La Biblioteca Universitaria di Napoli è una biblioteca pubblica statale dipendente dal Ministero della Cultura con servizi di supporto alla cultura, agli studi e alla ricerca. Il suo patrimonio ammonta a circa 1.000.000 di documenti bibliografici, 148 manoscritti, 4000 cinquecentinee e 464 incunaboli ed è in continuo accrescimento attraverso acquisti e donazioni.
Intellettuale dai molteplici interessi, si dedicò all’insegnamento, al giornalismo, alla critica, alla narrativa, ma è noto soprattutto per la sua instancabile passione per la letteratura popolare meridionale.
Il Fondo Imbriani comprende testi di carattere storico, filologico, archeologico e artistico consultati o pubblicati da Vittorio Imbriani nella sua frenetica e variegata attività culturale: 5018 opere, 1190 opuscoli e 583 carte sciolte. Nel 1891 la sua biblioteca fu donata dalla vedova Gigia Rosnati Imbriani alla Biblioteca Universitaria di Napoli.
I documenti custoditi dalla Biblioteca Universitaria costituiscono un originale nucleo di quella letteratura definita dei muriccioli ed a un soldo, perché era posta in vendita - per pochi spiccioli - sui muretti, sui gradini delle chiese, nelle locande, in anfratti ed oscuri androni dei palazzi di Napoli e della provincia, nelle strade, in ogni luogo dove era possibile appendere i fogli con uno spago.
Il Carteggio consente di conoscere e di approfondire – attraverso le lettere indirizzate all'illustre studioso, da amici, conoscenti, da eruditi, scrittori, critici, storici, letterati del suo tempo - la complessa personalità di Vittorio Imbriani.