De architectura ... 1586

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M. Vitruvii Pollionis De architectura libri decem, ad Caes. Augustum, omnibus omnium editionibus longe emendatiores, collatis veteribus exemplis. Accesserunt Gulielmi Philandri Castilionii ... annotationes castigatiores, & plus tertia parte locupletiores. Adiecta est epitome in omnes Georgij Agricolae de mensuris & ponderibus libros eodem autore ...[Lugduni] : apud Ioan. Tornaesium typorg. Reg. Lugd., 1586


Un elegante frontespizio architettonico inciso apre questa ristampa della pregevole edizione del De Architectura di Vitruvio pubblicata a Lione nel 1552 con le Annotationes di Guillaume Philandrier, queste ultime accresciute e corrette rispetto all'edizione separata delle stesse uscita a Roma nel 1544 e a Parigi nel 1545. Negli anni 1547-50 Philandrier aveva soggiornato a Roma per la seconda volta assieme al suo mecenate cardinal Georges d'Armagnac: in questo periodo, grazie anche alla sua amicizia con Pirro Ligorio, potè approfondire ulteriormente le sue conoscenze archeologiche e letterarie sulle antichità romane e vedere le nuove tendenze artistiche in atto nella città santa.

Al suo rientro in patria l'umanista-architetto francese si stabilì a Rodez, dov'era vescovo Georges d'Armagnac, per incarico del quale tra l'altro completò la cattedrale della città e ne realizzò la facciata, adottando uno stile influenzato da Sebastiano Serlio, che Guillaume aveva conosciuto in Italia e di cui si professava allievo.

Nell'angolo inferiore sinistro il timbro della Biblioteca del periodo veneziano

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