Il Diavolo di Tufara

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 "Il Diavolo"di Tufara è tra le manifestazioni che conservano le antiche caratteristiche, da cui traggono origine. Anche se il suo significato primitivo si è in parte perduto, essa rappresentava, un tempo la passione di Dioniso, dio che ogni anno moriva e rinasceva, come la vegetazione, rappresentato dalla maschera zoomorfa, costituita da sette pelli di capra cucite addosso. Il capro, infatti, era la forma più frequente nella quale il Dio si manifestava. La rappresentazione della sua passione, che in tempi lontani era una cerimonia sacra, in periodo cristiano venne banalizzata e declassata a semplice maschera carnevalesca, aggiungendovi una serie di figure stratificatosi nel tempo. Il Diavolo, trattenuto in vita con catene dai Folletti, i suoi guardiani, gira per le strade del paese, saltella, cade a terra, si rotola, si rialza, corre, cercando di sedurre chi incontra per iniziarli ai sui misteri.Le maschere della Morte, vestite di bianco con il volto impiastricciato di farina, che precedono di qualche metro il Diavolo, starebbero a simboleggiare la purificazione attraverso la morte. La pantomima di Tufara si differenzia da altre simili, in quanto la figura del capro-espiatorio è qui stranamente presentata in duplice aspetto: non solo la si intravede tra il corpo irsuto e le pieghe della maschera del Diavolo, ma anche tra la paglia e la tela del pupazzo simulacro, identificato con il carnevale, da scaraventare tra le zolle di terra dall’alto di un precipizio. La lunga corsa del Diavolo ha fine verso sera quando, dinnanzi all'antica fortezza longobarda, si compirà il processo e la condanna a morte di Carnevale. Sulla rocca sono pronti i fantocci di panno e paglia da giustiziare, e vi è un tribunale composto da un presidente e da due giudici. Vengono elencati misfatti e meriti del Carnevale, difeso dalla madre-parca, con la conocchia e il fuso, e dal padre, i quali già portano in una culla il nuovo nato. Dopo la sentenza i fantocci vengono gettati dalle mura. Il Diavolo si libera dalle catene e prontamente si avventa sui "corpi" con il tridente e ne fa scempio, disseminandone poi le spoglie e scomparendo nell'oscurità.

http://www.idea.mat.beniculturali.it/feste-e-tradizioni/molise/item/221-carnevale-a-tufara

A breve sarà disponibile un sito web interamente dedicato al Diavolo di Tufara al seguente link:

http://www.ildiavolotufara.it/

                                                               TUFARA-TRA-I-DIECI-CARNEVALI-ITALIANI-DA-VEDERE