Il 24 maggio, l'Italia ratifica la dichiarazione di guerra all'impero austro-ungarico. La decisione viene salutata con entusiasmo dall'esigua compagine di intellettuali nazionalisti che, come si evince dai testi pubblicati durante quest'anno, considera il conflitto un'occasione irripetibile per completare il Risorgimento e rinnovare l'Europa attraverso i valori di libertà e democrazia, allontanando la minaccia espansionista degli imperi centrali.
"S’accende in ogni petto la fiammella/ che dà la forza al braccio e che consuma/ le nefandezze e il mondo rinnovella"
(Anonimo, La canzone del riscatto, da Per te Italia)