazione culturale GoTellGo a uso dei camminatori che vogliono percorrere a piedi la Via Appia antica o il Cammino di San Paolo nel Lazio. 

Chiese, conventi e monasteri nei documenti antichi dell'Archivio di Stato di Udine
L'Archivio di Stato di Udine propone percorsi tematici su singoli organismi religiosi che hanno avuto rilevanza nella storia della città dal medioevo all'età contemporanea. 

Terre nuove: Immagini dell'archivio fotografico dell'Ente Delta Padano
La storia dell’agricoltura emiliano–romagnola coincide, in larga misura, con la secolare lotta per la bonifica e la messa a coltura delle grandi estensioni di terreni occupati, in modo permanente o temporaneo, dalle acque che caratterizzavano il paesaggio delle “terre basse”, delle zone più vicine al fiume Po ed ai rami del suo delta. La mostra, frutto della fattiva collaborazione tra Assessorato regionale Agricoltura ed Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia–Romagna, riporta una serie di testimonianze di grande valore storico e culturale relative all’ultima fase di questo imponente processo di trasformazione territoriale, sociale ed economica, iniziato nei primissimi anni Cinquanta del secolo scorso con l’istituzione dell’Ente per la colonizzazione del Delta Padano e concluso, dopo quasi mezzo secolo, con la soppressione dell’Ente regionale di Sviluppo Agricolo (ERSA) al quale erano state attribuite dalla Regione Emilia-Romagna le funzioni in materia di bonifica e di riforma fondiaria nelle terre del Delta del Po.

Bronzo alla Memoria, bronzo alla Patria. Dall’edificazione alla rimozione, storie di monumenti ai caduti tra le due guerre
La tematica scelta dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brescia Cremona e Mantova ha previsto l’individuazione, la descrizione, la digitalizzazione e lo studio della documentazione relativa alle richieste di requisizione e fusione dei monumenti bronzei ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel triennio 1940-1943.

I della Corgna: da Guido a Fulvio II
L'idea di realizzare una mostra virtuale sulla famiglia della Corgna è il frutto di una concomitanza di eventi. Dal 2015 in Archivio di Stato di Perugia iniziò una campagna di ricerca sulla famiglia della Corgna, in previsione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita di Ascanio e Fulvio e, negli stessi mesi, furono assegnate all’Istituto tre giovani laureate nell'ambito del Progetto "500 GIOVANI PER LA CULTURA". Il progetto di formazione aveva per tema "IL TERRITORIO: LE ECCELLENZE". L'argomento quindi parve da subito calzante. Infatti la famiglia della Corgna, come è noto, non solo fu fra le più prestigiose di Perugia, ma esercitò la sua influenza anche nel territorio: da Corciano a Pieve del Vescovo, dalla villa del Colle del Cardinale all' Abazia di Pietrafitta, da Città della Pieve a Castiglione del Lago; questi ultimi sono i centri più importanti del ducato prima e del marchesato poi. Il materiale archivistico reperito è notevole per quantità e qualità. Poiché un obiettivo del progetto era la realizzazione di un "prodotto" multimediale, l'uso di Movio per realizzare una mostra virtuale sembrò la scelta più appropriata.

Note di Carta - Il Suon che di Dolcezza i Sensi Lega: viaggio virtuale alla scoperta di musiche e autori del Fondo Musicale Venturi di Montecatini Terme
A un anno di distanza dall'esposizione “Note di Carta”, tenutasi presso la Biblioteca Villa Forini Lippi di Montecatini Terme, l’Istituto Storico Lucchese (Montecatini – Monsummano) e il Centro di Documentazione Musicale della Toscana tornano a mettere in mostra il Fondo Venturi, percorrendo attraverso i suoi manoscritti unici la storia del collezionismo musicale toscano settecentesco. Due percorsi tematici esplorano la scena musicale dell’epoca rivelando autori di grido e tormentoni, ma anche illustri sconosciuti e geni incompresi. Si uniscono una serie di contenuti extra tra cui approfondimenti su luoghi della musica, usi, costumi  e letteratura, un dizionario musicale e un “jukebox” molto particolare..

Il cibo e le carte. Testimonianze di storia alimentare nei fondi archivistici e librari dell’Università di Perugia
La mostra, allestita nell'ambito delle iniziative dell’Università di Perugia per EXPO 2015, rivive ora in forma virtuale. I documenti archivistici e librari esposti provengono dai depositi pre-unitari dell’Università di Perugia e attestano come un’istituzione accademica, apparentemente tanto lontana dai bisogni materiali dell’uomo, sia stata sempre, nel passato come nella contemporaneità, calata nella vita pulsante della società e si sia alimentata di scienza e sapienza, ma anche di cibo e bevande.

Un Fiume di libri: la rinascita della Biblioteca della Facoltà di Architettura
La mostra virtuale ripropone ed integra, con altre immagini e documenti, l'omonima mostra tenutasi a Firenze presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura dal 7 novembre al 16 dicembre 2016. Con l'esposizione di fotografie, documenti e materiale librario la Biblioteca ha voluto documentare i danni provocati dall'alluvione di Firenze e l'immediato impegno profuso da tutte le componenti dell'Università per la rinascita della Biblioteca.

Scatti d’Archivio. La storia del turismo e del territorio nell’archivio storico fotografico dell’ex APT Massa-Carrara
Un viaggio, molto affascinante, in un novecento non troppo lontano grazie ad un archivio fotografico. La mostra virtuale Scatti d’archivio racconta del progetto, sostenuto da Archiweb e Regione Toscana,  di schedatura e parziale digitalizzazione della fototeca storica dell’Agenzia per il Turismo di Massa Carrara, oggi conservato presso l’Archivio Provinciale omonimo; sono circa 3000 i fototipi a stampa, riferibili al quarantennio anni ’20 - anni ’60 del ‘900, descritti e caricati su un database prossimamente (autunno 2017) fruibile on line grazie al progetto XDAMS, una piattaforma di gestione documentale open source a cura di Regesta.exe. Le immagini rappresentano tutto il territorio provinciale, dai luoghi d’arte a vedute aeree, da scorci di paesaggi a eventi culturali e teatrali; compaiono autorità, artisti, comuni cittadini; si riconoscono ville storiche, colonie, infrastrutture e evoluzioni urbanistiche.

L'illustrazione botanica: volumi illustrati della Biblioteca dell'Orto Botanico dell'Università di Padova
Scopo della mostra è tracciare un quadro che tratti diversi aspetti dell’illustrazione botanica (storia, evoluzione, tecniche…) attraverso alcuni dei libri più belli conservati presso la Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Padova, presentati lungo diversi percorsi. All’interno del ricchissimo patrimonio della Biblioteca, si è scelto di selezionare i volumi illustrati che più sembravano significativi nell’ottica degli scopi della mostra: libri realizzati in secoli differenti (dal XV al XIX), con tecniche di stampa delle immagini differenziate e creati con scopi diversi. Ai libri illustrati si è inoltre deciso di aggiungere anche una piccola selezione di erbari secchi.

Boris Schatz - Father of Israeli Art
From the Archive of the Information Center for Israeli Art, The Israel Museum, Jerusalem
The Boris Schatz Archive, part of the Israel Museum, Jerusalem's collection, is an integral part of Israel's national history.  Boris Schatz (1866-1932) is considered the Father of Israeli Art. In 1906 he founded the Bezalel Academy of Arts and Crafts in Jerusalem. With time, in addition to the material accumulated by its founders, Bezalel's teachers and students created works of art of such a wide variety that a small museum was opened within the academy. This small museum became the foundation of The Israel Museum, Jerusalem -  today boasting its large encyclopedic collection. This archive contains over 300 unique objects: handwritten letters, postcards, invitations, photographs and certificates including that of the prize awarded to Schatz by the Sofia Palace and the King of Bulgaria. Boris Schatz wrote in 1910: "Art was for me a temple and artists were its priests, and I dreamed of being the high priest and serve in sanctity before the holy art and teach people the ideal of glory and strength "...

