Francesco Berlinghieri
In questo volume si contengono septe giornate della Geographia di Francesco Berlingeri fiorentino allo illustrissimo Federigo duca durbino. [Prima del settembre 1482].
L'autore: Francesco Berlinghieri (Firenze 1440 - ivi 1500), umanista e geografo, nacque a Firenze da un'agiata e influente famiglia. Allievo di Giovanni Argiropulo, insegnante di greco, e Cristoforo Landino, professore di oratoria e poetica, fu membro dell'Accademia platonica di Marsilio Ficino ed amico sin dalla giovinezza di Lorenzo de' Medici; ricoprì varie cariche pubbliche: priore nel 1471, conservatore delle leggi nel 1482, uno dei dodici "buoniuomini" nel 1493.
L'opera: La Geographia è il rifacimento in terza rima e in volgare della Geografia di Tolomeo. L'opera comincia con un proemio nel quale si esalta la geografia e dove l’autore si rammarica di non aver largamente percorso la terra, ma per sua fortuna gli appare Tolomeo che gli farà da guida, quindi, dopo un apologo di Marsilio Ficino al duca Federico d'Urbino, inizia il rifacimento della Geografia di Tolomeo; quest'ultima è in otto libri, quella del Berlinghieri è in sette. Il primo libro corrisponde alla trattazione in generale di Tolomeo, il secondo e il terzo trattano dell'Europa (sedici capitoli sono dedicati all'Italia), il quarto descrive l'Africa, il quinto e il sesto comprendono gran parte dell'Asia, il settimo l'India. Il ricco apparato iconografico è composto di 31 carte geografiche incise in rame: alle 17 carte tolemaiche sono affiancate per la prima volta delle tavole moderne: Novella Italia, Hispania Novella, Gallia Novella e Palestina Moderna.
L'opera ebbe scarsa fortuna all'epoca, essendo il testo davvero ostico alla lettura, ma fu rivalutata nei secoli XIX-XX.