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Cod. Cart. sec. XVII in fol. caratt. cors. lingua ital. pag. 117 col titolo sul dorso.
Federici. Dizionario Storico.
In quest'opera universalmente conosciuta in Genova, sebbene inedita, l'autore illustra tutto quanto di bello e di notabile storicamente ed artisticamente si trovava nella Liguria ai suoi tempi, e quanto avea ad essa relazione. Vi sono articoli molto importanti, ed è disposto per ordine alfabetico.
Federico Federici viveva nel sec. XVII. Ei sostenne tutte le onorevoli cariche della Repubblica tranne la ducale. Legò tutti i suoi scritti e molti importanti codici alla patria.
Nel Dizionario che descrivo egli si riferisce quasi sempre ad altri suoi manoscritti. A saggio trascrivo qualche brano dell'articolo sulle monete.
"La Moneta in Genova si battè nell'anno 1102, ch'è la detta di sopra gioè Mangosos e questo fu prima del privilegio di Corrado come dice il Giustiniani a carte 33 ed il Foglietta a carte 39 ed il Varagine in vita di Siro Arcivescovo di Genova, e poi altre secondo Giustiniani a carte 34 nell'anno 1114. So può battere per privilegio di Corrado II l'anno 1139 ... confermato da Enrico IV Imperatore nel 1194. Valutazione di monete il 1164 vedesi in quinterno ed accresciuta di prezzo conforme afferma il Giustiniani a carte 274, riformata l'anno 1429 come in quinterno segnato oiiio e 95 si vede. Il ducato d'oro lungo valea soldi 44 l'anno 1457 in atto di Nicolò Gambaro come in compra di casa di Gio. Panzano in archivio Notariorum. Griffo nel rovescio delle monete Genovesi significa il castello con tre torri concesso dall'Imperatore per il sito di S. Croce come si legge nel Corio a carte 38 ed il Giustiniani a carte 37, e Stella a carte 13, cioè che detto castello si chiamava Griffo. Pecunia non est de jure gentium sed de jure civili, patet quia non potest cudi sine licentia et auctoritate Imperatoris, immo per Imperatorem non potest dari licentiam privato homini vel privatae familiae quod pecuniam cudant, nisi sit respublica vel alius princeps etc. (Gloss.) ... Si concedea dall'Imperatore non perché bisognasse la licenza che si suppone fosse in ogni città libera, ed in Genoa si battea prima del 1102 come dice il Varagine in vita di Siro Arcivescovo, ma solo perchè col mezzo dell'Imperatore si potesse spendere universalmente da per tutto. Non si potea stampare moneta che fosse spendibile universalmente, ma solo quella dell'Imperatore o che avesse privilegio da lui come afferma Vincenzo Borghini p. 2, carte 135. I Fiorini moneta di Genova ebbero principio nel 1320 come dice il Stella a carte 104".