Maggio 1915: i viadanesi risposero
“Maggio 1915 i Viadanesi risposero. Fotografie, lettere e documenti pubblici e privati”  è una mostra  promossa e organizzata dal Museo Civico e dalla Biblioteca Comunale di Viadana. L’esposizione, prevalentenemente documentaria, vuole ricostruire la memoria famigliare e comunitaria rispetto alla Grande Guerra, facendo dialogare testimonianze private con la macrostoria del conflitto mondiale. Frutto delle indagini sui fogli matricolari e negli archivi comunali compiute da unequipe composta dal personale della Biblioteca e del Museo, da due volontari del sevizio civile nazionale e delle ricerche sui caduti condotte da Alessandro Bosoni, la mostra racconta la storia di alcuni dei cittadini di Viadana partiti per il fronte, spesso senza fare ritorno. Le tragiche situazioni vissute dai viadanesi rispecchiano pienamente i destini comuni ai tanti italiani travolti dalla Guerra. Nella mostra sono state evidenziate le seguenti esperienze paradigmatiche: 7 fratelli al fronte; il seminarista; l’artigliere sull’Ortigara; la crocerossina; la famiglia di ufficiali; il prigioniero a Sigmundscherberg; il padre di famiglia; la fame sul fronte greco; il colonnello non più giovane insignito della medaglia d’argento al valor militare.

La Grande Guerra nell'Archivio fotografico toscano
Secondo capitolo della mostra che l'Archivio fotografico toscano ha dedicato al rapporto fotografia/guerra nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale facenti parte del progetto del Comune di Prato finanziato dalla Presidenza del Consiglio. Il primo capitolo era già stato pubblicato in precedenza.

La bellezza della biodiversità: le tavole parietali del Dipartimento di Biologia
La mostra virtuale "La bellezza della biodiversità" presenta un numero cospicuo di tavole parietali, che descrivono specie di Protozoi e di Metazoi. Le tavole parietali, opere di autori del XIX e inizio del XX secolo, hanno costituito un ausilio importante nella didattica delle discipline morfologiche per la descrizione precisa dell'anatomia degli organismi trattati e possono essere considerate delle vere opere artistiche. Accanto ad esse sono presentate tavole opera di autori anonimi, che, pur essendo disegnate in modo accurato, non raggiungono la perfezione artistica delle prime. Le tavole parietali, con l'avvento di strumenti più comodi e del digitale, sono state quasi  del tutto abbandonate nella didattica degli ultimi decenni, tuttavia, per la precisione e per la qualità, esse costituiscono tutt'ora i modelli dell'iconografia in Zoologia ed Anatomia Comparata e sono utilizzate in trasposizioni digitali al computer e riprese in testi correnti, attualmente in uso.

1946. L'anno della svolta. Le donne al voto
A 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne italiane parteciparono con il "diritto di eleggere" e "di essere elette", la Camera dei deputati ha ripercorso, attraverso documenti d'archivio, atti parlamentari, materiali bibliografici, fotografici e audiovisivi, il lungo percorso compiuto per la conquista del suffragio femminile. La mostra muove dalle prime isolate iniziative alla nascita delle organizzazioni e associazioni di donne, ai dibattiti parlamentari e alle tappe che, nel corso della prima metà del '900, hanno portato al decreto Bonomi che nel 1945 ha attribuito il diritto di voto alle donne, per giungere, infine, ai primi appuntamenti elettorali del 1946, a cui numerose e orgogliose le donne italiane presero parte.

L'Italia, la guerra e il cibo 1915-1918
La mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto ministeriale “500 Giovani per la cultura”, ad opera di alcune ricercatrici della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che hanno condotto un articolato progetto di censimento e ricerca di materiale a stampa inerente la Prima Guerra Mondiale. Sono stati catalogati in SBN 340 opuscoli   appartenenti al fondo delle Pubblicazioni minori della Biblioteca e indicizzati per soggetto circa 2000 volumi.Presentazione

I plastici storici del Servizio geologico d'Italia
Questa mostra virtuale, a cura dell’ISPRA, tratta della Collezione dei plastici storici conservati nelle Collezioni Geologiche e Storiche dell’Istituto. I Plastici, piani - rilievo geologici a tecnica mista, esempio di cartografia geologica tridimensionale di zone di particolare interesse geologico e minerario,  furono realizzati a corredo della Carta geologica dal 1877 fino al 1920. Tale Collezione è tra le più prestigiose del genere nel Paese, in quanto raccolta di riferimento di un importante organo nazionale, quale il Regio Ufficio Geologico d’Italia.

Conoscenza e misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza
Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. 

Fernand Braudel, l'Istituto Datini e Prato - 1954-1985
Il 27 novembre 1985 moriva Fernand Braudel, forse il più grande storico del secolo scorso. Nel trentennale della scomparsa, la Fondazione “F. Datini” ha dedicato al suo primo Presidente una mostra documentaria, che attinge i materiali dal “Fondo Federigo Melis” , conservato presso la Fondazione “F. Datini”, in particolare fotografie, documenti e il carteggio tra Fernand Braudel e Federigo Melis. La Mostra racconta i legami tra Fernand Braudel, l’Istituto Datini e Prato, negli anni tra il 1954 e il 1985.

Tesori inesplorati: le biblioteche dell'Università di Firenze in mostra
La mostra nasce dall'intento di offrire visibilità al prezioso patrimonio documentario delle Biblioteche dell’Università di Firenze, che ammonta a circa quattro milioni di volumi, con l'esposizione di esemplari particolarmente rappresentativi e pregiati, testimonianza delle attività di studio e ricerca di tutte le aree disciplinari. I documenti - antichi esemplari a stampa, manoscritti e altre fonti documentarie appartenenti alle cinque biblioteche di area - testimoniano l’evoluzione delle discipline umanistiche, della medicina e della chirurgia, della botanica e della zoologia, del diritto, dell’agricoltura e dell’architettura, anche con riferimento a Firenze. Alcuni percorsi illustrano la scienza galileiana e il primo collezionismo scientifico d’età moderna, le grandi navigazioni e il progredire delle conoscenze geografiche, la teatralità degli apparati funebri medicei tra Seicento e Settecento, le fonti degli studi orientali, filologici e storico-antiquari, lo svilupparsi dei trasporti ferroviari. A queste si affiancano una preziosissima selezione di papiri, la raffinata grafica delle riviste d’arte e di letteratura del primo Novecento e una raccolta di autografi di importanti personalità del Novecento quali Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti.

I libri di Giorgio Bassani: Traduzioni, tradizioni, negoziazioni
Nel centenario della nascita di Giorgio Bassani, l’Università di Ferrara ha previsto una serie di iniziative per ricordare il grande scrittore ferrarese. A conclusione delle giornate dedicate al tema delle traduzioni e della ricezione all'estero delle opere dello scrittore, nell'ambito del Convegno Giorgio Bassani 1916-2016, ospitato dalle Università di Ferrara e di Roma dal 14 al 19 novembre, è stata inaugurata, nella splendida cornice di Palazzo Turchi di Bagno a Ferrara, la mostra I libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni, incentrata sulla diffusione editoriale delle opere di Giorgio Bassani nel mondo.

Sapori in biblioteca. Percorsi tra agricoltura e alimentazione nei libri antichi in Emilia Romagna
L’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna ha realizzato, in occasione dell’Esposizione universale milanese del 2015, una pubblicazione e un ciclo di incontri volti a valorizzare e far conoscere al grande pubblico gli antichi testi di agricoltura e alimentazione presenti nelle biblioteche e negli archivi del territorio regionale. A questo progetto hanno collaborato istituzioni di varia afferenza (statali, di ente locale, religiose, universitarie, accademie, collezionisti privati ecc.).

San Giorgio a Reggio Calabria. Cronache da una chiesa millenaria 
La mostra In templo eius omnes dicent gloriam. San Giorgio al Corso, cronache di una chiesa millenaria, progettata e organizzata da Italia Nostra Sezione di Reggio Calabria, Archivio storico dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova e Segretariato  Regionale del MiBACT per la Calabria, è stata realizzata in occasione dell’edizione 2016 degli Stati Generali della Cultura, promossa dall’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. La mostra illustra con il supporto di carteggi e documenti inediti, le vicende storiche di una chiesa, quella di San Giorgio al Corso, che riveste da secoli nella vita culturale e religiosa di Reggio Calabria un ruolo di rilevante importanza. La realtà spirituale e la storia materiale della Chiesa rivivono e si intrecciano con la vita della città e il culto per il suo Santo Patrono.

