Pensata da Francesco Marucelli quale biblioteca di cultura generale fu aperta al pubblico il 18 Settembre 1752. Il nucleo originario della raccolta è costituito dalla biblioteca dell’abate Francesco che, morendo a Roma nel 1703, aveva disposto che la propria libreria fosse destinata alla creazione di una biblioteca pubblica in Firenze dove, al momento della sua morte, non era presente una istituzione di questo tipo. È sotto la direzione di Angelo Maria Bandini che, nel 1783, entra in Marucelliana la collezione disegni e stampe messa insieme dall’ultimo rappresentante della famiglia Marucelli, Francesco di Ruberto. Altri considerevoli accrescimenti giunsero in Biblioteca a seguito delle soppressioni conventuali, granducali e napoleoniche, e infine a quella avvenuta nel 1866 nei primi anni del Regno d’Italia. Questo incremento consentì l’ingresso in Biblioteca della maggior parte delle cinquecentine e incunaboli attualmente posseduti. Nella seconda metà dell’Ottocento e nella prima del secolo successivo pervennero e si costituirono in Biblioteca vari fondi di carattere storico, artistico, letterario e politico.