Giorgio Bassani: Officina bolognese (1934-1943)
La mostra Giorgio Bassani: Officina bolognese (1934-1943), promossa e organizzata da: Fondazione Bassani, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Università di Bologna, intende presentare, aggiornato ai nuovi documenti emersi dagli archivi, un quadro degli anni bolognesi di Giorgio Bassani; anni in cui, insieme agli amici conosciuti all’Università e riuniti dal magistero di Roberto Longhi, Bassani frequenta lo studio di Giorgio Morandi e la bottega di stufe del letterato e scrittore Giuseppe Raimondi. Sono questi i maestri e gli amici che influenzano di più la sua formazione e che segnano il suo destino di scrittore, prima della scelta drammatica e coraggiosa della clandestinità politica.Recensione 

Cronaca di un "diluvio"! L'Istituto degli Innocenti e l'alluvione di Firenze del 1966
L’Istituto degli Innocenti, in occasione del Cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze del 1966, ha realizzato la mostra Cronaca di un "diluvio"!, in cui presenta un documento inedito del proprio Archivio, la Cronaca scritta da don Piccini parroco dell'Istituto: una testimonianza di 18 giorni che ci fa rivivere ciò che fu fatto per salvare i bambini assistiti e il patrimonio storico-artistico dell’Ente, in un continuo confronto con quanto accadeva in città. Partendo dal testo della Cronaca, la mostra si snoda in vari itinerari corredati di foto e video di testimonianze.

Dall'Unità alla grande guerra nelle Collezioni dell'Archivio fotografico toscano
Nel periodo di formazione e consolidamento del Regno d’Italia, che si concluderà con gli esiti della Prima guerra mondiale e l’ampliamento del territorio fino a “Trento e Trieste”, la fotografia vive una fase di grande espansione e popolarità, favorita dall’affermazione politica della borghesia e dal miglioramento della struttura economica e commerciale del paese, presupposti per la nascita di nuovi interessi culturali. La mostra presenta alcuni aspetti della storia della fotografia attraverso una selezione dalla sezione di oggettistica museale dell’Archivio, accompagnata da immagini libri delle proprie collezioni, che aiutano a ripercorrere l’evoluzione della tecnica fotografica in quegli anni e, nel contempo, a far conoscere il ricco patrimonio posseduto.Fa parte del progetto che l’Archivio Fotografico Toscano dedica al Centenario della Prima guerra mondiale.

La preistoria immaginata. Gli animali e i paesaggi preistorici visti attraverso gli occhi degli studiosi del XIX e XX secolo
Tra ‘800 e ‘900 la rappresentazione grafica divenne uno strumento popolarissimo in ambito didattico. Questo mezzo universale di comunicazione, in aree disciplinari e livelli di competenza differenti, si affermò rapidamente in una scuola che si apriva alle masse. L'Università di Padova  conserva alcune raccolte di tavole parietali, fotografie e libri illustrati che testimoniano l'importanza che gli studiosi dell'epoca attribuivano all'immagine nel comunicare la scienza al pubblico di colleghi e studenti.

PHAIDRA – Le collezioni fotografiche. Attori e tecniche della storia della fotografia nelle collezioni digitali di Phaidra
Scopo della mostra è trasmettere e valorizzare la memoria visiva rappresentata nelle collezioni fotografiche di Phaidra attraverso la presentazione delle raccolte, la ricerca degli aspetti tecnici, fisici e chimici che contribuiscono alla creazione delle immagini fotografiche e la descrizione del processo di digitalizzazione che permette di rendere disponibili le fotografie a un vasto pubblico. Le collezioni fotografiche provengono dall’Università di Padova, dall'Università Ca’ Foscari Venezia e dall'Università IUAV di Venezia.

Caddero per l'umanità e per la Patria: l'Umbria e l'arte della memoria
Con questa mostra virtuale la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria presenta un'analisi storico-artistica accompagnata da aspetti strettamente collegati al tema dei monumenti ai caduti della prima guerra mondiale; un contributo supportato da una parallela documentazione d'archivio che ripercorre la genesi e le vicende di tali manufatti principalmente storici; l'esteso studio, che considera anche l'identità degli scultori coinvolti, è accompagnato da un necessario corredo fotografico comprese le immagini d'epoca.

Vivere l'Ottocento a Trieste: Percorso tra residenze nobili e borghesi
Il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del progetto “500 giovani per la cultura”, presenta lo studio di un percorso digitale tematico e turistico su un rilevante aspetto della città di Trieste. Attraverso un’attenta ricerca bibliografica e fotografica presso numerose istituzioni culturali cittadine, sono state messe a confronto sei dimore nobili e borghesi della Trieste ottocentesca, per evidenziarne le peculiari caratteristiche e le similitudini. Un viaggio tra alcune delle eccellenze del territorio per scoprire i caratteri, i gusti e gli aspetti della vita quotidiana di un’epoca in cui Trieste, porto dell’impero austro-ungarico, si mostrava in tutto il suo splendore.

Monumenti pugliesi in memoria dei caduti della Grande Guerra
La Prima Guerra Mondiale occupa ancora un ruolo importante nella memoria collettiva, in occasione del suo centenario sono stati prodotti studi e ricerche su quel periodo compreso tra il 1914 e il 1918, che ha radicalmente cambiato il corso della storia contemporanea. Il MiBACT, con il Progetto “500 Giovani per la Cultura” ha dedicato una sezione alla “Grande Guerra e processi di pace: i luoghi e i contenuti“. In tale ambito il gruppo di lavoro della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia ha sviluppato una ricerca relativa ai Monumenti ai Caduti presenti sul territorio pugliese.

NELLA CASA DEL RIDERE: La Grande Guerra nella Raccolta Formiggini della Biblioteca Estense
Questa mostra, curata dalla Biblioteca Estense, è il risultato di un lavoro di ricerca sui documenti riguardanti la Grande Guerra conservati presso la raccolta privata la "Casa del Ridere" dell'editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, lasciata in eredità alla Biblioteca Estense di Modena.

Sardegna: una miniera di archivi
Itinerario storico, a cura della Soprintendenza archivistica della Sardegna, dedicato al patrimonio minerario sardo, con particolare attenzione alla valorizzazione delle fonti archivistiche che ne narrano la storia.

Molise in Mostra: dall'eccellenza dei reperti alla conoscenza del territorio
ll progetto Molise in Mostra ha l'obiettivo di far emergere l'identità della regione Molise, attraverso la costruzione di percorsi culturali che favoriscano la promozione e la conoscenza del territorio, per uno sviluppo dell’offerta culturale locale, rivolta sia a flussi e a target turistici sia alle popolazioni residenti, nell’ottica di preservare e promuovere la cultura locale come elemento strategico di sviluppo e conoscenza.

La seconda guerra mondiale a Trento: l'intervento sui danni di guerra da parte del Genio civile di Trento
La mostra è stata realizzata nell'ambito del progetto ministeriale "500 giovani per la cultura", valorizzando le diverse formazioni culturali dei 5 soggetti partecipanti. Prende in esame documenti, principalmente cartografici e fotografici, del fondo Genio Civile di Trento conservato presso l’Archivio di Stato di Trento, con particolare attenzione ai danni causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e al piano di ricostruzione, relativamente agli edifici appartenenti ad Enti pubblici ed ecclesiastici e ad infrastrutture e monumenti.

Bronzo alla memoria, Bronzo alla patria: dall’edificazione alla rimozione, storie di monumenti ai caduti tra le due guerre
Questa esposizione virtuale, curata  dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brescia Mantova e Cremona, ha l'obiettivo di far conoscere in modo approfondito la documentazione  relativa alle richieste di requisizione e fusione dei monumenti bronzei ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel triennio 1940-1943.

Toureis: Itinerari nella Sicilia immateriale
Toureis ha l'obiettivo di realizzare itinerari turistico-culturali che valorizzano il Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Sicilia. Il portale TouReis, strettamente interconnesso al portale REIS della Regione Siciliana, diventa uno spazio di creatività culturale nel quale i beni investigati vengono presentati e interconnessi tra di loro all'interno di tre macro aree: gli itinerari; le timeline; le aree tematiche .

Foto Storiche di Sicilia. Valorizzazione dei fondi fotografici storici del CRicd
Fondi fotografici, fotografi, strumenti del mestiere, Grand Tour in Sicilia.

La Grande Guerra vista dalla periferia: Le testimonianze della Biblioteca nazionale di Bari
La Biblioteca nazionale di Bari ha scelto di realizzare questo percorso virtuale che, partendo dalla documentazione di due fondi coevi appartenuti a due intellettuali della provincia di Bari, cerca di raccontare alcuni momenti del conflitto in Puglia e nel Barese, evidenziandone i problemi sociali, le difficili condizioni economiche, l'associazionismo patriottico, le voci dei soldati pugliesi al fronte, l'attivismo dei comitati cittadini, insomma le tante storie che le carte ci consegnano. 

Cucina buona in tempi cattivi. L'alimentazione durante la Prima Guerra Mondiale
La storia della Prima Guerra Mondiale la si può raccontare anche attraverso ciò che mangiava la gente sul campo di battaglia, in trincea, a bordo delle navi o, nel nostro caso, nelle città lontane dal fronte. Il cibo mostra, a volte meglio dei bollettini, l’andamento della guerra.  Galleria virtuale realizzata nell' ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra.

I libri che hanno fatto l'Europa: Manoscritti latini e romanzi da Carlo Magno all'invenzione della stampa
Scopo della Mostra digitale è rappresentare attraverso una scelta di immagini del reale percorso espositivo della Mostra allestita  presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana dal 31 marzo al 22 luglio 2016 che ha presentato 180 manoscritti e stampe di grande prestigio conservati presso la Biblioteca Corsiniana dell’Accademia dei Lincei, la Biblioteca Apostolica Vaticana e quattro Biblioteche pubbliche statali romane (Angelica, Casanatense, Nazionale e Vallicelliana). Attraverso alcune opere fondamentali e l’evoluzione del libro, dalla riforma carolingia alla rivoluzione gutenberghiana, si rappresenta il comune percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura e letteratura classico-cristiana e mediolatina a quella romanza e moderna, e quindi alla cultura europea occidentale.

#ACQUE. Il museo virtuale del paesaggio dolomitico [01/09/2022, sito non più raggiungible]
Il paesaggio dolomitico ha tutta una storia, presente e passata, naturale e culturale, legata all'acqua. Basta pensare al modellamento delle vallate alpine operato dalle acque fluviali e glaciali; alle tracce di opifici e manufatti di archeologia industriale ancora oggi visibili; alla centralità di fontane, abbeveratoi e lavatoi, fonti primarie di vita e nutrimento; ai paesaggi immaginari delle leggende e ai paesaggi sacri luogo di culto delle divinità; alla funzione dell'acqua come divisione amministrativa e opposizione identitaria tra comunità e, al contempo, come arteria di comunicazione che ha unito popoli e territori, favorendo scambi di merci e di idee. Tante sono le declinazioni del tema #ACQUE che hanno arricchito la prima sezione di DOLOM.IT, il museo virtuale del paesaggio dolomitico costruito dalle scuole della Provincia di Belluno: acqua e geomorfologia, acqua e nutrimento, acqua come forza motrice, i mestieri legati all'acqua, le diverse rappresentazioni dell'acqua nell'arte, acqua come strumento di divisione amministrativa, acqua e leggende, acqua e divinità.

Dal fondo ENAPI: il Merletto. Fili squisiti dell'artigianato italiano
La mostra virtuale che la Biblioteca delle Arti dedica ai cataloghi del “Fondo ENAPI” (Ente Nazionale Artigianato e Piccola Industria) sul merletto ha come obiettivo primario quello di restituire la dovuta visibilità ad una delle più preziose espressioni dell’artigianato italiano. Un tempo assai popolare e saldamente radicata nelle più disparate realtà locali, questa particolare lavorazione dei filati ha sviluppato e consolidato nel tempo una tradizione di tale valore e ricercatezza da rappresentare per l’Italia un motivo di vanto a livello internazionale.

La cartografia dei secc. XVIII e XIX dell’Archivio di Stato di Catanzaro
La mostra curata dall'Archivio di Stato di Catanzaro, nell'ambito del Programma formativo "500 giovani per la cultura" vuole offrire all’utente, attraverso la pubblicazione di una selezione di disegni più significativi, una rappresentazione particolareggiata di territori compresi nelle attuali province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria che, sino al 1816, formavano un’unica provincia, quella di Calabria Ulteriore.

Il Museo del Paradosso
Il Museo del Paradosso è fra i primi musei al mondo nel suo genere, e vanta l’ulteriore eccezionalità di essere un museo studentesco e di nascere là dove visse il grande "ideatore" della paradossalità: Zenone di Elea. Il Museo si inserisce all’interno di un percorso che vede unite la Fondazione Alario e Diogene Magazine nella volontà di restituire alla paradossalità tutte le potenzialità artistiche. Il primo passo risale al 2013 con l’ideazione e la pubblicazione - in Diogene Magazine e nella rivista Il Paradosso - di un fumetto che riproduceva il noto paradosso di Achille e la tartaruga.

Le tavolette di Biccherna - Storia costume e società: l'immagine della città di Siena attraverso le tavolette di Biccherna
Le 107 tavolette oggetto di questa mostra, abbracciano un arco cronologico che va dal XIII al XVIII secolo. Gli autori di queste piccole opere d'arte sono dei veri e propri artisti, che influenzano e sono influenzati dalle novità proposte dalla società contemporanea. Nella mostra si avverte pienamente come i soggetti raffigurati nelle tavolette offrano un interessante e costante confronto con i fatti, i luoghi e i personaggi coevi alla loro realizzazione. Attraverso questi filoni tematici si scardina la staticità dell'oggetto proponendolo sotto differenti punti di vista.

Chiese di Piacenza dal fondo "Mappe, stampe e disegni" dell'Archivio di Stato di Piacenza
Mostra virtuale nata dal percorso sul SAN (Sistema archivistico nazionale) "Catasti e cartografia storica, Archivio di Stato di PIacenza, Mappe, Stampe e disegni di Piacenza (1300-1900).

Alla corte degli Albani - Testimonianze di una nobile famiglia bergamasca attraverso il loro Album di Disegni (XIX secolo)
La mostra virtuale "Alla Corte degli Albani: Testimonianze di una nobile Famiglia Bergamasca attraverso il loro album di disegni (XIX secolo)".

Il teatro nel fascismo - Rappresentazione e censura nei documenti d'archivio (1931-1944)
L'idea della mostra virtuale, nata dall'approfondimento del percorso tematico presente nel SAN (Sistema Archivistico Nazionale),Censura teatrale e Fascismo (1931-1944). CoRTI - Copioni Rappresentazioni Teatro in Italia. Archivio Centrale dello Stato, si propone di presentare fotografie, immagini e testi di copioni teatrali, sottoposti a censura e non, inserendoli nel quadro più ampio del clima culturale e storico dell'Italia ai tempi del regime fascista.

CIVILI, SOLDATI, EROI: Testimonianze della Grande Guerra dall'Archivio di Stato di Bologna
Alcuni dei temi qui trattati, con relativi documenti, sono stati esposti anche in occasione della mostra "Mentre infuria l'immane flagello. Echi della Grande Guerra a Bologna", allestita presso la Sala Cencetti dell'Archivio di Stato di Bologna (maggio-settembre 2016), curata da: S. Alongi, C. Binchi, P. Infantino; con la collaborazione di: L. Carboni, A. Demaria, M. Guccini, E. Morano, G. Naselli, R. Pallotti.

La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918: Un viaggio nella memoria attraverso i documenti della Biblioteca Nazionale di Cosenza
Il sito La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918 vuole offrire all’utente una panoramica sul ruolo della Calabria e dei calabresi durante la guerra del 1915-1918 attraverso la pubblicazione di una selezione di materiale a stampa, manoscritto, grafico e fotografico posseduto dall'Ente ospitante.

Le Muse nei libri
Il libro illustrato veneto del '500-'600 nella Biblioteca Universitaria di Padova
Il libro e la sua illustrazione, intesa come ausilio formidabile per lo sviluppo delle scienze, strumento imprescindibile dell’insegnamento per immediatezza esplicativa e testimonianza preziosa di avvenimenti storici, luoghi, volti e persone lontani nel tempo e nello spazio, affidata ad artisti di fama come a meno noti artigiani capaci però di interpretare le esigenze di autori e committenze alla luce del loro stile e del gusto di un’epoca: questo il tema de “Le Muse nei libri”,

Federico Barocci nelle Marche
Mostra alla scoperta dei capolavori del Barocci conservati nelle Marche

Barocci, in ogni momento della vita, trasse dalla propria terra la linfa vitale che ne animò sentimenti e pensieri, che ne guidò gli altissimi raggiungimenti artistici. Lo straordinario rapporto che si creò tra l’artista e la sua città – una Urbino non solo ‘fatta’ di eventi materiali, sia pure sublimi come le sue architetture, ma intessuta di umanissimo pathos – determinò una sorta di simbiosi, di viluppo inestricabile, in cui ragioni esistenziali e istanze artistiche, proposizioni di vita e derive del quotidiano, afflati religiosi e umani interessi si intrecciarono in un inedito – e  assolutamente unico – percorso di vita”.

Le eccellenze della Galleria Nazionale delle Marche
Alla scoperta dei capolavori conservati nel Palazzo Ducale di Urbino
Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche, istituita nel 1912, sono custodite nello splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro (1422-1482) a gloria della sua casata e, al tempo stesso, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento, che coniugava la cultura con il mestiere delle armi e l’abilità politica.

Dalle rovine della Guerra Guerra
Il progetto dal titolo “Dalle rovine della Grande Guerra:  l’attività della Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione del territorio”, prende le mosse da una tradizione di studi e dall’attività di salvaguardia espletata da oltre un decennio dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova, Treviso.

I monumenti lombardi in divisa da guerra 1915-1918
Nel corso della Grande Guerra, nei 41 (quarantuno) mesi dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5.000.000 italiani prestarono servizio su tutti i fronti del conflitto, tra questi ci sono anche i Monumenti e le Opere d’Arte della Nostra Nazione, che come dice Il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Corrado Ricci, dovettero indossare la “divisa da guerra” per poter affrontare il rischio di un eventuale bombardamento. I materiali documentari presentati in questa mostra, curata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milani, svelano un aspetto locale lombardo del conflitto mondiale e illustrano l’attività di difesa messa in atto per proteggere il patrimonio monumentale e artistico.

BIBVIO: bibioteche virtuali online
Le 46 biblioteche statali disseminate nel territorio italiano si presentano attraverso immagini e ritagli significativi delle prestigiose strutture architettoniche e dei loro interni depositari di collezioni librarie che ci « narrano » lo straordinario patrimonio storico bibliografico che ogni singola sede tutela e che rappresenta un unicum a livello mondiale. La mostra virtuale è a cura della Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali del MIBACT.

Centri visitatori INGV delle Isole Eolie [16/06/2022, sito migrato ad altra piattaforma]
"ilVulcanoinforma" è un progetto dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di divulgazione scientifica, dedicato all'attività vulcanica delle Isole Eolie. Sede fisica de "ilVulcanoinforma" sono i Centri Visitatori di Stromboli e Vulcano, fondati negli anni 90, con l'obiettivo di accogliere ed informare i visitatori sul vulcanismo eoliano e sui rischi ad esso connessi.

Un documento una storia: Dal pranzo della badessa all'abolizione della pastasciutta: come cambia l'alimentazione nei secoli (XII-XX)
Presso l’Archivio di Stato di Milano, nel periodo 23 giugno – 31 ottobre 2015, è stata organizzata una mostra documentaria intitolata: Un documento una storia. Dal pranzo della badessa all’abolizione della pastasciutta: come cambia l’alimentazione nei secoli (XII – XX), divisa in sei sezioni in ordine cronologico ciascuna riguardante un diverso periodo storico. Da questa ne è stata tratta una mostra virtuale.

Lettori di strade: itinerari multimediali nei quartieri Pigneto e Tor Pignattara
Mostra virtuale realizzata nell'ambito del progetto "Lettori di Strade: Itinerari multimediali per raccontare le storie dei quartieri Pigneto e Tor Pignattara", realizzato dall'Associazione Culturale GoTellGo e finanziato nell'ambito del Bando "Oltre il libro. Leggere il domani in tutte le sue forme" dell'Istituzione Biblioteche di Roma Capitale.

Kaulonia: Museo Virtuale di una Colonia Achea [14/06/2022, non più raggiungibile]
Mostra virtuale realizzata nell'ambito del progetto C-CAREH dal Comune di Monasterace (RC).

APPasseggio nella letteratura: Itinerari, citazioni, mappe letterarie, luoghi del libro, linee guida
Itinerari, citazioni, mappe letterarie, luoghi del libro, linee guida per la progettazione di itinerari letterari. Mostra digitale a cura dell'Associazione culturale GoTellGo

I disegni delle vedure di Roma di Gaspar van Wittel
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma conserva una raccolta di 52 disegni del vedutista olandese Gaspar van Wittel, divisi in quattro sezioni: vedute di Roma, dei dintorni di Roma, di altre città d'Italia, e vedute diverse, che sono state esposte per la prima volta nel loro complesso nel 2013 presso la Biblioteca. La mostra realizzata con Movio ripropone in un diverso contesto le Vedute di Roma, diciannove disegni di Gaspar van Wittel preparatori per la veduta finale ad olio o a tempera. La Roma fluviale è la protagonista del vedutismo vanvitelliano. I luoghi dai quali Gaspar van Wittel trae i vari punti di vista lungo il corso del fiume, da ponte Milvio a Ripetta, sino al Porto di Ripa Grande, sono più di una quindicina. Si tratta in molti casi di angoli di Roma del tutto scomparsi, come la Veduta del Tevere sotto i bastioni di Castel Sant’Angelo, cancellata dalla costruzione dei Lungotevere tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, oppure la Veduta di Campo Marzio dai Prati di Castello, che rivela una Roma perduta per sempre dove al posto della campagna è poi sorta la popolosa zona di Prati, o la chiesa di Trinità dei Monti raffigurata prima che, tra il 1723 e il 1728, Francesco de Sanctis costruisse la scalinata trasformando il luogo in uno dei più noti e visitati di Roma. La maggior parte delle Vedute di Roma risale agli anni Ottanta del Seicento, quando Van Wittel prendeva oltre agli schizzi numerosi appunti nella sua lingua originaria (più tardi anche in italiano), che si possono notare in molti punti dei disegni della Biblioteca nazionale.

Art Nouveau architecture in Poland [14/06/2022, non più raggiungibile]
This virtual exhibition is a result of testing MOVIO software in the framework of Athena Plus project. The content is based a picture album "Secesja w architekturze Polski. Motywy. Tematy. Inspiracje" by Piotr Kożurno, Maria Śliwińska and Marek Wieczorek.published by the International Center for Information Management Systems and Services, ICIMSS. This publication was the outcome of the Partage Plus European Project focusing on Art Nouveau, an attempt to present examples of Art Nouveau architecture designed and constructed in the period of Poland’s Partitions which in itself exerted influence on the provenances of the buildings erected at the time constituting Poland’s cultural heritage.

Raccontare la Grande Guerra: Documenti dalla Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma
La Grande Guerra è stata raccontata da corrispondenti dal fronte e poeti, storici e romanzieri, e ha permeato di sé la storia del Novecento. Raramente invece è stato possibile ascoltare il racconto di quella eccezionale e drammatica esperienza, direttamente dalla voce dei protagonisti minori, autori di una letteratura grigia fuori dai canoni, spesso enfatica sia nella feroce invettiva, sia nella eroica esaltazione patriottica propria della poesia di maniera, pedissequamente costruita sui modelli letterari del tempo, che facevano leva sul patriottismo e il sentimentalismo popolari. Testi minori, ma in grado di restituire un ambiente e un mondo in forme spesso più vicine a ciò che in trincea si leggeva, ascoltava, raccontava. Il Fondo Guerra della Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma, con la sua raccolta di più di 6000 documenti, permette di dare uno sguardo nuovo su questa realtà e di seguire il racconto della guerra, passo dopo passo, attraverso testi riuniti in più di vent'anni di paziente raccolta di un materiale unico, spesso inedito, di assoluto interesse.

I Promessi Sposi in Europa e nel mondo: Il tesoro di casa Manzoni
La Mostra, ideata e coordinata da Paola Italia e realizzata dagli studenti del Corso di Laurea in Lettere Moderne dell'Università La Sapienza, costituisce lo sviluppo digitale dello studio di Mariarosa Bricchi La fortuna editoriale dei "Promessi sposi" e ripercorre le tappe fondamentali che hanno segnato la diffusione dell’opera manzoniana in Europa.Articolo sul Corriere della Sera

Sulle tracce della Grande Guerra a Grosseto
Storie di guerra, di prigionia, di coraggio e di abbattimento
Progetto didattico, a cura dell'Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'et contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana, ha ottenuto il logo nazionale del Centenario.

La biblioteca dell'architetto del Rinascimento
Biblioteca Universitaria di Padova
La biblioteca dell'architetto del Rinascimento guarda al passato, ai grandi modelli dell'Antichità nelle forme e negli stili, per dare vita ad un'architettura  nuova e moderna, costruita anche attraverso la pratica edificatoria quotidiana al servizio di una ricca committenza sia religiosa che laica, pubblica come privata, prodotto delle mani di colui che non solo è un tecnico, perfetto conoscitore di materiali e geometrie, ma anche un artefice e un artista, signore dello spazio e inventore di prospettive, uomo di cultura e intellettuale a tutto tondo.

QUINDICIDICIOTTO: Echi della Grande Guerra nei documenti dell'Archivio di Stato di Macerata
Mostra documentaria realizzata in occasione della XVI edizione di “Cartacanta” nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario dalla Grande Guerra. I documenti proposti seguono il fluire degli eventi bellici, dalle prime avvisaglie al lento percorso di costruzione della pace, offrendo uno spaccato, per molti versi inedito, sul modo in cui un’area periferica del Regno d’Italia si trovò esposta, direttamente o indirettamente, al conflitto.  

Archeologia e epigrafia a Macerata: Cinquant'anni di ricerche in ateneo
La celebrazione dei cinquant’anni dalla nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia è oggi occasione per comunicare il capitale di questa storia comune, per ricordare e condividere le radici delle nostre impostazioni metodologiche. È inoltre valido momento per comunicare al pubblico e ai portatori di interesse le innovazioni metodologiche introdotte dalla modernità, sempre più legata ai rapporti con il territorio, all’utilizzo delle tecnologie, alla valorizzazione ed alla formazione di archeologi ed epigrafisti nell’ottica della “terza missione” dell’Università.

Montagne di Luce: l'opera di Francesco D'Avanzo
Con la mostra Montagne di luce. L’opera di Marco Davanzo, il Comune di Tolmezzo e la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione col Comune di Ampezzo, rendono omaggio ad uno degli artisti più significativi della prima metà del Novecento: Marco Davanzo, nato ad Ampezzo nel 1872 ed ivi morto nel 1955. Il pittore, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e all’Accademia di Francia di Roma, sensibile ai dettami espressivi del suo maestro Ettore Tito e dell’amico Pietro Fragiacomo, una volta rientrato al paese d’origine si dedicò per oltre sessant’anni ad immortalare con suggestivi ed inediti scorci paesaggistici la sua terra natale. Non mancano nella sua ricchissima produzione, per gran parte conservata nel Palazzo Unfer di Ampezzo, intensi ritratti e scene di vita agreste e paesana.

Biblioteche in movimento [14/06/2022, non più raggiungibile]
E’ online dal 22 giugno la mostra internazionale “Biblioteche in movimento” realizzata dalla Città metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento Cultura Sport e tempo libero - Ufficio Direzione "Rete biblioteche", in collaborazione con Ufficio Europa, Sirit e Ufficio Comunicazione La mostra, in italiano e inglese, illustra il percorso del progetto europeo "Library. I love it!", finanziato dal programma Grundtvig (nell'ambito del Lifelong Learning Programme - LLP) per gli anni 2013 – 2015.Info

L'opera di Luigi Canepa attraverso le fonti della Biblioteca del Conservatorio di Sassari
In occasione del centenario della morte del compositore Luigi Canepa, la Biblioteca del Conservatorio di Sassari ha voluto allestire una mostra virtuale in onore di colui che si prodigò con tutte le sue forze affinché la città avesse una propria scuola di musica. Didatta e animatore della vita musicale sassarese, ma anche direttore d'orchestra e operista apprezzato dalla critica e dal pubblico del suo tempo, Luigi Canepa vide le sue opere rappresentate in importanti teatri come La Scala e il Carcano di Milano. La mostra è allestita con documenti (testi, musiche manoscritte e autografe, edizioni musicali, registrazioni) che sono parte del fondo antico della Biblioteca del Conservatorio, e vuole essere l'occasione per portare alla conoscenza di tutti (musicisti, musicologi e amatori di musica) un patrimonio storico, bibliografico e musicale unico e di primaria importanza per ricostruire la storia della musica a Sassari tra Otto e Novecento.

Orazio Fiume. Storia di un compositore dalle carte d'archivio
La mostra digitale sul compositore monopolitano Orazio Fiume (1908-1976) è stata allestita con documenti (lettere, fotografie, musiche manoscritte e a stampa, programmi di sala, rassegna stampa, registrazioni e filmati) che sono parte del patrimonio della Biblioteca del Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli perché donati dalla famiglia Fiume all'Istituzione. Dopo la pubblicazione del catalogo dell'archivio del compositore, questa mostra si propone l'obiettivo di rinnovare i consueti canali musicologici per rendere visibile ad una più vasta platea, anche di non specialisti, la figura di un artista pienamente inserito nel contesto artistico e musicale del secolo scorso.

Senza madri, ma con una grande madre patria: l'Ospedale degli Innocenti ricorda i suoi figli caduti nella Grande Guerra
In occasione del centenario della Prima Grande Mondiale, l'Istituto degli Innocenti di Firenze ha realizzato questa mostra virtuale, basandosi sui documenti del proprio Archivio storico, per ricostruire la cerimonia di inaugurazione della lapide commemorativa dei soldati "nocentini" caduti nella Grande Guerra, che fu posta nel 1924 ed oggi restaurata. Attraverso questo lavoro è stato possibile ricostruire tutte le storie dei soldati caduti che, essendo venuti al mondo senza una famiglia, erano stati accolti dall'Ospedale come propri figli. Di ognuno di questi ex innocentini sono state ricostruite le informazioni biografiche essenziali e le notizie relative alla vita militare. L'Istituto ha voluto così approfondire un pezzo della propria storia, ma anche dare un volto e una dignità a coloro che non avevano potuto conoscere la famiglia di origine e che avevano vissuto una vita troppo breve per avere degli affetti duraturi di persone in grado di ricordarli.

Federigo Melis in Africa Orientale 1940-1944. La guerra attraverso documenti e testimonianze dal suo archivio
La mostra digitale, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini con il contributo della Circoscrizione Prato Centro presenta i documenti relativi all’esperienza di vita militare e alla prigionia nei campi inglesi di Federigo Melis in Africa Orientale, durante la seconda guerra mondiale. Il lavoro si propone due obiettivi: far conoscere un periodo che segnò profondamente la vita dello storico, influenzando molto le scelte per il futuro, e arricchire il già vasto bacino di testimonianze originali relative al periodo della seconda guerra mondiale, dando voce alla vicenda di un uomo che dovette affrontare i terribili avvenimenti di quegli anni.

Cento anni dal terremoto della Marsica 1915-2015 [14/06/2022, non più raggiungibile]
Il 13 gennaio 1915 alle ore 7.52,  un disastroso terremoto di magnitudo 7 (intensita’ XI della scala Mercalli), tra i piu’ forti della storia sismica italiana semino’ morte e distruzione in tutta la marsica. Oltre 30000 persone morirono a causa della scossa e poi per le malattie e gli stenti nei mesi successivi. L’allarme fu lanciato con molte ore di ritardo e i soccorsi arrivarono il giorno successivo. Nel primo centenario dal terremoto, l’Istituto Nazionale di Geofisica ha previsto un percorso commemorativo con convegni, filmati, una mostra interattiva, allestita nelle sale della sezione archeologica del  Castello Piccolomini di Celano “1915-2015: cento anni dal terremoto della Marsica”, e una mostra virtuale “Cento anni dal terremoto della Marsica, 1915-2015” (http://marsica1915.rm.ingv.it). “Cento anni dal terremoto della Marsica, 1915-2015” è tra le prime mostre virtuali finora sviluppate con MOVIO e, ad oggi, l’unica a carattere scientifico – divulgativo realizzata da un Ente di ricerca. L’obiettivo è  di ricreare nel virtuale e in modo permanente un’esperienza concettualmente simile a quella dei percorsi espositivi reali e temporanei, consentendo un’ulteriore organizzazione e approfondimento di tutti i contenuti rivolti al pubblico”. Il progetto della mostra virtuale dell’INGV è dunque uno strumento in più per diffondere la cultura della prevenzione e dell’informazione scientifica, soprattutto in tema di difesa dai terremoti e di mitigazione del rischio sismico in Italia.

Giuseppe Gioachino Belli Impiegato nell'amministrazione pontificia (1807-1845)
Il grande poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli è stato per vari periodi impiegato nell’amministrazione pontificia e al suo interno ha svolto vari ruoli, gettando le basi di una carriera, che sicuramente si può definire tutt'altro che regolare. Ed è proprio questa sua appartenenza al mondo dei dipendenti pubblici che collega Giuseppe Gioachino Belli all’Archivio di Stato di Roma. Fra la documentazione che questo Istituto ha il compito di conservare, precisamente nell'archivio della Direzione generale del Bollo, registro, Ipoteche e tasse riunite che aveva sede a Roma, c'è il fascicolo personale di Giuseppe Gioachino Belli, che raccoglie la pratica relativa alla sua richiesta di pensione, presentata il 6 novembre 1844. Grazie a queste carte si può ricostruire la carriera dell' impiegato Belli, dall'anno 1807 all'anno 1845, e ricomporre così il puzzle costituito dal curriculum del Poeta romano, che per mantenersi, a causa dello stato di miseria in cui si ritrovò dopo al morte dei genitori e anche in altri difficili periodi della sua vita, ebbe sempre il miraggio del posto fisso. E nel Belli impiegato si possono ritrovare tematiche ancora oggi vive nella pubblica amministrazione: quali l'assenteismo, il poco attaccamento al lavoro monotono e mal pagato del dipendente pubblico, vissuto come un obbligo, ma comunque ambito perché fisso. E parallelamente l’emergere di un mondo fatto di personaggi influenti, a cui doversi rivolgersi per ottenere una raccomandazione, indispensabile in quell’epoca per arrivare all’ambito posto fisso. A tutte le debolezze mostrate nell’organizzazione dei dipendenti pontifici, già in campo nel periodo di Belli, la nuova amministrazione italiana, dopo il 1870, cercherà di porre rimedio. Ma il cammino fu lungo e irto di ostacoli..in parte non ancora superati.

Le armi del Principe: la collezione Odescalchi di Palazzo Venezia
La collezione Odescalchi costituisce uno dei nuclei del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia: cronologicamente abbraccia un arco temporale molto ampio che va dalla sezione archeologica, numericamente inferiore, ai nuclei più rilevanti di armi medievali, rinascimentali e seicentesche. L'armeria nasce dalla passione collezionistica del principe Ladislao Odescalchi (1846-1922), noto anche per aver fondato la cittadina di Ladispoli sul litorale laziale che da lui prende il nome. Non si tratta quindi di un'armeria gentilizia formatasi nei secoli nelle residenze della famiglia Odescalchi, sebbene queste fossero dotate di artiglierie e armi difensive da truppa, ma di una vera e propria collezione costituita per appagare la passione del principe, grande esperto e conoscitore di armi di ogni epoca. Grazie ai contatti instaurati con diversi antiquari italiani ed europei, tra cui l'inglese Samuel James Whawell e il francese Louis Bacherau, Ladislao riunì un cospicuo numero di armi provenienti per lo più dall'Europa occidentale, cui si aggiunsero piccoli gruppi non omogenei del medio e dell'estremo Oriente. Alla sua morte, avvenuta nel 1922, la collezione venne riordinata dal nipote Innocenzo nel palazzo romano di Piazza SS. Apostoli, con l'esposizione di armature intere, armi da difesa e da offesa, armi da fuoco. La raccolta arrivò a contare nel 1953, anno della morte di Innocenzo, circa duemila armi: milleduecento vennero acquistate dallo Stato Italiano nel 1959, le rimanenti portate nel castello di Bracciano, dove sono tuttora. Nei primi anni Sessanta la collezione Odescalchi venne studiata e riordinata da Bruno Thomas, e dal 1969 al 1981 fu esposta nei saloni monumentali di Palazzo Venezia, sotto la cura di Nolfo di Carpegna che ne pubblicò il primo catalogo ragionato. Dal 2003 una parte della raccolta è conservata in una sala del palazzetto (sala 27), ma è in fase avanzata il progetto di un nuovo allestimento grazie al quale saranno riservate all'armeria altre sale espositive.

I custodi dei libri: Ritratti e storia in una biblioteca romana
La biblioteca Casanatense è popolata da una serie di ritratti dipinti e scolpiti di alcuni degli uomini che durante i secoli l'hanno "abitata" e di altri, dei quali vita e pensiero sono stati fonte di ispirazione ed esempio per i frequentatori del grande istituto bibliotecario romano. Tutti questi personaggi (che tali, questi uomini, sono stati resi dalla loro rappresentazione pubblica) appaiono come gli impassibili e vigili custodi dei libri, per i quali gli uni hanno lavorato gran parte della vita e con i quali gli altri hanno tramandato ai posteri il proprio pensiero o visto celebrate le proprie gesta. Da questa riflessione scaturisce il titolo di questa prima mostra virtuale (realizzata con Movio, (il SCMS messo a punto dall'ICCU, rilasciato nel mese di aprile 2014), con la quale ci prefiggiamo lo scopo di rendere visibile un patrimonio iconografico, se vogliamo minore, ma di interesse storico e documentario e non solo per l'Istituto che lo conserva.

Sulle orme di Eracle: Eracle nell'immaginario etrusco
Questa mostra digitale è stata realizzata a margine del Progetto Sulle orme di Eracle curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale Romano e la Fondazione "C. Faina". Quattro prestigiosi musei, tre archeologici il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, quello dell'Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana e il Museo "Claudio Faina" di Orvieto insieme alla Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Corsini di Roma, si sono riuniti per narrare Eracle, vale a dire una delle figure più note della mitologia classica e che ha avuto una fortuna duratura nelle Arti sino ai giorni nostri. Il progetto prevede che ognuno dei quattro musei esponga ed evidenzi lungo il percorso espositivo le opere che raffigurano Eracle in modo da narrare per intero la sua vicenda. L’idea di promuovere un progetto dedicato a Eracle/Ercole nasce dalla consapevolezza della vitalità che la saga dell’eroe ha avuto - e continua ad avere - nel tempo e nello spazio, simbolo di una umanità che, nella fatica e nel confronto con le forze avverse, riesce a riscattarsi fino al premio dell’immortalità. L’Herakles greco, l’Hercle etrusco, l’Ercole italico e quello romano hanno offerto al mondo intero testimonianze preziose di un patrimonio mitologico e artistico che ha continuato a stimolare la creatività di scultori e pittori più vicini al nostro tempo. La mostra digitale, curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in cooperazione con il progetto AthenaPlus. utilizza i contenuti di quella reale, immagini e testi, adattati alla fruizione per il web. Ma è anche arricchita di risorse video e audio realizzate appositamente.

Società, sindacato, politica: Roma, l'Italia, l'Europa all'alba del Novecento (1900-1910)
Questa mostra è il primo risultato della sperimentazione nell’ambito del progetto  Movio (Mostre VIrtuali Online). La mostra virtuale, proposta dall’Alessandrina, si muove su tre grandi direttrici, o chiavi di lettura  -  società, sindacato, politica - , in costante interazione tra loro, e  tre dimensioni territoriali – Roma, l’Italia, l’Europa – privilegiate in un continuo gioco d’assonanze, discrepanze e connessioni Il web, d’altronde, è senz’altro il contesto più adatto per intercettare pubblici diversi e rispondere a bisogni differenziati d’informazione, ricerca o semplice curiosità. Le tre sezioni in cui si articola l’archivio fotografico propongono un materiale iconografico e documentario molto ricco: 2500 immagini, tutte tratte da collezioni della biblioteca, approfondimenti bibliografici e biblioteconomici e vari strumenti operativi.

Vedere la Grande Guerra: immagini della Prima guerra mondiale
Questa mostra, curata dal Museo Centrale del Risorgimento, vuole proporre un percorso visivo attraverso le testimonianze della Grande Guerra. Con la Prima guerra mondiale iniziò un utilizzo capillare delle moderne forme di comunicazione: foto, cartoline, film, manifesti, opuscoli. Tutto veniva diffuso e servì a dare del conflitto quell'immagine che venne definita come "il crinale della modernità".

L'Italia chiamò! Racconti per immagini dall'Archivio storico Telecom Italia
L’Italia chiamò! è una mostra virtuale sulla storia del telefono in Italia, realizzata sperimentando il software Movio in molte delle sue potenzialità. L’obiettivo di creare nel virtuale un’esperienza concettualmente simile a quella dei percorsi espositivi nel reale ha orientato l’organizzazione dei contenuti. La mostra virtuale L’Italia chiamò! è articolata in quattro principali percorsi narrativi, disposti cronologicamente, all’interno dei quali si aprono “spazi” a loro volta articolati in vari nuclei tematici. Come per i tradizionali percorsi espositivi sono stati privilegiati i documenti visivi: immagini fisse, organizzate talvolta in gallerie, e brevi sequenze cinematografiche tratte da film documentari e fiction o da video aziendali. Anche nel caso dei documenti scritti (pagine di giornale o stralci di carte d’archivio) è stato considerato l’impatto visivo. I testi, proprio come nelle mostre non virtuali, sono essenziali: guidano alla lettura e all’interpretazione dei documenti selezionati e con le immagini costituiscono dei “racconti” che insieme compongono una storia, quella del telefono dalle origini fino a quasi i nostri giorni, che si intreccia con la storia più generale del nostro Paese e con il suo processo di modernizzazione. Accanto ai percorsi principali sono state predisposte, come utile strumento d’ausilio e di approfondimento, tre diverse cronologie, dedicate alle innovazioni tecnologiche, alla legislazione nel settore delle telecomunicazioni e agli eventi salienti della storia italiana.Non manca la possibilità di approfondimenti, sia attraverso l’accesso tramite link a documenti nella loro integralità, sia a testi più articolati, sia a pagine specifiche del portale dell’Archivio storico Telecon Italia che può essere considerato come una grande e approfondita enciclopedia online sulla storia dell’azienda Telecom Italia e del servizio telefonico in Italia. La maggior parte dei documenti in mostra, come indicato nella testata del sito, appartiene all’ Archivio storico Telecom Italia ma non mancano i contributi da altri enti e istituzioni culturali e non che hanno condiviso sul web i propri documenti.  Infine, un ulteriore strumento per una navigazione diversa, a partire da aggregazioni tematiche e di categoria, è possibile attraverso la mappa concettuale.

La Galleria del diletto. Alla corte del duca di Urbino...
La Galleria del diletto è una proposta di immagini tratte da edizioni a stampa del XVI-XVII secolo provenienti dalla biblioteca di Francesco Maria II della Rovere, nucleo fondante della Biblioteca Universitaria Alessandrina, presso la quale sono state esposte tra ottobre 2012 e gennaio 2013. I testi selezionati sono solo una parte della sezione, o scansia, delle Artes Variae e documentano tutti gli interessi extrascientifici del duca di Urbino, persona colta ma anche bibliofilo eclettico. Il trasferimento della mostra sul nuovo portale MOVIO consente una maggiore valorizzazione della collezione poiché la rende fruibile al di là dei limiti di tempo e spazio che condizionano l’esposizione reale. La visita virtuale è stata divisa in dieci aree tematiche che ricalcano i contenuti dei testi. Cliccando sui cartigli, che ripropongono frasi tratte dal diario del duca trascritto da Fert Sangiorgi nel 1989, si possono vedere delle immagini campione, corredate dalle indicazioni bibliografiche e dagli approfondimenti biografici dei relativi autori. Allo stesso tempo, un link a Internet Culturale consente di sfogliare integralmente tutte le edizioni della scansia Artes Variae e anche delle classi Relationes e Geographia, digitalizzate dalla Biblioteca Alessandrina per mezzo delle quote dell’otto per mille anno 2010.

Da Cervantes a Caramuel. Libri illustrati barocchi della Biblioteca universitaria di Pavia
La mostra ha avuto una prima versione digitale, realizzata nel 2010, che ripropone, con un percorso obbligato, le 16 sezioni e le 65 tavole offerte nel percorso espositivo. Con questo progetto la mostra prende una nuova veste, con percorsi diversificati che l'utente può utilizzare in libertà, creando il "proprio percorso espositivo": un valore aggiunto sia per la mostra, sia per il patrimonio librario della Biblioteca. La mostra è recensita e commentata da Anna Giulia Cavagna nel contributo In margine a una mostra bibliografica: osservazioni su un catalogo cartaceo e una versione digitale (in "L'almanacco bibliografico. Bollettino trimestrale di informazione sulla storia del libro e delle biblioteche in italia, n. 16, dicembre 2010).

THECA Gallery CONTEMPORARY ART [14/06/2022, non più raggiungibile]
Mostra virtuale realizzata dagli allievi del 5° MASTER ECONOMIA E MANAGEMENT DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI del Sole24Ore.

Servizi educativi [14/06/2022, non più raggiungibile]
Strumenti ed esperienze per migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione
I percorsi educativi di Officina Emilia costituiscono il nucleo di un curricolo integrato verticale che parte dalla scuola dell’infanzia e termina con la scuola secondaria di secondo grado. Tutti i percorsi educativi presentano caratteri specifici per una selezione originale di contenuti e per le metodologie didattiche attive fondate sulle teorie costruttiviste di indirizzo socio-culturale.I percorsi educativi costruiscono processi di apprendimento che si configurano come una ricerca aperta per successivi sviluppi, per questo le attività terminano sempre con una provvisoria conclusione e con molteplici aperture verso altre sfide e altri percorsi di conoscenza e di esperienza.Ciascun percorso educativo contiene un “evento stimolo” e alcune attività collaterali di approfondimento, per promuovere conoscenze, abilità e competenze misurabili e certificabili. Un “evento stimolo” può essere un laboratorio, una visita guidata agli stabilimenti industriali, una visita guidata alle installazioni del Museolaboratorio di Officina Emilia, un’intervista a testimoni privilegiati. Ciascun “evento stimolo” è altamente significativo per gli studenti e allo stesso tempo costituisce un’occasione di formazione in servizio per i docenti.L’“evento stimolo” propone una specifica sfida cognitiva, un problema che cerca una soluzione, oppure un compito di costruzione di artefatti. I partecipanti hanno a disposizione materiali, strumenti, procedure di lavoro per conseguire uno o più scopi, lavorando tra pari.Ogni “evento stimolo” è caratterizzato da specifiche modalità di conduzione e prevede cinque fasi denominate rispettivamente: fase di avvio, fase centrale, fase di conclusione e rilancio, fase di valutazione, fase di arrivederci.

MusArch. Architetture e allestimenti dei musei locali del Lazio [14/06/2022, non più raggiungibile]
MusArch vuole offrire anche al “non pubblico” dei musei la ricchezza e la varietà delle architetture e degli allestimenti dei musei locali del Lazio. Si tratta di istituti culturali, a volte ospitati all’interno di edifici storici di pregio, che negli ultimi decenni sono stati luoghi di sperimentazioni avanzate e di progettazioni di alta qualità. Alcuni musei sono aperti, visitabili e svolgono attività di vario carattere, altri, non ancora pienamente fruibili, potranno essere visitati grazie a questa mostra virtuale. Pensiamo che i musei, e più in generale le istituzioni della cultura, debbano essere al servizio di tutti e al tempo stesso debbano nutrirsi della presenza dei pubblici più diversi. Per questo desideriamo raggiungere gli utenti abituali della rete e invogliarli a visitare i musei del Lazio. Abbiamo perciò prediletto il linguaggio delle immagini, usandole non soltanto a corredo di un testo, ma tentando di dar loro dignità, scegliendole e accostandole con cura. Abbiamo tenuto conto di diversi punti di vista: quello degli architetti e quello dei museologi, provando a restituire qualche frammento dell’ampio dibattito sviluppatosi negli ultimi anni intorno al rapporto fra museologia e museografia. Questa mostra si accrescerà nel corso del tempo di pagine dedicate ad altri musei, di interviste e di scritti sul tema, offrendo così un apporto alla discussione in corso. Abbiamo cercato di sperimentare uno strumento digitale in modo adeguato e orientato, utilizzando le nuove tecnologie in funzione degli obiettivi di un ufficio che si occupa di cultura: MOVIO è uno strumento duttile, amabile e divertente.